venerdì 30 settembre 2011

Lavoro: una transazione tombale sui diritti

E' una di quelle notizie che appaiono fin troppo spesso sui giornali alle quali, purtroppo, non viene data la rilevanza dovuta. E' triste dirlo, ma ormai non si fa quasi più caso a chi rimane senza lavoro o lotta da mesi per avere lo stipendio o per ritornare in attività, desiderosi di lasciarsi alle spalle la cassa integrazione. A lungo andare è sentita come un peso; come qualcosa che gli è stata concessa per grazia divina.

giovedì 29 settembre 2011

Brunetta: più che falsi precari sono indignati

Ricordiamo ancora chiaramente quanto diceva il ministro Brunetta a Cortina, quando rimarcava la difficoltà di alzarsi la mattina per andare al ministero, non sapendo, ma aspettandoselo, chi lo avrebbe insultato o  sputato addosso e ciò dicendo si rivolgeva all'amico di sventura, il ministro Altero Matteoli, seduto in prima fila. Peccato che non ci fosse Brunetta, quando i costruttori dell'Ance si sono scagliati contro l'amico Altero, perché anche lui avrebbe avuto bisogno del sostegno datogli a Cortina. Chi gli urlava "vergogna, vergogna", con bordate di fischi che facevano da contorno, non erano i falsi-disoccupati, i falsi-precari o gli anti-italiani, ma costruttori, amici e sostenitori del Pdl.

Preti "indignados"

Al di là di casi eclatanti, come ad esempio padre Zanotelli, don Gallo, don Ciotti, don Farinella, don Giorgio De Capitani, del quale seguiamo costantemente il suo blog, e altri, non avevamo sentore che anche fra i preti montasse una protesta generalizzata. Avevamo notizie e sensazioni che qualcosa stesse bollendo, perché leggevamo articoli di preti a noi sconosciuti che farebbero arrossire il politico più a sinistra che abbiamo oggi in Italia (ma l'abbiamo?).

mercoledì 28 settembre 2011

Ministro Sacconi, per cortesia!

Ennesimo bollettino di guerra dall'Istat: il lavoro nelle grandi imprese cala dell'1,5% a luglio.L'incidenza della Cig è pari a 30,9 ore lavorative su mille, in crescita di 0,3 ore su mille.
Caro Ministro, almeno negli ultimi mesi del suo mandato, pur coltivando l'idea che possa anticipare il suo immeritato riposo, faccia qualcosa di veramente serio per il lavoro.
Lasci perdere il suo inutile tentativo di voler distruggere la Cgil...non Le riuscirà! Ci creda! Lei è troppo piccolo e poco potente per disintegrare la maggioranza dei lavoratori...perché di questo si tratta...della maggioranza.

martedì 27 settembre 2011

Il diritto ad un livello di vita normale

Sono stati pubblicati i dati dello Svimez e anche se non avevamo, in questo periodo, bisogno di notizie tragiche hanno pensato bene di darcele ugualmente. 
Nel Mezzogiorno la disoccupazione raggiunge il 25%, l'industria del Sud rischia l'estinzione: si pensi che tra le 533mila unità perse in Italia tra il 2008 e il 2010, ben 281mila sono nel Mezzogiorno. Se poi si tiene conto che nel Sud ci sono meno del 30% degli occupati italiani e che la perdita dei posti è del 60% sul totale, ci si rende conto del dramma che sta colpendo queste terre.

lunedì 26 settembre 2011

G20: persi 20 milioni di posti di lavoro!

I dati presentati dall'Ilo, in collaborazione con l'Ocse, al G20 dei ministri del Lavoro sono, a dir poco, allarmanti: negli ultimi tre anni i nuovi disoccupati hanno raggiunto la cifra di 20 milioni, e la cifra sarà più importante se i governi non faranno niente per porvi rimedio. Nel 2010 gli occupati sono stati solo dell'1% e queste minime percentuali non sono sufficienti per ritornare nel 2015 ai livelli pre-crisi. Come minimo sarà necessario raggiungere la percentuale dell'1,3% annuo.

