venerdì 30 dicembre 2011

Buon anno a tutti

Nonostante tutto, auguriamo ai nostri amici lettori un 2012 migliore dell'anno che sta finendo. Quanto meno che ad ognuno di voi sia data la possibilità di esaudire almeno un desiderio.

Buon anno
Idelbo


Orgoglio e fiducia

Aldo Cazzullo, sul Corriere della Sera, scrive "c'è un regalo che tutti quanti noi possiamo farci, c'è un tesoro nascosto nel fondo della crisi italiana [...] è la fiducia in noi stessi, nell'immenso potenziale di cultura, lavoro e sviluppo del nostro Paese. Che, com'è sempre accaduto, nei momenti difficili se non drammatici riesce a dare il meglio di sé".
Certamente, dopo la desertificazione della fiducia ad opera del governo precedente, è l'augurio migliore che possiamo farci per ritrovare quell'orgoglio di grande Paese di cui fa menzione il Presidente Napolitano, quando parla della chiusura delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia. 

mercoledì 21 dicembre 2011

Benvenuti nella realtà!

Su Il Fatto Quotidiano, Ignazio Marino, si chiede se sia più italiano un evasore o un immigrato e, nello specifico: "chi è più italiano, chi evade il fisco e porta i suoi soldi all'estero, o il migrante che in Italia lavora come infermiere, come badante, facendo il suo dovere e pagando tasse e contributi?". Tra le altre cose si chiede se non sia il caso di legare il diritto di voto alla contribuzione fiscale piuttosto che alla cittadinanza. Ed evidenzia quanto sia sciocco e discriminante il mancato riconoscimento di essere italiani ai bambini nati nel nostro Paese da genitori migranti. Ignazio Marino, sensibile e intelligente uomo di sinistra, rimarca che "l'integrazione è un dovere civico, una risorsa umana, sociale e produttiva" e spiega come sia latente, oggi, il razzismo... e non solo da parte dei soliti gruppi neonazisti. 

lunedì 19 dicembre 2011

Adesso basta!

Volevamo chiudere l'ultimo post, prima di Natale, con qualcosa di ottimistico, con qualcosa che desse speranza, che aprisse uno spiraglio a cui aggrapparsi per convincersi che toccato il fondo non è detto che lo si debba anche grattare...
Abbiamo letto giornali e blog...abbiamo navigato in lungo e largo; abbiamo iniziato almeno tre volte post diversi, ma sempre, come se qualcosa ci bloccasse, doveva essere la "disperazione" l'argomento da trattare. 
Con difficoltà avevamo accantonato il post di Beppe Grillo, Il Veneto degli imprenditori suicidi, perché ci abitiamo da più di vent'anni, e, se anche le origini sono toscane, amiamo in modo particolare questa regione fantastica: poco conosciuta e molto spesso fraintesa. 

sabato 17 dicembre 2011

Buon Natale a tutti

Buon Natale a tutti.
Questo è il primo Natale da quando abbiamo iniziato l'avventura del blog e vorremmo, almeno idealmente, stringere la mano ad ognuno di Voi, ringraziandoVi del sostegno che ci ha dato la voglia e l'entusiasmo di continuare l'impegno preso, anche nei momenti nei quali lo ritenevamo vano.
Vogliamo fare gli auguri a tutti i giovani, occupati o disoccupati, precari o neet, augurando loro che presto gli possa essere data l'opportunità di un lavoro e di un futuro dignitoso.
Auguri di cuore ai meno giovani, spesso dimenticati nella tragedia della disoccupazione, o che, dopo una vita di lavoro, si sentono parte di "una lobby sindacale", solo per essersi conquistati il diritto alla pensione.

venerdì 16 dicembre 2011

Il futuro è nelle nostre mani

Jeremy Rifkin termina il suo libro, La fine del lavoro, con la frase "il futuro è nelle nostre mani". Se ha ragione!
Il futuro ce lo dobbiamo creare, perché se aspettiamo che gli altri ce lo disegnino, possiamo attendere in eterno. 
Sulla querelle in corso fra gli esponenti di sinistra, su come modificare il lavoro, la cosa che maggiormente ci  ha colpiti, per la sua indefinitezza, è la parte della proposta del senatore Pietro Ichino in cui spiega che a seguito della perdita di lavoro dovrà essere dato un "robusto sostegno economico e investimento sulla sua professionalità".

martedì 13 dicembre 2011

Ai poveri "il Regno dei Cieli"...agli altri "il Paradiso Capitalista"

