giovedì 30 giugno 2011

Quote rosa o "donne per Cda"?

Con tutta sincerità noi non ci siamo spellati le mani ad applaudire all'approvazione della legge sulle quote rosa nei consigli di amministrazione delle aziende quotate in borsa o a partecipazione pubblica. Non mettiamo in dubbio che sia un bene che esista una legge, ma, considerato che per noi la donna è molto importante, riteniamo che sia veramente squallido che debba esserci per dare parità di diritti e, comunque sia, una legge, se non seguita da specifici interventi, non serve a niente, o meglio, non risolve il problema di fondo.

mercoledì 29 giugno 2011

La triade delle meraviglie

Tremonti ha tenuto tutti sulle spine, Lega, Pdl e opposizione. Si sono scaldati gli animi perfino dei suoi amici di partito, si teorizzava una manovra finanziaria da 43 miliardi di euro, distribuita fino al 2014, per tentare di arrivare con un deficit vicino al pareggio. Insomma, dal terrore per quello che  Tremonti avrebbe potuto fare si è trasformato in una pace per quello che non farà; anzi, per quello che, in sordina, vorrebbe regalare al suo premier. Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo, cosa prevede la bozza della finanziaria e i tremontiani trucchetti.

Vedi Napoli e poi muori...

Vogliamo iniziare il post riportando quanto scrive Diego Novelli sulla Nuova Società, Attendono il colera per Napoli, perché esprime il senso di rabbia che accomuna tutti quelli  che seguono le vicende dei rifiuti e i rischi di epidemia che corre la terza città italiana:

lunedì 27 giugno 2011

E se la classe media prendesse coscienza?

Ad ogni cambio di governo, chissà perché, il precedente lascia sempre dei buchi finanziari che devono essere sistemati e naturalmente sconfessati dalla parte accusata. Si legga l'accusa di Pisapia alla Moratti sulla gestione delle casse comunali di Milano e rigettate dall'ex sindaco, accusando il suo sostituto di trovare una scusa per aumentare le tasse. Mai sapremo la verità ma, di fatto, si chiederanno ai cittadini ulteriori sacrifici. 

venerdì 24 giugno 2011

Sono i nostri "vicini globali"

Nel Rapporto sulla Situazione Sociale nel Mondo 2011: la Crisi Sociale Globale ( The Report on the World Social 2011: The Global Crisis), pubblicato dal Dipartimento per gli Affari Sociali ed Economici delle Nazioni Unite ( UNDESA), si evidenzia che un gran numero di Stati, nel mondo, non hanno prestato particolare attenzione alle implicazioni sociali che la grande crisi del 2008-2009 avrebbe avuto, Priorità agli investimenti sociali per avviare la ripresa dalla crisi, travalicando la sfera economica e scaricandosi, con un urto incalcolabile, su individui, famiglie, comunità e intere società.

giovedì 23 giugno 2011

La sinistra, il lavoro, i lavoratori e i giovani

Secondo il centro studi di confindustria l'economia italiana "fatica a riprendere slancio". Nel 2011 il Pil si fermerà sotto l'1%, mentre 473 mila persone sono in cig. Fra il 2008 e il 2011 la crisi ha procura 582 mila disoccupati, che , senza la cassa integrazione, sarebbero stati 1,1 milione di lavoratori.  Quindi propone la ricetta : alzare l'età pensionabile e tagliare gli stipendi pubblici.

martedì 21 giugno 2011

Sta a noi cambiare

Oggi abbiamo letto i giornali, abbiamo dato uno sguardo ai blog che usualmente leggiamo e abbiamo navigato su facebook con il solo scopo di leggere commenti  degli addetti ai lavori e del popolo leghista sul discorso di  Bossi, sulle  interviste dei suoi colonnelli e ci consola che, quanto avevamo asserito nei post precedenti e nei commenti che avevamo lasciato in più parti, non era poi così lontano dalla realtà.

lunedì 20 giugno 2011

L'imprenditoria italiana "immigrata"

Ci eravamo preparati per scrivere del raduno degli uomini verdi a Pontida e abbiamo seguito il discorso di Bossi con la speranza di sentire qualcosa di diverso. Speravamo, ma solo un po, in un'alzata di scudi di Maroni, sentite le dichiarazioni pre-raduno. Certo non ci aspettavamo niente da Calderoli o Castelli, ma ci ha veramente deluso Borghezio, che non ha tirato fuori una delle sue "massime filosofiche".

venerdì 17 giugno 2011

Fateci sentire l'inizio del sogno.

Oggi abbiamo letto l'articolo di Pierluigi Battista, gli estremisti del linguaggio, sul Corriere della Sera e ne siamo rimasti veramente colpiti, tanto da voler condividere con chi ci legge i passi più significativi.