La commedia leghista

Ci siamo chiesti più volte come sia possibile che il Veneto, anzi, il Triveneto, accetti di essere rappresentato dalla Lega Nord: specialmente da questa impresentabile fotocopia delle sue origini. Non siamo mai stati estimatori di Bossi e company, ma abbiamo seguito l'evoluzione del movimento verde dalle sue origini e la trasformazione avvenuta è inconcepibile con ciò che richiede la base e con ciò che erano i suoi scopi e targuardi.. Il Veneto è ed è stata una regione-laboratorio, sia sotto l'aspetto industriale che sociale, e ci meraviglia che accetti e subisca la conduzione del movimento da parte di una leadership impresentabile, sia sotto l'aspetto politico che umano, per non parlare della rozzezza espressiva. E' pur vero che le prime contestazioni sono venute da cittadini e amministratori veneti, ma rimane, comunque, un fenomeno marginale.

domenica 25 settembre 2011

La pensione etica: 70 anni

Di cosa vogliamo parlare? Della lista dei politici gay, che si fingono omofobi per nascondersi? L'unica cosa certa di tutta la vicenda è l'indecenza di quella lista. Vogliamo parlare dell'elogio della Gelmini per il tunnel che non c'è, quello relativo alle prove che i neutrini possono superare la velocità della luce, scatenando l'ilarità della rete? Vogliamo credere (non sperare!) che sia stato un errore degli addetti stampa. Noi siamo convinti della mediocrità del ministro Gelmini, ma non crediamo che fosse convinta che esistesse veramente un tunnel di  collegamento Ginevra - Gran Sasso.

venerdì 23 settembre 2011

Politica e morale: cosa?

In Politicità della filosofia, Pasquale Salvucci scriveva: " L'umanità non è ancora giunta ad un punto tanto avanzato del suo progresso che si possa seriamente ritenere come inutile il problema politico e morale". Scriveva queste cose pur non avendo conosciuto il degrado politico e morale dell'attuale classe dirigente. La questione morale! Quante volte l'abbiamo sentita e quanti ne chiedono la presa d'atto, eppure sembra essere una chimera. Pare qualcosa che esuli dai propri compiti e, soprattutto, non sembra contemplata fra le funzioni dei rappresentanti degli elettori.

giovedì 22 settembre 2011

Difendiamo la Repubblica dai barbari

Avevamo deciso di non scrivere se avessero salvato Milanese...poi siamo ritornati parzialmente sui nostri passi, perché non scriveremo il nostro consueto post, ma solo poche righe per fare alcune osservazioni.
La prima per Brunetta: rimarcava, a Cortina, che è faticoso andare a lavorare non sapendo chi gli avrebbe sputato o fatto l'imboscata...e noi siamo d'accordo...vi dovrebbero tirare tante monetine!

mercoledì 21 settembre 2011

Prima uomo... poi extracomunitario!

 Come al solito, dopo pranzo, stavamo fumando la maledettissima sigaretta e, passeggiando nel cortile della fabbrica, ci siamo imbattuti in una discussione fra tre muratori, che stanno facendo lavori di restauro all'esterno della stessa: due italiani e un extracomunitario. Uno dei due italiani  era il titolare dell'impresa. La discussione non era con tono amichevole, anzi, tutt'altro. 

martedì 20 settembre 2011

Brunetta e gli anti-italiani

Questa sera abbiamo veramente poco da scrivere, perché, se non lo avete già visto, preferiamo lasciare la parola al ministro Brunetta. Merita! Merita davvero! Commovente, appassionato, accalorato...ma falso! Nel suo solito stile elenca una moltitudine di lavori fatti dal governo in carica e, quasi commosso, rivendica il valore dei cinque anni di buon governo. Tenero quando dice che è dura alzarsi la mattina per andare a lavorare al ministero, non sapendo chi ti sputerà o ti offenderà (due lacrime noi le avremmo fatte scendere...avrebbe creato un certo effetto!). 

Cisl e Uil: chi il gatto e chi la volpe?

Ormai hanno scritto tutti i giornali e i blog sull'annuncio dello sciopero generale del pubblico impiego da parte della Uil. E sembrerebbe che anche la Cisl si appresti a farlo. Anche noi vogliamo scrivere le nostre considerazioni in merito, perché ci sembra alquanto strano che i due sindacati, che dichiararono " demenziale"  lo sciopero generale del 6 settembre e indetto dalla Cgil, decidano di indire uno sciopero generale per i soli lavoratori del pubblico impiego! A riguardo vi sollecitiamo a leggere l'articolo di Tarcisio Tarquini, Cisl e Uil si svegliano solo per gli statali, pubblicato su Rassegna.it.

domenica 18 settembre 2011

I giovani e lo spirito critico

Da qualche giorno sono usciti i dati dell'Ocse sulla scuola e, francamente, avevamo deciso di non leggerli, per non subire l'ennesima e brutale vergogna, alla quale mai ci si abitua. Non che siano necessari e dati Ocse per rendersi conto della reale situazione, ma, forse, il sapere che anche altri paesi sono nelle nostre condizioni, parrebbe darci al speranza che in futuro le cose potrebbero cambiare; che forse basterebbe mandare a casa questo governo per ritornare ad avere una buona scuola. Ma è così?

sabato 17 settembre 2011

Il contenuto: una visione fuggevole

Ormai siamo talmente abituati ad un certo linguaggio politichese e non da non renderci più conto (quasi!) di quanto sia vuoto di contenuti. L'offesa, il tutto e il contrario di tutto, il futile, l'indecenza, la contraddizione, la falsità e il solo apparire la fanno da padrone. Tutto ciò ha condizionato anche il nostro modo di parlare, sempre meno impegnato e sempre più superficiale. Si spara...tanto per dire qualcosa!
Ieri sera abbiamo sentito Caselli (Lega) dire che lui guadagna 145.000 euro e che, alla fine, prende 5000 euro al mese. Premesso che per uno come lui è un'indecenza che possa guadagnare così tanto, ci dovrebbe dimostrare dove vanno a finire gli altri soldi e, esente da vergogna, dichiara che è sulla media degli stipendi italiani...quasi povero! Come minimo, da un ingegnere si pretenderebbe che sapesse fare di conto.
Quando si legge che il ministro Sacconi confida di trovare una legge per annullare il referendum sull'acqua, fregandosene di una votazione popolare, ci viene il dubbio se questo signore faccia parte del governo o se ritiene le persone che sono andate a lavorare dei mentecatti.

giovedì 15 settembre 2011

Il senso dell'equità

Si dovrà rivedere l'ossessiva ricerca della ricchezza ad ogni costo e l'etica del lavoro dovrà di nuovo primeggiare sull'estetica del consumo. E' in quest'ottica che abbiamo pensato di trascrivere un passo di R. Rorty, tratto dal suo libro Achieving our Country: " Dovremmo allevare i nostri figli insegnando loro che è intollerabile che noi che stiamo seduti dietro le nostre scrivanie e pigiamo dei tasti guadagniamo dieci volte di più rispetto a chi si sporca le mani per pulire i nostri bagni e cento volte di più di quelli che fabbricano le nostre tastiere nel Terzo Mondo. Dovremmo indurli a preoccuparsi del fatto che i paesi giunti per primi all'industrializzazione possiedano una ricchezza cento volte superiore a quelli ancora in via di sviluppo".

Giovani e futuro: evidente dicotomia

Chi ha un blog o, comunque, ama scrivere di lavoro, politica o economia ecc. ha ogni giorno l'imbarazzo sulla scelta dell'argomento da trattare. Ma ci sono giorni in cui è difficile scegliere degli argomenti e tralasciarne altri, apparentemente, magari, più importanti. Ci sono volte in cui terminiamo il post e ci chiediamo se non era meglio parlare di Dalema e i matrimoni gay, anziché di Marchionne; oppure ci chiediamo se valga ancora la pena di parlare di Berlusconi anziché del sindaco di Firenze, rottamatore che ha "rottamato" la sinistra nella sua giunta. 

mercoledì 14 settembre 2011

E non è finita!

Questa sera è stata approvata la manovra lacrime e sangue con 314 deputati a favore e 300 contrari. Quattordici deputati fanno la differenza! Una manovra che spacca il Paese a metà che dopo cinque modifiche sarà ancora insufficiente, tanto che si paventano nuove aggiunte. Un governo di dilettanti, appoggiato da deputati che tengono più al proprio posto che non al benessere della gente.

Uomo e schiavo: da virtù a difetti

Se gli elettori protestano, sono degli incoscienti; se gli operai scioperano, sono solo fannulloni; se le persone chiedono equità, sono ingrate; se pensi con la tua testa, sei un "comunista"; se dici cose sensate e coerenti, sei solo un fastidioso libero pensatore, quindi estremamente pericoloso. 
Ciò che i politici e certi manager sognano è la totale sottomissione di chi governano o dirigono.
A tal proposito ci è ritornata alla memoria un passo scritto da J.L e Barbara Hammonds, nel loro libro The Town Labourer, che bene si addice al loro desiderio: "Le classi alte non riconoscevano ai lavoratori alcuna qualità se non quelle apprezzate da un proprietario di schiavi nei suoi servi. L'operaio doveva essere solerte e industrioso, non pensare con la propria testa, dimostrare lealtà e attaccamento soltanto al suo padrone, riconoscere che il suo posto nell'economia del paese era quello dello schiavo in una piantagione di zucchero. Le molte virtù che ammiriamo in un uomo, diventano difetti in uno schiavo".

martedì 13 settembre 2011

Marchionne ringrazia per la "marchetta"

E' felice, Marchionne, felice come una Pasqua. Cosa può desiderare di meglio che non un Paese dove gli danno tutto ciò che chiede e anche con relativa genuflessione. Non ha presentato nessun piano...ma è necessario? Quello che è importante è che dia lavoro, come, non ha importanza, per quanti, è un dettaglio e per quanto, è un'inezia!

lunedì 12 settembre 2011

Mai più precari

Non ci stancheremo mai di parlare dei precari, soprattutto dei giovani. E quando non avremo più parole useremo quelle degli altri, specialmente dei grandi pensatori del nostro tempo. Non abbandoneremo mai la presa, specialmente ora che i giovani hanno cominciato a farsi sentire; ora che si stanno organizzando, parlando con un'unica voce. 
La speranza è quella di poter scrivere un giorno che  ce l'avete fatta!

domenica 11 settembre 2011

Bauman: disoccupazione ed esubero

A volte non si da peso ai termini utilizzati e si tende ad uniformare concetti profondamente diversi fra loro. Nel mondo del lavoro niente è casuale, anzi, i nuovi termini indicano compiutamente i nuovi atteggiamenti, spesso con un significato tragicamente semi-nascosto. Su Lavoro, consumismo e nuove povertà, scrive Zygmunt Bauman:" Lo spettro della fragilità e della precarietà incombe su qualsiasi tipo di occupazione [...] nessuna categoria è garantita contro la perdita del lavoro. E nessuna è protetta contro quel fenomeno che fino a poco tempo fa veniva definito 'disoccupazione a lungo termine', ma che più spesso, e giustamente, tende ad essere descritto come 'esubero di personale'. Se lo stato di 'disoccupazione', anche di lunga durata, suggeriva una fase transitoria della vita lavorativa, l' 'esubero' suggerisce un'idea più chiara della vera natura della distruzione di posti di lavoro oggi in atto, che la fa apparire come una catastrofe irreversibile, come una vita a senso unico verso una discarica..."

Contro la schiavitù

Ogni tanto, per non dimenticare e per ricordare il più vile attentato contro la persona, ci dedichiamo al problema del lavoro nero, allo sfruttamento degli immigrati e al nuovo tipo di schiavitù, perché, per quanto possa sembrare anacronistico, la schiavitù esiste...eccome! Secondo Kevin Bales, autore del libro I nuovi schiavi, in tutto il mondo le "condizioni sono favorevoli alla schiavitù [...] la schiavitù evolve e si trasforma, esplodendo ogni volta si diano le condizioni giuste" e i due elementi fondamentali, il profitto e la violenza, combinate anche con altri fattori, fanno emergere i nuovi tipi di schiavitù. 

giovedì 8 settembre 2011

Tira una brutta aria

Questo governo ha raggiunto il record del distacco delle persone dalla  politica e dai politici, anzi, è riuscito addirittura nell'impresa che i politici temono o si imbarazzano a presentarsi come tali. 
Leggevamo del caso relativo all'onorevole Francesco Nugara, aderente ai LibDem-gruppo misto, che non è stato aiutato in ospedale per aver detto di essere un politico.  Giuseppe Scalera, Pdl, racconta che alcuni suoi colleghi hanno riferito di aver detto ai propri figli di non dire a scuola che sono figli di onorevoli. Aldo Di Biagio, Fli, riferisce che alcuni colleghi si sono tolti i distintivi per non far vedere che erano individuabili come senatori. 

Renzi, Scalfarotto e don Gallo

Sono due giorni che cerchiamo di capire cosa ci siamo persi per strada. Abbiamo letto il post del vice-presidente del Pd, Ivan Scalfarotto, in cui diceva di non capire il senso dello sciopero indetto dalla Cgil. Oggi leggiamo di Renzi, sicuramente in giornata di grazia, dire una delle sue battute migliori:"Rispetto alle polemiche politiche, posso dire che io mi sono iscritto al Partito Democratico, non alla Cgil, fare le manifestazioni è facile, ma noi siamo pagati per risolvere i problemi della gente". E' fuori luogo rispondere sarcasticamente come c'era scritto su uno striscione che era apposto fuori dal Comune di Firenze "Il sindaco che la destra ci invidia",ma noi lo pensiamo davvero!

mercoledì 7 settembre 2011

Dominique Méda e il compito della società

Visto che il governo è in fase di approvazione della manovra finanziaria numero cinque e parimenti iniqua alle prima quattro, e senza contare che richiederà la fiducia, vogliamo ricordargli, ma non ne farà di niente, ciò che scrive Dominique Mèda sul libro Società senza lavoro: "Per una società che dia alla sua coesione un valore, sembra prioritario non soltanto evitare scarti eccessivi di reddito e patrimonio, ma anche organizzare una vera distribuzione, il più presto possibile, delle opportunità, degli accessi  e dei beni [...] la scelta dei principi secondo i quali saranno ripartite le ricchezze è l'atto più politico, quindi più antinaturale, più umano e più rischioso che ci sia". Per questo governo sono parole indecifrabili...e per la sinistra?

martedì 6 settembre 2011

Caro Scalfarotto, noi siamo "responsabili"!


Su Rassegna.it, Sei lavoratori su dieci con la Cgil, si legge che "l'adesione è stata del 60%. Nelle fabbriche ancora più alta. A Mirafiori 80%". Quindi segue un dettagliato elenco delle percentuali ottenute in diverse fabbriche. Un successo. 
Oddio, il ministro Brunetta ha detto che nel pubblico impiego ha scioperato solo il 3%, ma conoscendo la malafede e la poca dimestichezza di questo governo per i numeri...c'è veramente poco da credergli!

lunedì 5 settembre 2011

Un sacerdote che merita ascoltare!