Fino a ieri ci siamo interessati per un'epocale trasformazione del lavoro affinché si indirizzasse sempre più verso la persona. Abbiamo lottato per la sicurezza sul lavoro, perché è contro ogni logica, anzi, è folle che un lavoratore rischi la vita per mantenere la famiglia e se stesso. Ci siamo impegnati e abbiamo desiderato che tutti avessero un lavoro, così  che ognuno avesse l'opportunità di costruirsi un futuro. 
C'è stato un momento in cui tutto questo sembrava a portata di mano, poi, il Capitale ha preso la sua rivincita sul lavoro ed ha imposto le sue condizioni: flessibilità, precarietà, riduzione dei posti di lavoro, disoccupazione e povertà sono aumentate sempre più.

domenica 11 dicembre 2011

Gorz e l' "egoismo del possidente"

Com'è nostra abitudine, ogni tanto ci piace fare una piccola rivisitazione dei classici e abbiamo scelto Metamorfosi del lavoro, di André Gorz. In modo particolare ci riferiamo al sesto capitolo, L'ultima versione dell'ideologia del lavoro.
Il motivo che ci ha spinti a rileggere questo capitolo è dovuto al fatto che in questi ultimi tempi sembra rifiorire l'interesse sul sistema di produzione giapponese e, in modo particolare sul sistema Toyota, quasi fosse la panacea contro tutti i mali. A Bologna, e non solo, si  sono organizzati  incontri con un esperto giapponese, ultimo erede di quella grande scuola.

giovedì 8 dicembre 2011

Sveglia Pd!

E' difficile non condividere l'articolo di Tito Boeri e Fausto Panunzi su La Voce, Molto rigore, poca equità e pochissima crescita, com'è difficile non condividere la decisione dei sindacati di dichiarare tre ore di sciopero per richiamare l'attenzione del governo a rivedere le misure relative alle pensioni. Impensabile una crescita basata quasi esclusivamente sulla deducibilità dell'Irap sul lavoro: le imprese che assumono donne e giovani sotto i 35 anni a tempo indeterminato potranno dedurre 10.600 euro per ogni donna o giovane assunto e lo sconto sale a 15.200 euro nel Sud.

domenica 4 dicembre 2011

Il decreto "Salva-Italia"

Premesso che concordiamo con Rassegna.it che non si può salvare l'Italia immolandone i lavoratori, il decreto presentato da Mario Monti non si discosta da ciò che avrebbero fatto altri governi: Ici prima casa, pensioni, Iva, Tassa di lusso ecc. Niente di nuovo o di particolarmente innovativo  per raccogliere i soldi necessari per far fronte alla peggior crisi che l'Italia abbia conosciuto. L'unico sussulto, molto timido, è l'una tantum  del 1,5% sui capitali scudati. Per il resto, onestamente, non vediamo come si possa dire che sia una manovra all'insegna dell'equità...salvo vedere, come accennato dal ministro del lavoro, la signora Fornero, gli interventi aggiuntivi futuri. 

giovedì 1 dicembre 2011

C'era una volta ...il lavoro!

Il presidente del Consiglio chiede senso di responsabilità, perché o si accettano i sacrifici o è recessione! Noi concordiamo con Mario Monti, ma ci piacerebbe anche capire perché chiedere il "senso di responsabilità" solo a chi l'ha sempre avuta! I lavoratori, meglio, chi riceve una busta paga ha sempre pagato. Sarebbe una buona cosa che chi governa chiedesse, almeno una volta, il "senso di responsabilità" a chi paga saltuariamente le tasse o, addirittura, a chi non le paga mai! 

venerdì 25 novembre 2011

Facciamo qualcosa di serio per i giovani!

Il professor Woland, su La città Invisibile, descrive come si potrebbe rendere il "sistema politico più sensibile agli interessi delle giovani generazioni", non dimenticandosi di rimarcare che la nostra società è governata da anziani in ogni ambito lavorativo. In Democrazia e gerontologia descrive un possibile metodo, il Demeny voting, di Paul Demeny, professore emerito di scienze politiche all'Università di Yale. Il caro professor Woland, che seguiamo con attenzione e passione, solleva la questione della rappresentanza e del futuro dei giovani, rilevandone l'importanza e l'urgenza, evidenziando quanto sia importante affrontare seriamente la questione, perché, per quanto si nasconda la testa o ci si bendi gli occhi, il futuro è loro! Si potrà sperare nel futuro del Paese solo se avremo preparato adeguatamente i giovani a governarlo e, soprattutto, ad amarlo.

mercoledì 23 novembre 2011

E i lavoratori pagano!

