lunedì 27 gennaio 2014

Indignarsi è il minimo!

Con tutta franchezza, della vicenda che coinvolge il presidente dell'Inps, Mastropasqua, mi indignano tanto le cartelle truccate e le fatture gonfiate per decine di milioni di euro quanto la falsità dei politici. 
Fino a ieri trovavano normale che un individuo potesse ricoprire 25 incarichi di prestigio, tanto da fargli guadagnare 1milione e 200mila euro l'anno, e pensavano pure che avesse il tempo necessario da dedicare all'Inps. Sono mesi che su Facebook si leggono post e articoli su questa anomalia e a nessun politico è mai sorto il minimo dubbio. Falsi e indegni come Mastropasqua!

domenica 26 gennaio 2014

Se questo è un uomo

Voi che siete sicuri
nelle vostre tiepide case.
Voi che trovate tornando la sera
il cibo caldo e i visi amici:
considerate se questo è un uomo,
che lavora nel fango,
che non conosce pace,
che lotta per mezzo pane,
che muore per un si o per un no.

mercoledì 22 gennaio 2014

Il blog compie tre anni.

Sono trascorsi tre anni dal primo post!
Tre anni tragici per il lavoro e la politica: disoccupazione in crescita costante, soprattutto quella giovanile, aumento della povertà e assenza totale di una pur minima prospettiva di futuro...salvo periodici e patetici tentativi del ministro di turno di intravedere una ripresa...per poi rimandarla all'anno successivo.
Secondo il rapporto "Global Employment Trends 2014dell'Io: "Il numero dei senza lavoro è cresciuto di 5 milioni in un anno e continuerà a salire fino al 2018. In Italia la disoccupazione è raddoppiata in 6 anni. L'austerità dell'Europa è stata un fallimento: meno occupazione e più debito". 

lunedì 20 gennaio 2014

Incontri generazionali


Passa il tempo, cambiano i protagonisti e i luoghi, ma i problemi rimangono gli stessi, irrisolti, anzi, amplificati.

domenica 19 gennaio 2014

Ti auguro tempo

Pubblicare una poesia anziché parlare delle schifezze quotidiane è un facile sistema per non impegnarsi molto...e forse anche un po' evadere dalle proprie responsabilità. Forse!
Cambiano gli attori...talvolta si ripetono...ma le malefatte sono le stesse. Si potrebbe parlare della  De Girolamo, ma non basterebbe dire che in un normalissimo paese un ministro si sarebbe dimesso?
Si potrebbe scrivere della meschina figura al Parlamento europeo del segretario della Lega Salvini e della sua patetica difesa, ma in un paese normale uno così dovrebbe andarsene, specialmente se a fronte di  dati evidenti, comunque sia, si voglia continuare a fare i duri e puri prendendo una montagna di quegli euro tanto denigrati ogni mese!...in altri momenti avremmo detto...rubati!
Si dovrebbero utilizzare quantità enormi di parole...che strariperebbero come fiumi in piena, per l'incontro Renzi-Berlusconi e per l'arroganza del segretario del Pd, del trasformismo di molti giovani dello stesso partito come Debora Serracchiani e il menestrello Ivan Scalfarotto, ma credo che sia il momento di regalarci tempo...di prendere tempo e riflettere...per decidere qualche altra strada intraprendere. Certo mi piacerebbe sapere ciò che intendeva il sindaco fiorentino quando sosteneva: "...In un qualsiasi paese, quando un leader politico viene condannato con sentenza passata in giudicato, la partita è finita. Game over" !

