venerdì 30 dicembre 2011

Buon anno a tutti

Nonostante tutto, auguriamo ai nostri amici lettori un 2012 migliore dell'anno che sta finendo. Quanto meno che ad ognuno di voi sia data la possibilità di esaudire almeno un desiderio.

Buon anno
Idelbo


Orgoglio e fiducia

Aldo Cazzullo, sul Corriere della Sera, scrive "c'è un regalo che tutti quanti noi possiamo farci, c'è un tesoro nascosto nel fondo della crisi italiana [...] è la fiducia in noi stessi, nell'immenso potenziale di cultura, lavoro e sviluppo del nostro Paese. Che, com'è sempre accaduto, nei momenti difficili se non drammatici riesce a dare il meglio di sé".
Certamente, dopo la desertificazione della fiducia ad opera del governo precedente, è l'augurio migliore che possiamo farci per ritrovare quell'orgoglio di grande Paese di cui fa menzione il Presidente Napolitano, quando parla della chiusura delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia. 

mercoledì 21 dicembre 2011

Benvenuti nella realtà!

Su Il Fatto Quotidiano, Ignazio Marino, si chiede se sia più italiano un evasore o un immigrato e, nello specifico: "chi è più italiano, chi evade il fisco e porta i suoi soldi all'estero, o il migrante che in Italia lavora come infermiere, come badante, facendo il suo dovere e pagando tasse e contributi?". Tra le altre cose si chiede se non sia il caso di legare il diritto di voto alla contribuzione fiscale piuttosto che alla cittadinanza. Ed evidenzia quanto sia sciocco e discriminante il mancato riconoscimento di essere italiani ai bambini nati nel nostro Paese da genitori migranti. Ignazio Marino, sensibile e intelligente uomo di sinistra, rimarca che "l'integrazione è un dovere civico, una risorsa umana, sociale e produttiva" e spiega come sia latente, oggi, il razzismo... e non solo da parte dei soliti gruppi neonazisti. 

lunedì 19 dicembre 2011

Adesso basta!

Volevamo chiudere l'ultimo post, prima di Natale, con qualcosa di ottimistico, con qualcosa che desse speranza, che aprisse uno spiraglio a cui aggrapparsi per convincersi che toccato il fondo non è detto che lo si debba anche grattare...
Abbiamo letto giornali e blog...abbiamo navigato in lungo e largo; abbiamo iniziato almeno tre volte post diversi, ma sempre, come se qualcosa ci bloccasse, doveva essere la "disperazione" l'argomento da trattare. 
Con difficoltà avevamo accantonato il post di Beppe Grillo, Il Veneto degli imprenditori suicidi, perché ci abitiamo da più di vent'anni, e, se anche le origini sono toscane, amiamo in modo particolare questa regione fantastica: poco conosciuta e molto spesso fraintesa. 

sabato 17 dicembre 2011

Buon Natale a tutti

Buon Natale a tutti.
Questo è il primo Natale da quando abbiamo iniziato l'avventura del blog e vorremmo, almeno idealmente, stringere la mano ad ognuno di Voi, ringraziandoVi del sostegno che ci ha dato la voglia e l'entusiasmo di continuare l'impegno preso, anche nei momenti nei quali lo ritenevamo vano.
Vogliamo fare gli auguri a tutti i giovani, occupati o disoccupati, precari o neet, augurando loro che presto gli possa essere data l'opportunità di un lavoro e di un futuro dignitoso.
Auguri di cuore ai meno giovani, spesso dimenticati nella tragedia della disoccupazione, o che, dopo una vita di lavoro, si sentono parte di "una lobby sindacale", solo per essersi conquistati il diritto alla pensione.

venerdì 16 dicembre 2011

Il futuro è nelle nostre mani

Jeremy Rifkin termina il suo libro, La fine del lavoro, con la frase "il futuro è nelle nostre mani". Se ha ragione!
Il futuro ce lo dobbiamo creare, perché se aspettiamo che gli altri ce lo disegnino, possiamo attendere in eterno. 
Sulla querelle in corso fra gli esponenti di sinistra, su come modificare il lavoro, la cosa che maggiormente ci  ha colpiti, per la sua indefinitezza, è la parte della proposta del senatore Pietro Ichino in cui spiega che a seguito della perdita di lavoro dovrà essere dato un "robusto sostegno economico e investimento sulla sua professionalità".

martedì 13 dicembre 2011

Ai poveri "il Regno dei Cieli"...agli altri "il Paradiso Capitalista"

Fino a ieri ci siamo interessati per un'epocale trasformazione del lavoro affinché si indirizzasse sempre più verso la persona. Abbiamo lottato per la sicurezza sul lavoro, perché è contro ogni logica, anzi, è folle che un lavoratore rischi la vita per mantenere la famiglia e se stesso. Ci siamo impegnati e abbiamo desiderato che tutti avessero un lavoro, così  che ognuno avesse l'opportunità di costruirsi un futuro. 
C'è stato un momento in cui tutto questo sembrava a portata di mano, poi, il Capitale ha preso la sua rivincita sul lavoro ed ha imposto le sue condizioni: flessibilità, precarietà, riduzione dei posti di lavoro, disoccupazione e povertà sono aumentate sempre più.

domenica 11 dicembre 2011

Gorz e l' "egoismo del possidente"

Com'è nostra abitudine, ogni tanto ci piace fare una piccola rivisitazione dei classici e abbiamo scelto Metamorfosi del lavoro, di André Gorz. In modo particolare ci riferiamo al sesto capitolo, L'ultima versione dell'ideologia del lavoro.
Il motivo che ci ha spinti a rileggere questo capitolo è dovuto al fatto che in questi ultimi tempi sembra rifiorire l'interesse sul sistema di produzione giapponese e, in modo particolare sul sistema Toyota, quasi fosse la panacea contro tutti i mali. A Bologna, e non solo, si  sono organizzati  incontri con un esperto giapponese, ultimo erede di quella grande scuola.

giovedì 8 dicembre 2011

Sveglia Pd!

E' difficile non condividere l'articolo di Tito Boeri e Fausto Panunzi su La Voce, Molto rigore, poca equità e pochissima crescita, com'è difficile non condividere la decisione dei sindacati di dichiarare tre ore di sciopero per richiamare l'attenzione del governo a rivedere le misure relative alle pensioni. Impensabile una crescita basata quasi esclusivamente sulla deducibilità dell'Irap sul lavoro: le imprese che assumono donne e giovani sotto i 35 anni a tempo indeterminato potranno dedurre 10.600 euro per ogni donna o giovane assunto e lo sconto sale a 15.200 euro nel Sud.

domenica 4 dicembre 2011

Il decreto "Salva-Italia"

Premesso che concordiamo con Rassegna.it che non si può salvare l'Italia immolandone i lavoratori, il decreto presentato da Mario Monti non si discosta da ciò che avrebbero fatto altri governi: Ici prima casa, pensioni, Iva, Tassa di lusso ecc. Niente di nuovo o di particolarmente innovativo  per raccogliere i soldi necessari per far fronte alla peggior crisi che l'Italia abbia conosciuto. L'unico sussulto, molto timido, è l'una tantum  del 1,5% sui capitali scudati. Per il resto, onestamente, non vediamo come si possa dire che sia una manovra all'insegna dell'equità...salvo vedere, come accennato dal ministro del lavoro, la signora Fornero, gli interventi aggiuntivi futuri. 

giovedì 1 dicembre 2011

C'era una volta ...il lavoro!

Il presidente del Consiglio chiede senso di responsabilità, perché o si accettano i sacrifici o è recessione! Noi concordiamo con Mario Monti, ma ci piacerebbe anche capire perché chiedere il "senso di responsabilità" solo a chi l'ha sempre avuta! I lavoratori, meglio, chi riceve una busta paga ha sempre pagato. Sarebbe una buona cosa che chi governa chiedesse, almeno una volta, il "senso di responsabilità" a chi paga saltuariamente le tasse o, addirittura, a chi non le paga mai!