Ho trovato per caso il blog di questo sacerdote, don Giorgio De Capitani, ed ho ascoltato alcune omelie domenicali. Meritano! Meritano davvero! Personalmente sono stato felice di ascoltarlo, e questo al di là di credere o meno. E' un sacerdote che merita di essere ascoltato, perché non verrebbe mai invitato al Meeting di Rimini, come i padre Zanotelli o i don Gallo. Non so perché, ma ascoltandolo mi è venuta in mente la scena del film su S.Francesco, quando va dal Papa a chiedere la dispensa per la costituzione dell'ordine dei frati minori e il regista mette in risalto lo sfarzo di Roma e la povertà del frate; il contrasto fra la cristianità originale e quella corrotta dal lusso e dal potere; la potenza papale e l'umiltà paziente di Francesco, che in ginocchio attende il responso del Pontefice. 
Però mi è venuto in mente anche il Savonarola, ma non per ciò che dice don Giorgio, ma per come lo potrebbero far passare, se lasciato solo. Ricordo ancora quando andai ad ascoltare padre Zanotelli, un comboniano in odore di scomunica, almeno era ciò che nella mia cittadina si diceva, che non lesinava strali alla chiesa e ai potenti, mentre svolgeva la sua missione nelle discariche di Nayrobi.
Se avete qualche minuto, ascoltatelo. Se poi volete ascoltarlo ancora e non avete voglia di aspettare i miei post, allora vi allego il suo blog, anche se lo trovate sulla sinistra della pagina alla voce " Elenco blog": http://www.dongiorgio.it



Pierre Bourdieu e la sfida del futuro

Come ha asserito Pierre Bourdieu, per affrontare il futuro bisogna prima avere un controllo sul presente, che i lavoratori attuali e i giovani precari, per non parlare dei nuovi poveri, non hanno:"La precarietà influenza profondamente chi ne soffre: rendendo l'avvenire del tutto incerto, impedisce qualsiasi previsione razionale e, in particolare, toglie la fiducia e la speranza nel futuro necessarie per ribellarsi, soprattutto collettivamente, contro le condizioni attuali, anche le più intollerabili".

domenica 4 settembre 2011

Primo Levi e il lavoro

Primo Levi disse che amare il proprio lavoro è la cosa che si avvicina di più e più concretamente alla felicità sulla terra. Sfortunatamente è privilegio di pochi.

6 settembre 2011: ritorniamo attori del lavoro

Il 6 settembre ci sarà lo sciopero indetto dalla Cgil e sappiamo che alcune sezioni della Cisl hanno confermato l'adesione, seppur contro il parere espresso dalla loro segreteria. Noi ci auguriamo che l'assordante silenzio delle due sigle sindacali obbedienti al governo e la loro lontananza, per strategie politiche, dal "lavoro reale" sia rotto dal maggior numero di sezioni disobbedienti, così da obbligare i dirigenti a rivedere il loro operato. Siamo certi, e non potrebbe essere diversamente, che il 6 settembre sarà il ritorno dei lavoratori alla gestione della loro vita e del loro futuro e che si siano resi conto che non serve più solo l'indignazione.

sabato 3 settembre 2011

Sacconi-Bonanni: come distruggere il lavoro

Il Nichilista, un blog che seguiamo spesso, si chiedeva se non fosse una strategia quella del governo, di valutare la reazione del web per sistemare la manovra finanzaria. In pratica, proporre, leggere le reazioni e risistemare. Tutto può essere, ma non lo credo possibile per questo governo, tanto arrogante quanto rozzo; tanto dilettante quanto incapace. 

giovedì 1 settembre 2011

I cervelli vanno e il Trota rimane

Oggi, leggere quotidiani e blog è solo fonte di ansia. Il Fatto Quotidiano riporta alcuni titoli di giornali stranieri e, francamente, ci sentiamo in imbarazzo. Wall Street Journal :"In passato le buffonate di Silvio Berlusconi hanno danneggiato l'Italia. Oggi rischiano di fare lo stesso con l'intera Eurolandia". L'Handelsblatt scrive:" E' difficile non cadere nei vecchi pregiudizi dopo aver ascoltato le notizie provenienti da Roma. I soliti imprevedibili italiani, estremamente creativi nella loro gestione dei conti, grandi promesse e piccoli risultati". Per il Die Welt, invece: " Il governo italiano può ritenersi fortunato che la banca Centrale europea stia comprando i suoi bond", una strategia senza la quale gli interessi sarebbero "già saliti sopra il 6%". Il Suddeutsche Zeitung è più rilassato e si limita a dire che:" la casa è in fiamme e nessuno sta portando l'estintore"