giovedì 16 gennaio 2014

Qualcosa di bello

Stasera avevo voglia di qualcosa di bello

I giorni e le notti
suonano
in questi miei nervi d'arpa.
Vivo 
di questa gioia malata
d'universo
e soffro
per non saperla accendere
nelle mie parole
(G.Ungaretti, Poesia)

martedì 14 gennaio 2014

Indecenza senza fine

Gli avvocati di Berlusconi chiedono che al loro assistito vengono date le attenuanti perché è stato premier!
Qualunque delinquente è stato prima padre, marito, operaio, impiegato ma il "prima" non giustifica il crimine! Nel caso di Berlusconi, semmai, diventa un'aggravante, proprio per la posizione di grande prestigio e responsabilità che ricopriva. 
Tutto ciò non riguarda solo l'ex presidente del Consiglio, ma tutti i politici che hanno problemi con la giustizia o che si macchiano di colpe che ledono la dignità del posto occupato. Approfittare della carica ricoperta per interessi personali, prendere mazzette, essere parte attiva in atti di corruzione o dare favori al solo scopo di "galleggiare" nella melma della politica/potere non dovrebbe neanche prevedere un possibile tentativo di salvataggio...dovrebbero essere cacciati immediatamente con l'interdizione ai pubblici uffici. 

domenica 12 gennaio 2014

Combattere per sfuggire all'incertezza

Uno degli scopi per cui decisi di aprire questo blog era il desiderio di creare una pagina (Community) dove poter raccogliere i post, testimonianze, storie o racconti di vita dei lettori. 
Condividere con i lettori ciò che significa il lavoro, come dovrebbe essere il futuro dei giovani e delle donne,  soprattutto, leggerli nel disagio della disoccupazione, nella  ricerca vana del lavoro e nei disagi del quotidiano accomuna e rende più uniti. E uniti, per quanto poco, si diventa forza!
Zygmunt Bauman scrive: "L'incertezza è l'habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore dell'attività umana. Sfuggire all'incertezza è un ingrediente fondamentale, a almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. E' per questo che una felicità 'autentica,adeguata e totale' sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarsi ad esso".
A noi non interessa la speranza come rifugio dell'incertezza (chiedo scusa ma non ricordo chi l'ha detta), perché potrebbe apparire una forma di rassegnazione. A noi interessa combattere per sfuggire all'incertezza almeno sul diritto fondamentale, per ogni donna e e per ogni uomo, ad un lavoro e ad una vita dignitosa.


martedì 7 gennaio 2014

Welfare: costo o conquista sociale?

Stavo prendendo degli appunti su un capitolo (Sono forse il custode di mio fratello?) del libro di Zygmunt Bauman, La società individualizzata, per una ricerca e mi sono letto, con rinnovato piacere, ciò che scrive del welfare, che, in un mondo dove la sinistra tende sempre più a nascondersi o mimetizzarsi, suona di antico...sicuramente fuori moda!

"Il futuro del welfare state, una delle più grandi invenzioni dell'umanità e tra le maggiori conquiste della società civilizzata, si combatte sul fronte della crociata etica. la crociata può essere perduta - tutte le guerre, del resto, comportano il rischio della sconfitta - ma senza di essa nessun tentativo ha qualche possibilità di riuscita. Gli argomenti razionali non servono; siamo franchi, non c'è nessuna 'buona ragione' per cui dovremmo essere custodi di nostro fratello, aver cura di lui, essere morali, e in una società orientata all'utile i poveri e gli inattivi, privi di scopo e di funzione, non possono contare su prove razionali del loro diritto alla felicità. Sì, ammettiamolo, non c'è alcunché di 'ragionevole' nell'assumersi la responsabilità, nel prendersi cura degli altri e nell'essere morali. La morale non ha altro che se stessa per sorreggersi: è meglio avere a cuore qualcosa che lavarsene le mani, anche se questo non arricchisce le persone e non incrementa la redditività delle aziende".

Ma tutto questo sa veramente di stantio? 

sabato 4 gennaio 2014

Preghiera

Quando mi desterò
dal barbaglio della promiscuità
in una limpida e attonita sfera
Quando il mio peso mi sarà leggero
Il naufragio concedimi Signore
di quel giovane giorno al primo grido
(Giuseppe Ungaretti)