Una cosa è certa, per adesso a pagare sono solo i lavoratori. Si cambiano i governi, ossia, si alternano gli uomini ad amministrare, senza che i precedenti perdano niente. Si discute sul da farsi, si leggono ogni giorno i richiami della Ue e della Bce, si parla di bond, spread, borse, Fmi e i lavoratori languono e la povertà avanza. 
Mentre si studiano i sistemi per far fronte alla crisi e i partiti arrancano a studiare la migliore soluzione per rispondere alle richieste dei lavoratori, questi ultimi sono in balia degli eventi...sempre a loro contrari. Il senatore Ichino richiama il Pd a non rimanere immobile davanti alle scelte da fare per un un nuovo diritto del lavoro; Marchionne accelera i tempi per arrivare ad avere le condizioni a lui più consone per fare ciò che vuole nei suoi stabilimenti; l'onorevole Fassina si preoccupa di rispondere per le rime all'ad di Fiat e nel frattempo i lavoratori pagano.

lunedì 21 novembre 2011

Si potrebbe rompere la corda!

Purtroppo viviamo in un mondo di disoccupazione strutturale, dove nessuno si sente più sicuro e dove le competenze non garantiscono più un posto di lavoro. Oggi, nessuno può sentirsi più sicuro e non esiste azienda che assicuri un minimo di stabilità. Ci sono mille sistemi per portare tutto nell'antro dell'incertezza, snellimenti, ridimensionamenti o razionalizzazioni, che devono rispondere al Verbo dell'efficienza e della competitività. L'insicurezza regna costante nella vita dei lavoratori e se si devono fare sacrifici e a loro che vengono richiesti, pur di onorare gli impegni con gli azionisti. Questi investono soldi, quindi devono ottenere risultati, mentre i lavoratori devono mangiare e, santo Iddio, mangeranno meno! 

giovedì 17 novembre 2011

Il diritto all'equità e alla giustizia sociale

Nel suo discorso al Senato, il neo presidente del Consiglio, Mario Monti, ha detto che maggiore è l'equità e più accettabili saranno i provvedimenti, valutando quali conseguenze avranno sulle componenti della società, come i giovani e le donne.
Ribadisce simili concetti il ministro del welfare, Elsa Fornero, a "Radio anch'io", quando asserisce che risanamento e crescita  dovranno essere accompagnate da coesione sociale ed equità.
Non abbiamo esultato o applaudito all'insediamento del nuovo governo, perchè lo riteniamo un fallimento della politica (specie di una certa politica!), ma neanche gridiamo allo scandalo.

martedì 15 novembre 2011

Un po' di sole sul lavoro!

E' stato formato il nuovo governo e il nuovo ministro del lavoro, con delega delle Pari opportunità, è Elsa Fornero. Professore ordinario di Economia e studiosa dei sistemi pensionistici. Sostiene l'estensione del modello contributivo a tutti i lavoratori. Dal 2010 è ai vertici di Intesa Sanpaolo. Al nuovo ministro auguriamo un buon lavoro e ci aspettiamo da lei che sappia ridare dignità al lavoro e ai lavoratori. Siamo consapevoli che non sia possibile fare i miracoli, come, purtroppo, che ci sia bisogno di fare dei sacrifici per portare fuori dalle acque tempestose la barca-Italia, ma è altresì importante che il nuovo ministro sia consapevole che i lavoratori hanno già dato...e daranno ancora, purché ciò serva per un futuro di vita dignitosa per tutti.

domenica 13 novembre 2011

L'utopia del tempo libero

Nel giorno della sua uscita di scena, vogliamo ricordare un'infelice analisi del premier sulla crisi italiana:" Mi sembra che in Italia non ci sia una forte crisi. La vita in Italia è la vita di un paese benestante, i consumi non sono diminuiti, per gli aerei con fatica si riesce a prenotare un posto, i ristoranti sono pieni, i posti di vacanza nei ponti sono iper-prenotati ...". Un'analisi molto simile, nei contenuti e nei paragoni, fatta da Bettino Craxi nel 1983, a margine del primo rapporto redatto dalla Commissione di indagine sui temi della povertà. 
Nicola Amendola e Giovanni Vecchi hanno scritto un interessante articolo, Chi invita i poveri al ristorante?, su La Voce, mettendo in risalto come la "povertà degli italiani non interessa alla classe politica". Un fenomeno non solo di Berlusconi, ma che ha radici lontane e, comunque, comuni alla politica in generale.

mercoledì 9 novembre 2011

Signor Presidente, ha fallito!

Che giornata surreale! Tutti in attesa di vedere che farà il nostro beneamato presidente del consiglio e a leggere tutte le possibili opzioni del futuro. L'Italia sta sprofondando e noi rimaniamo a bocca aperta in attesa che il vecchio premier escogiti una delle sue patetiche trovate, tanto per sopravvivere. Noi continuiamo ad essere convinti che dica il falso quando asserisce di volersi dimettere e che il suo ultimo atto vorrebbe essere quello di mantenere gli impegni presi con la Ue. Noi siamo convinti che il suo obiettivo è l'utilizzo del maxiemendamento (una vera macelleria sociale) per vari motivi: l'ultimo tentativo di far passare leggi o leggine per interesse personale, prima di andarsene; nel caso in cui l'opposizione votasse la legge, si riterrebbe sicuramente il "salvatore" e non crediamo proprio che non lo faccia pesare successivamente; qualora l'opposizione non lo votasse, sicuramente sarebbero degli irresponsabili, da additare alla Nazione e all'Europa.