Battista termina l'articolo rilevando che: "Il linguaggio è importante, non è un orpello stilistico: è il marchio che certifica l'affidabilità di un progetto politico. E se quel che resta del progetto politico del centrodestra venisse sepolto da un linguaggio prigioniero dell'estremismo e della provocazione dissennata, la sconfitta, oltre che amara, sarebbe l'annuncio, sempre più cupo, dell'ultimo disastro".

giovedì 16 giugno 2011

Che piccolo uomo!

Dopo la reazione violenta e arrogante che il ministro Brunetta ha espresso nei confronti dei precari presenti al convegno"I giovani e l'innovazione" al Testaccio, Roma, c'è tornata alla memoria un'intervista fatta a Giuseppe Roma, Presidente del Censis Servizi e quanto diceva il ministro Tremonti circa la riforma fiscale.

mercoledì 15 giugno 2011

Contrattazione collettiva o aziendale?

 Qualche giorno fa Alberto Bombassei, vice presidente di Confindustria per le Relazioni industriali, avanzò l'ipotesi che i contratti aziendali fossero sostitutivi di quelli nazionali, vincolanti per tutti se approvati dalla maggioranza dei rappresentati dei lavoratori, specificando che le scelte di Confindustria sono ispirate al criterio di creare le migliori condizioni per rendere più competitive le aziende. L'altro obiettivo, forse importante quanto il primo, è di tentare di convincere Sergio Marchionne a rimanere in Confindustria, specificando che la Fiat, come qualunque altra azienda, può essere associata a Confindustria pur avendo un proprio contratto aziendale sostitutivo rispetto al Contratto collettivo nazionale di lavoro, in quanto non vi è nessuna regola interna a Confindustria che lo impedisca. 

martedì 14 giugno 2011

Rispetto e diritto alla vita

In questo post vogliamo parlare di due argomenti che ci stanno a cuore per due distinti motivi: il primo, per rispondere ai tanti esponenti della Lega e loro simpatizzanti circa la presenza di immigrati nel nostro Paese; il secondo, per l'interesse che l'argomento ha sempre suscitato in chi scrive, lo sfruttamento del lavoro minorile e, anche se non pertinente al post, della povertà subita dai bambini, che riteniamo più di un crimine contro l'umanità.






lunedì 13 giugno 2011

Che "dote" per il centro-sinistra!

Volevamo festeggiare la vittoria del referendum con un'immagine del popolo in festa, poi abbiamo preferito la vittoria alata perché ci sembrava più consona al grande successo. In effetti è stata una vittoria con le ali. Sono venti anni che aspettavamo questo momento. La partecipazione delle persone ha dello strepitoso, anzi, dello sbalorditivo , come scrive Federico Mello sul Il Fatto Quotidiano "in due giorni hanno votato 29.000.000 di persone e se si pensa che nel 2008 la Casa delle Libertà vinse con un 45% del 77% del totale", questo ci da le dimensioni e l'importanza dei numeri raggiunti con questo referendum. 


domenica 12 giugno 2011

Siamo vicini...ma che fatica!

Nella prima giornata abbiamo superato il 41%, confermando, più o meno, gli stessi valori per ogni singolo quesito.
Siamo sinceri, ci aspettavamo un risultato maggiore, intorno al 44/46%, anche se la speranza di superare il quorum con la giornata di domani e i voti degli italiani all'estero riamane intatta. 

sabato 11 giugno 2011

REFERENDUM DEL 12-13 GIUGNO: un impegno imprescindibile

DOMENICA 12 E LUNEDI 13 GIUGNO OGNI ALTRO IMPEGNO DIVENTA SECONDARIO DAVANTI AL REFERENDUM. DOBBIAMO ANDARE A VOTARE. E SAREBBE MOLTO IMPORTANTE FARLO ENTRO LE 12, IN MODO DA AVERE MOLTO PRESTO UN'INDICAZIONE DEI  VOTANTI.

DARE UN SEGNALE DECISAMENTE CONTRARIO ALLA LINEA POLITICA DEL GOVERNO E' UN OBBLIGO ED E' IMPORTANTE CHE TANTI, ANZI, TANTISSIMI ESPRIMANO IL LORO DISAPPUNTO.

DIAMOGLI UN'ALTRA SPALLATA. PRIMA O POI CADONO ...SICURO CHE CADONO!




SOLO UN PROMEMORIA PER RICORDARE SU COSA SI VOTA...POI IL FATTO CHE CI SIANO 4 SI...NON E' UNA COINCIDENZA! ANZI, VE NE SAREMMO INFINITAMENTE GRATI.

FATE ATTENZIONE A NON SOVRAPPORRE LE SCHEDE...POTRESTE RICALCARE SU QUELLA SOTTO CIO' CHE SCRIVETE SOPRA E SAREBBERO ANNULLATE.

TUTTI NOI DOBBIAMO CONVINCERE ALMENO UNA PERSONA CHE, CERTAMENTE, SAPPIAMO CHE NON ANDRA' A VOTARE O E' INCERTO. E' UN DOVERE DI OGNUNO L'ONERE DI FAR PASSARE I 4 SI.