E' difficile essere uomini

Molti anni fa Sigmund Freud, nella sua opera Il disagio della civiltà,  scriveva: " L'uomo civile ha barattato una parte della sua possibilità di felicità per un po' di sicurezza". Oggi, forse, se vedesse i poveri e i precari, non parlerebbe di baratto, perché non è data loro né la felicità e né, tanto meno, la sicurezza.
L'economia, toltasi le catene della politica, e sempre più globalizzata, produce sempre maggiori differenze di ricchezza e di reddito fra i più poveri e i più ricchi, emarginando ampie fette di popolazione, costringendole a vivere in povertà, miseria e indigenza.

domenica 6 novembre 2011

Etica del lavoro o etica della vita?

Ogni tanto ci piace ripercorrere il pensiero su lavoro e d'intorni dei grandi maestri, come Zygmunt Bauman, verificarne la tragica attualità e dare un modesto suggerimento a leggere libri di elevato valore. L'intento, volutamente non velato, è quello di dire ai giovani, e anche ai meno giovani, come dovrebbe essere strutturata una società in cui dovrebbe regnare la giustizia sociale.
L'intero post non è assolutamente opera nostra, anche se non virgoletteremo le parole dell'autore, e qualora vi fossero anche nostre considerazioni, sono derivate dal suo pensiero, per cui sono solo opera sua, assumendoci la responsabilità di eventuali cattive interpretazioni non ascrivibili all'autore. La parte di testo che andiamo a saccheggiare e sintetizzare è  tratta da  Lavoro, consumismo e nuove povertà, di Zygmunt Bauman.

venerdì 4 novembre 2011

Senza poveri e disoccupati...l'Italia è benestante!

Il Presidente Napolitano dichiara che l'Italia sta attraversando una grave crisi, forse la più grave in assoluto e il nostro premier, nella conferenza stampa a margine del G-20, dichiara: "L'Italia è un paese benestante, i consumi non sono diminuiti, i ristoranti sono pieni, sugli aerei a fatica si trovano posti, e anche le mete delle vacanze sono piene [...] siamo un'economia forte, la terza d'Europa e la settima del mondo, la vita in Italia è quella di un paese benestante".
E' stato obbligato a scrivere una lettera di intenti; gli hanno dato la fiducia perché non avevano alternativa, pena la crisi avrebbe toccato l'intera Europa; è stato quasi commissariato; gli stanno scappando deputati, con il rischio di non avere più la maggioranza; il Paese sta attraversando uno dei maggiori periodi di tensione che noi ricordiamo; non c'è nessun sintomo di crescita e il lavoro è agonizzante; i giovani stanno invecchiando mantenendo la caratteristica tipica dei giovani, la disoccupazione...e Lui, il nostro presidente del Consiglio, offre al mondo intero un suo parametro di ricchezza del Paese.

martedì 1 novembre 2011

Non è indignazione...è rabbia profonda!

Mentre discutiamo quale sia il Pd che vogliamo e chi sia guidarlo; mentre assistiamo allo scontro generazionale, fra giovani e vecchi, e ideologico, fra i giovani stessi; mentre decidiamo chi sarà il giovane migliore, Renzi, Civati, Seracchiani, Gasparotto o chissà chi altro; e mentre gli economisti del Pd, Ichino e Fassina, si contendono quale sia il miglior disegno di legge per garantire il lavoro, l'Istat ci propina ancora dei dati allarmanti : i disoccupati a settembre sono 2 milioni e 80mila, un +3,8% rispetto ad agosto (76mila unità in più); i giovani della fascia di età 15-24 sono saliti dal 28,0% di agosto al 29,3% di settembre. Pure l'Ocse lancia l'allarme sul rischio di recessione dell'occupazione. Quisquiglie, davanti ai problemi di un governo ormai alla canna e un'opposizione che sopravvive con dosi massicce di flebo.

domenica 30 ottobre 2011

Lavoro e futuro

Montanelli, riferendosi a Berlusconi, diceva: "Lui non ha idee, ha interessi". E la lettera di intenti inviata a Bruxelles ne è la riprova. Concordiamo con Libertà e Giustizia, quando scrive, con Arturo Meli che "Il Cavaliere sta cercando di sfruttare, in un crescendo propagandistico, il 'si ' di Bruxelles alla lettera di intenti del nostro governo". Il suo problema è sopravvivere e, attraverso lo scellerato patto con Bossi, al quale ha lasciato le pensioni di anzianità, tenta la carta delle elezioni anticipate di marzo, per poter votare ancora con la legge attuale in modo da nominare le proprie liste e "regolare i vari conti interni "  al partito.

venerdì 28 ottobre 2011

Caro presidente, ci racconti una favola.

Non vogliamo parlare dell'ennesima figura barbina fatta dal premier, quando ha approfittato della sua personale trasmissione, Porta a Porta, per annunciare agli italiani che la Merkel le aveva chiesto scusa...poi, poco dopo, il portavoce della cancelliera smentisce categoricamente. Vogliamo parlare della lettera inviata all'Ue, del libro delle favole per i pochi italiani ancora addormentati, dei sogni non avverati in diciotto anni e promessi in pochi mesi.Vuole convincere gli italiani che la Ue gli ha dato credito...e come poteva diversamente?

martedì 25 ottobre 2011

Crescita e riforme nel senso dell'uguaglianza

Mario Calabresi, su La Stampa, scrive:"Il rispetto lo si conquista con la credibilità e mantenendo gli impegni e tutto questo a noi manca da troppo tempo. Siamo il malato d'Europa perché il governo è paralizzato e non riesce a indicare una direzione di crescita e riforme".
Questo governo il rispetto l'ha perso da tanto tempo, tanto è vero che è costretto a comprare, barattare o affittare voti per rimanere a galla. Non solo è paralizzato dalla sua incapacità, ma entra nel panico qualora la Ue chieda o "imponga" certe misure e in tempi "ora stretti" e fino a ieri ( ennesima bugia di chi non è "mai stato bocciato") non c'era fretta. "Il miglior imprenditore degli ultimi decenni" è incapace di dettare, almeno suggerire, ipotizzare, tentare...provare a fare qualcosa per dare una scossa al Paese

domenica 23 ottobre 2011

Si vis pacem, cole iustitiam


Il capo dello Stato continua con i suoi richiami alla politica:" La questione della disoccupazione e della frustrazione giovanile deve essere al centro delle nostre preoccupazioni. E parlo di preoccupazioni per la coesione sociale e anche per l'equilibrio democratico e per la convivenza civile".
La Commissione Europea sollecita l'Italia a presentare urgentemente riforme strutturali per creare nuovi posti di lavoro, suo "tallone di Achille in questi ultimi quindici anni", in quanto il consolidamento di bilancio non basta.

giovedì 20 ottobre 2011

I giovani hanno diritto di chiedere

Finalmente un dato confortante: l'industria riparte. Il fatturato ad agosto ha avuto un aumento del 4% (dato destagionalizzato) rispetto al luglio e una crescita del 12% su base annua. Bene anche gli ordini: +5% ad agosto rispetto al mese precedente +10,5% sul 2010.
Un piccolo dato positivo ma che contrasta ferocemente con i dati relativi alla disoccupazione e alla lentissima ripresa dell'occupazione, tanto da far dire a Romano Prodi che dal lato del lavoro siamo in una fase di disperazione.  Il contrasto si rende ancor più evidente se esaminiamo i dati relativi a due regioni molto importanti, come l'Emilia Romagna e il Veneto, storicamente molto forti nell'ambito del lavoro. 

martedì 18 ottobre 2011

Potremo essere "almeno indignati"?

Politici, giornali, e blog si sono scatenati in condanne e/o analisi di ciò che è successo a Roma sabato scorso, durante la manifestazione degli indignati. Per i primi sono necessarie misure restrittive, che isolino i violenti e, conseguentemente, condizionino tutte le future manifestazioni. Non vogliamo prendere in considerazione ciò che ha detto il ministro Maroni, perché sui giornali "seri", da due giorni, sono pubblicati articoli di interviste più o meno ufficiali di poliziotti che condannano l'operato del governo e di come sono stati mandati al macello senza organizzazione e preparazione adeguata...pur essendo anticipatamente informati di ciò che sarebbe accaduto.

domenica 16 ottobre 2011

Il mercato di Montecitorio

A Tg3 Linea Notte, la Santanché si indigna per un servizio effettuato sugli sbadigli di Bossi (entrambi i video li potete vedere in "Hanno detto") durante il discorso di Berlusconi alla Camera, asserendo che è vergognoso accanirsi su un uomo "malato". Da un punto di vista umano ci dispiace, ma se veramente il senatur è malato non è il caso che si dimetta? Qui non stiamo parlando di un bidello o di un posteggiatore, ma del secondo più importante uomo della peggior destra che l'Italia abbia mai avuto. Stiamo parlando dello stesso uomo che ha aiutato Berlusconi a ridurre a pezzi il nostro Paese. Consideriamo malato un uomo che ha il potere di decidere del futuro dell'Italia e non ce ne preoccupiamo?

La violenza non è degli indignados!

Avevamo preparato un post sulla manifestazione di ieri, ma abbiamo cambiato idea dopo gli scontri a cui abbiamo assistito. In tantissime città del mondo  si sono svolti cortei degli indignados, ma nessuna di queste ha visto la violenza di Roma. Perché? Perché solo a Roma è stato possibile permettere a poche centinaia di violenti di tentare di delegittimare una manifestazione pacifica? Ma chi sono questo black blockers, che agiscono impunemente in ogni manifestazione, senza che la polizia riesca a intervenire preventivamente? Qualche dubbio ci assale e forse il Viminale dovrebbe saper dare qualche risposta. Ieri abbiamo visto la polizia da una parte, i manifestanti dall'altra e nel mezzo questi violenti a sfare e disfare ogni cosa.

giovedì 13 ottobre 2011

Che disperazione!

Quasi mai il Presidente della Repubblica ha sbagliato i suoi richiami e mai come questa volta è stato utile sollecitare il presidente del consiglio  a dimostrare di essere in grado di dare risposte credibili. Senza contare che era necessario dare fine all'assurdo e ridicolo balletto di viltà politica a cui ci aveva abituato questa maggioranza: mettere in difficoltà l'esecutivo, quando il voto era segreto e dare la maggioranza quando era palese.
Che è una maggioranza di governo ormai allo sbando è evidente, al di là che domani riesca ad ottenere la fiducia, legata più al mantenimento delle poltrone, in quanto consapevoli che molti di loro non potranno più contare sull'appoggio del premier, qualora si dovesse tornare alle urne.

Semivuota la Camera...vuoto il discorso!

Il presidente del consiglio interviene alla Camera per chiedere la fiducia. Il nostro commento? 



...che altro dire?

mercoledì 12 ottobre 2011

Indignamoci per i diritti

Ormai è storia di ieri e disastro di oggi la foto che ritrae Berlusconi che esce dalla Camera infuriato dopo che il governo è stato bocciato sull'articolo uno del bilancio 2011. A cose normali, almeno fino a quando la politica era una cosa seria, il premier dava le dimissioni. Invece, per Berlusconi, è solo un problema tecnico risolvibile. Per Bossi non è niente di preoccupante, tanto che si era fermato  a parlare con i giornalisti, gli stessi che qualche giorno fa voleva bastonare, pur di non andare a votare. Invece Scilipoti , sembra cadere dalle nuvole e si meraviglia del trambusto...poi, forse, capita la gravità della cosa, ci ripensa e minaccia pure il governo!

Ormai è sfiducia!

Il governo è battuto alla Camera sull'art.1 del rendiconto generale dello Stato, grazie anche ad assenze importanti come Giulio Tremonti, Bossi, Scajola, Scillipoti ed altri ex responsabili. Berlusconi è furioso ed esce dall'Aula. Bossi impone ed ottiene che sia eletto, senza aver proferito parola e senza voti, come segretario della Lega di Varese, Maurilio Canton. Quest'ultimo, in un'intervista, dichiara  che per Bossi ci sono milioni di persone con le armi pronte a lottare per la Padania, però si sente un pacifico militante. 

lunedì 10 ottobre 2011

Riprendiamo la sfida tra capitale e lavoro

Oggi stavamo leggendo un articolo, datato 30 settembre 1937, La condizione operaia,  di Simone Weil e constatavamo quanto fosse anticipatore e, soprattutto, quanto sia attuale. La storia fra capitale e lavoro è come una sfida fra due macchine, la prima più veloce e la seconda che alterna momenti in cui sembra avvicinarsi e poi, inevitabilmente, allontanarsi, data la disparità di cilindrata. 
Nei gloriosi trent'anni del secolo scorso sembrava che il lavoro avesse trovato il passo giusto, la cilindrata adeguata per competere nell'eterna battaglia, poi la macchina capitalista ha inserito una marcia in più e ha di nuovo preso il via.

domenica 9 ottobre 2011

Due "ciaccole" al bar

Non succede spesso, ma sempre volentieri ci concediamo una breve pausa al bar per un buon cappuccino, accompagnato da una sfoglia con pasta di riso, leggendo il giornale che troviamo libero. Confessiamo che il più delle volte è per nascondere il desiderio di ascoltare liberamente i dialoghi o i battibecchi degli altri avventori. Non è un bel bar, anzi, piuttosto bruttino, ma è molto frequentato, perché è l'unico  disponibile nella zona industriale dove lavora chi scrive. Proprio per questo frequentato da operai, imprenditori, rappresentanti, operatori ecologici (i netturbini di una volta!) e avventori vari, compresi gli extracomunitari che lavorano nelle fabbriche e ben accetti per questo

giovedì 6 ottobre 2011

Zitti e mosca!

Tutto è passato in secondo ordine, la crisi, il declassamento e le malefatte della casta, per salvare il premier. E' urgente, per salvare l'Italia, il disegno di legge di Alfano sulle intercettazioni telefoniche. E' determinante imbavagliare i giornali, i blog (e sarebbe un suicidio!) e le televisioni pur di non rendersi ridicoli per colpa del loro padrone. La loro preoccupazione non è sollevare l'autore del ridicolo, ma nascondere le sue citrullaggini e le castronerie. Per loro è importante che il vestito sia pulito e non gli interessa che lo indossi una persona sporca di fango.

Legge bavaglio: una forma di pura coercizione

Zygmunt Bauman in, La società individualizzata, scrive: "Quello che si è chiuso ('900) è destinato a passare alla storia come un secolo di violenze perpetrate dagli stati-nazione a danno  dei loro sudditi. Quello che è appena iniziato sarà probabilmente un altro secolo violento, questa volta un secolo di violenze stimolate dalla progressiva esautorazione degli stati-nazione a opera dei poteri globali scatenati". 

domenica 2 ottobre 2011

Lega Nord: più che commedia...regime farsa!

Qualche giorno fa scrivemmo un post con il titolo La commedia leghista, convinti che ci saremmo dovuti ricredere. Sinceramente pensavamo che da commedia a farsa trascorresse un po più di tempo. E' evidente che non siamo buoni osservatori e, tanto meno, discreti analisti politici, ma l'abbiamo sempre detto. Noi leggiamo i fatti, la cronaca e le imprese degli eroi verdi e diamo un nostro giudizio, sicuramente non da professionista, però molte cose scritte nei post precedenti si stanno lentamente avverando. 
Con il loro voto è stata confermata la fiducia al ministro dell'Agricoltura Saverio Romano, imputato per concorso in associazione mafiosa, che fa seguito a quello di Marco Milanese di pochi giorni fa. Il primo è un evidente voto di scambio, mentre il secondo è un atto dovuto a Tremonti per i favori ricevuti in passato.

venerdì 30 settembre 2011

Lavoro: una transazione tombale sui diritti

E' una di quelle notizie che appaiono fin troppo spesso sui giornali alle quali, purtroppo, non viene data la rilevanza dovuta. E' triste dirlo, ma ormai non si fa quasi più caso a chi rimane senza lavoro o lotta da mesi per avere lo stipendio o per ritornare in attività, desiderosi di lasciarsi alle spalle la cassa integrazione. A lungo andare è sentita come un peso; come qualcosa che gli è stata concessa per grazia divina.

giovedì 29 settembre 2011

Brunetta: più che falsi precari sono indignati

Ricordiamo ancora chiaramente quanto diceva il ministro Brunetta a Cortina, quando rimarcava la difficoltà di alzarsi la mattina per andare al ministero, non sapendo, ma aspettandoselo, chi lo avrebbe insultato o  sputato addosso e ciò dicendo si rivolgeva all'amico di sventura, il ministro Altero Matteoli, seduto in prima fila. Peccato che non ci fosse Brunetta, quando i costruttori dell'Ance si sono scagliati contro l'amico Altero, perché anche lui avrebbe avuto bisogno del sostegno datogli a Cortina. Chi gli urlava "vergogna, vergogna", con bordate di fischi che facevano da contorno, non erano i falsi-disoccupati, i falsi-precari o gli anti-italiani, ma costruttori, amici e sostenitori del Pdl.

Preti "indignados"

Al di là di casi eclatanti, come ad esempio padre Zanotelli, don Gallo, don Ciotti, don Farinella, don Giorgio De Capitani, del quale seguiamo costantemente il suo blog, e altri, non avevamo sentore che anche fra i preti montasse una protesta generalizzata. Avevamo notizie e sensazioni che qualcosa stesse bollendo, perché leggevamo articoli di preti a noi sconosciuti che farebbero arrossire il politico più a sinistra che abbiamo oggi in Italia (ma l'abbiamo?).

mercoledì 28 settembre 2011

Ministro Sacconi, per cortesia!

Ennesimo bollettino di guerra dall'Istat: il lavoro nelle grandi imprese cala dell'1,5% a luglio.L'incidenza della Cig è pari a 30,9 ore lavorative su mille, in crescita di 0,3 ore su mille.
Caro Ministro, almeno negli ultimi mesi del suo mandato, pur coltivando l'idea che possa anticipare il suo immeritato riposo, faccia qualcosa di veramente serio per il lavoro.
Lasci perdere il suo inutile tentativo di voler distruggere la Cgil...non Le riuscirà! Ci creda! Lei è troppo piccolo e poco potente per disintegrare la maggioranza dei lavoratori...perché di questo si tratta...della maggioranza.

martedì 27 settembre 2011

Il diritto ad un livello di vita normale

Sono stati pubblicati i dati dello Svimez e anche se non avevamo, in questo periodo, bisogno di notizie tragiche hanno pensato bene di darcele ugualmente. 
Nel Mezzogiorno la disoccupazione raggiunge il 25%, l'industria del Sud rischia l'estinzione: si pensi che tra le 533mila unità perse in Italia tra il 2008 e il 2010, ben 281mila sono nel Mezzogiorno. Se poi si tiene conto che nel Sud ci sono meno del 30% degli occupati italiani e che la perdita dei posti è del 60% sul totale, ci si rende conto del dramma che sta colpendo queste terre.

lunedì 26 settembre 2011

G20: persi 20 milioni di posti di lavoro!

I dati presentati dall'Ilo, in collaborazione con l'Ocse, al G20 dei ministri del Lavoro sono, a dir poco, allarmanti: negli ultimi tre anni i nuovi disoccupati hanno raggiunto la cifra di 20 milioni, e la cifra sarà più importante se i governi non faranno niente per porvi rimedio. Nel 2010 gli occupati sono stati solo dell'1% e queste minime percentuali non sono sufficienti per ritornare nel 2015 ai livelli pre-crisi. Come minimo sarà necessario raggiungere la percentuale dell'1,3% annuo.

La commedia leghista

Ci siamo chiesti più volte come sia possibile che il Veneto, anzi, il Triveneto, accetti di essere rappresentato dalla Lega Nord: specialmente da questa impresentabile fotocopia delle sue origini. Non siamo mai stati estimatori di Bossi e company, ma abbiamo seguito l'evoluzione del movimento verde dalle sue origini e la trasformazione avvenuta è inconcepibile con ciò che richiede la base e con ciò che erano i suoi scopi e targuardi.. Il Veneto è ed è stata una regione-laboratorio, sia sotto l'aspetto industriale che sociale, e ci meraviglia che accetti e subisca la conduzione del movimento da parte di una leadership impresentabile, sia sotto l'aspetto politico che umano, per non parlare della rozzezza espressiva. E' pur vero che le prime contestazioni sono venute da cittadini e amministratori veneti, ma rimane, comunque, un fenomeno marginale.

domenica 25 settembre 2011

La pensione etica: 70 anni

Di cosa vogliamo parlare? Della lista dei politici gay, che si fingono omofobi per nascondersi? L'unica cosa certa di tutta la vicenda è l'indecenza di quella lista. Vogliamo parlare dell'elogio della Gelmini per il tunnel che non c'è, quello relativo alle prove che i neutrini possono superare la velocità della luce, scatenando l'ilarità della rete? Vogliamo credere (non sperare!) che sia stato un errore degli addetti stampa. Noi siamo convinti della mediocrità del ministro Gelmini, ma non crediamo che fosse convinta che esistesse veramente un tunnel di  collegamento Ginevra - Gran Sasso.

venerdì 23 settembre 2011

Politica e morale: cosa?

In Politicità della filosofia, Pasquale Salvucci scriveva: " L'umanità non è ancora giunta ad un punto tanto avanzato del suo progresso che si possa seriamente ritenere come inutile il problema politico e morale". Scriveva queste cose pur non avendo conosciuto il degrado politico e morale dell'attuale classe dirigente. La questione morale! Quante volte l'abbiamo sentita e quanti ne chiedono la presa d'atto, eppure sembra essere una chimera. Pare qualcosa che esuli dai propri compiti e, soprattutto, non sembra contemplata fra le funzioni dei rappresentanti degli elettori.

giovedì 22 settembre 2011

Difendiamo la Repubblica dai barbari

Avevamo deciso di non scrivere se avessero salvato Milanese...poi siamo ritornati parzialmente sui nostri passi, perché non scriveremo il nostro consueto post, ma solo poche righe per fare alcune osservazioni.
La prima per Brunetta: rimarcava, a Cortina, che è faticoso andare a lavorare non sapendo chi gli avrebbe sputato o fatto l'imboscata...e noi siamo d'accordo...vi dovrebbero tirare tante monetine!

mercoledì 21 settembre 2011

Prima uomo... poi extracomunitario!

 Come al solito, dopo pranzo, stavamo fumando la maledettissima sigaretta e, passeggiando nel cortile della fabbrica, ci siamo imbattuti in una discussione fra tre muratori, che stanno facendo lavori di restauro all'esterno della stessa: due italiani e un extracomunitario. Uno dei due italiani  era il titolare dell'impresa. La discussione non era con tono amichevole, anzi, tutt'altro.