BUON REFERENDUM A TUTTI 


venerdì 10 giugno 2011

Referendum: così com'è serve?

Navigando su facebook e sui blog abbiamo colto diversi aspetti sull'utilità del referendum, sul modo di utilizzarlo e, soprattutto, sull'impossibilità come mezzo, di cogliere per intero la complessità degli argomenti sottoposti al voto popolare. C'è chi sostiene che è proprio la complessità di certi argomenti che dovrebbe ridurre l'utilizzo di uno strumento che, per sua natura, ha necessità che gli stessi argomenti siano iper-semplificati, lasciando agli eletti  del popolo di discutere e legiferare. Ed è a seguito di quanto abbiamo letto che ci interessa riprendere due articoli apparsi su Lavoce, Riformiamo il referendum di L.Guiso e M.Morelli e Tutta colpa del quorum di M.Bordignon, in modo da tentare  di  farci un'idea più chiara di cosa sia il referendum e come dovrebbe essere cambiato perché diventi uno strumento utile e democratico.

giovedì 9 giugno 2011

Povertà, disoccupazione e precariato: che altro?

Uno degli impegni che il governo ha preso, nell'ambito della Strategia Europa 2020, è quello di far uscire dal rischio di povertà ed esclusione sociale almeno 2.200.000 persone entro il 2020. Intanto, però, lo stesso governo riduce i fondi per le politiche sociali e questo fa sì che ci siano regioni che hanno livelli di benessere o inclusione sociale elevati, si legga il Nord, e regioni, come quelle del Sud, con rischi di povertà o esclusione veramente intollerabili. A questo proposito, suggeriamo la lettura su Lavoce, La povertà in Italia: un problema del sud, di Nerina Dirindin, dal quale ricaviamo i dati statistici.

martedì 7 giugno 2011

Il tempo di lavoro e il tempo del lavoratore

Il lavoro flessibile, attraverso le varie tipologie di contratti e lavori atipici, ha smantellato i tempi collettivi che dettavano i ritmi dentro e fuori l'impresa, influendo negativamente nei rapporti familiari, di vicinato e nei rapporti verso la collettività. E' necessario considerare i tempo non più e non solamente come metro di misura dello scambio lavoro/salario, ma anche come tempo di vita del lavoratore. Quindi si rende necessaria una profonda trasformazione del diritto del lavoro, affinché possa essere un "regolatore democratico dell'evoluzione socio-economica", come ci ricorda Alain Supiot. 

lunedì 6 giugno 2011

C'è Sergio Marchionne, tutti in piedi!

Sergio Marchionne esorta noi italiani a vedere positivamente ciò che sta accadendo negli Usa e tiene a ribadire che si deve cambiare atteggiamento, perché gli americani ringraziavano per quello che era stato fatto, invece di insultare. Se la cosa lo rende felice, ci adopereremo di farlo seguire da un nugolo di Neet o cassaintegrati che continuino ad applaudirlo; oppure ci alzeremo ad ogni suo passaggio per ringraziarlo di ciò che fa per i poveri americani.

domenica 5 giugno 2011

Lavorare sulla cultura del bene comune

Leggevamo sul blog Piccole Grandi Imprese, Gli italiani, il fisco e "la cultura del nero", e ci ponevamo  la domanda se ancora fossimo veramente un Paese.
Il nostro è un Paese dai grandi contrasti e contraddizioni, dove niente sta nel mezzo, quasi una materializzazione del o con me o contro di me, bianco o nero, dimenticandosi che in mezzo ci sono tanti altri colori e che i rapporti non sono solo fra te e me, ma fra noi e tanti altri. Quando si parla di lavoro, economia o infrastrutture, diventa banale fare i paragoni Nord-Sud, come se ci fossero due Italie, due mondi diversi ed uno, inevitabilmente, diventa un peso per l'altro. E così succederà sempre se non si comincerà a parlare di Paese. 


venerdì 3 giugno 2011

Charlot: la vita è troppo bella per essere insignificante

Stasera non avevamo voglia di parlare di lavoro, lavoro sommerso, lavoro illegale, lavoro nero, evasione fiscale, economia illegale, precarietà, flessibilità o disoccupazione, anche se questo ci lascia un certo amaro in bocca, perché non dovremmo mai mollare la presa. E non molleremo mai la presa! Ma volevamo condividere con voi poche righe scritte da Chaplin,  che non conoscevamo e che troviamo veramente belle. Molti di voi le avranno già lette e ce ne scusiamo.

giovedì 2 giugno 2011

Lavoriamo per un futuro di sinistra

Juan Somavia, Direttore generale dell'Ilo, scrive che "l'obiettivo primario [...] è garantire che tutti gli uomini e le donne abbiano accesso ad un lavoro dignitoso e produttivo, in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana".