mercoledì 29 febbraio 2012

Il futuro è cinesizzare il Paese

In un'intervista su Repubblica, il ministro Elsa Fornero dichiara: "Tutta la nostra riforma nasce da una profonda sofferenza sociale, per l'imbarbarimento e l'impoverimento del mercato del lavoro in Italia. E' successo un avvitamento verso il basso, la condizione dei lavoratori è oggettivamente peggiorata".
Sul Corriere della Sera, invece, dichiara: "Stipendi bassi ed alta disoccupazione. Un mix micidiale per l'economia italiana".

domenica 26 febbraio 2012

Due "ciaccole"al bar - 3

"Buon giorno, ragazzi"
"Buon giorno, dottore". Sempre insieme e sempre allo stesso strategico tavolo, per vedere chi entra.
"Come al solito, sempre in postazione di comando".
"Eh si dottore", risponde il vecchio missino, "e meno male che è venuto, perché Luca", rivolto al vecchio comunista, "è quasi una settimana che si porta dietro una cartella con dei documenti da farle vedere".

venerdì 24 febbraio 2012

I padri gaudenti e i figli precari

Qualche giorno fa è apparsa sul Corriere della Sera una lettera inviata al premier da diciannove giovani, esortandolo ad accelerare il suo progetto di riforma del mercato del lavoro, perché "il mondo cui ci affacciamo ci pare follemente bipartito: da un lato i privilegi acquisiti, dall'altro le occasioni perse [...] quella che auspichiamo è anche una riforma culturale, i nostri padri oggi vivono nella bambagia delle tutele grazie ad un 'dispetto generazionale' ". Auspicano che la sfida sia di passare dal "privilegio al merito".

lunedì 20 febbraio 2012

U.Beck: Il reddito di cittadinanza

" Come si può condurre una vita sensata anche se non si trova un lavoro?
Come saranno possibili la democrazia e la libertà al di là della piena occupazione?
Come potranno le persone diventare cittadini consapevoli, senza un lavoro retribuito?
Abbiamo bisogno di un 'reddito di cittadinanza'.
Non è una provocazione, ma un'esigenza politica realistica"

(Ulrich Beck)

domenica 19 febbraio 2012

Lavoro e lavoratori, ossia merce e mezzi di produzione

La scelta dell'ulivo, malmesso ma vivo, che è il simbolo del blog, rappresenta il lavoro. Un tempo era un grande ulivo, poi si è tentato in ogni modo di danneggiarlo, ma far morire un ulivo è difficile. Ce ne sono bruciati da una parte e vivi nell'altra; ce ne sono spaccati in due parti eppur vive entrambi; ce ne sono contorti, che rasentano la terra, ma vivi e che danno olive. Il lavoro, come l'ulivo, ha sempre resistito ad ogni intemperia.

mercoledì 15 febbraio 2012

Muoiono 300 bambini l'ora di fame!

Stamani, girovagando per blog e giornali, si leggeva di Celentano e della risposta di Avvenire e della signorilità di Grasso, che non ha risposto alle offese del molleggiato; si leggeva della poderosa leadership di Berlusconi, comprata con 179 milioni di euro di fidejussioni personali; si leggeva del grande "colpo" di Monti, che farà pagare l'Ici alla Chiesa, come se fosse il nuovo "Miracolo a Roma"...poi, quasi in sordina, su  Rassegna.it ci capita, quasi per caso, i risultati del dossier "A life Free from Hunger " (Una vita libera da fame), che è un vero e proprio grido di allarme di Save the Children, al quale si consiglia di dedicare qualche minuto. 

lunedì 13 febbraio 2012

Pd: un disastro annunciato

Se non si ritenesse ciò che è successo a Genova un disastro, verrebbe voglia di divertirsi a riportare i commenti di autorevoli esponenti del più mediocre partito di centro-sinistra che la storia ricordi. Commenti che dimostrano quanto sia diviso, frastagliato, scomposto, fragile, assurdo e patetico il partito che dovrebbe contrastare, prossimamente, il ritorno di Berlusconi o dei suoi uomini. E' giusto premettere che sarà l'emotività a primeggiare sulla fredda analisi, dopo anni di inutile attesa in un desiderato cambiamento e stufi di turarci ancora il naso.

domenica 12 febbraio 2012

L'equità? Normalizzare la precarietà.

Talvolta nasce il dubbio di scrivere cose non dettate da sufficiente conoscenza e, soprattutto, dalla paura che siano condizionate da forti emozioni.  A chi ha lavorato  quasi tutta la vita con il posto fisso e ha lottato perché tutti lo avessero, soprattutto i giovani, sentirsi poi  parte dei lavoratori "iper protetti", causa dell'attuale apartheid del mondo del lavoro, certamente tutto ciò lascia un profondo senso di amarezza, ma genera anche sentimenti di ostilità verso i nuovi profeti, che hanno la presunzione di avere le certezze per un futuro migliore. Ciò che i nuovi profeti vogliono far passare è che il domani, dominato da incertezze, lo si combatte solo se si assume la consapevolezza che lo si può combattere solo adattandosi ad esse. 

martedì 7 febbraio 2012

La "classe precaria"

E' terribilmente fastidioso, ogni giorno, leggere un'esternazione di un componente del governo circa l'art.18, sull'illusorietà del posto fisso o, ancora peggio, sul fatto che sembra che i giovani di oggi non accettino altro lavoro che quello vicino a casa.
Se è una tattica per far vedere che il governo è unito su questo argomento, è oltremodo fuori posto, in quanto la maggioranza degli elettori crediamo che sia unita in senso contrario, per cui si andrebbe su un terreno di sicuro scontro.

domenica 5 febbraio 2012

Due "ciaccole" al bar - 2


Era da qualche giorno che non andavo al bar dei miei vecchietti terribili e inoltre avevo voglia di staccare dai problemi della fabbrica. Due passi, una sigaretta, un buon caffè al tavolo con l'immancabile sfoglia di riso e un giornale solo da sfogliare, più come copertura per ascoltare le discussioni animate che non per leggerlo. 
Sono entrato e c'era un silenzio inconsueto, difficile stabilire se era la quiete prima o dopo la tempesta.

mercoledì 1 febbraio 2012

Pane e diritti

Fino a quando le persone hanno bisogno di pane sono disposte anche a subire la violenza di non pretendere diritti; fino a quando la legge è basata sul "prendere o lasciare" e "prendere" è un'esigenza per sfamare i figli, purtroppo, ci sarà chi farà i soldi e sfrutterà senza rimorsi. Ci sarà sempre un paese o una classe politica pronta ad offrire "servi" in cambio di qualcosa, naturalmente a proprio vantaggio. 
Purtroppo si fa finta di non vedere, di non sentire e poco si legge sulla nuova schiavitù, oppure pare cosa così lontana da noi, di altre genti...di popoli inferiori e, infondo, che possiamo fare? Mica possiamo prenderci sulle spalle i problemi del mondo e farne di tutti una crociata! Ma basta girare lo sguardo o alzare un poco la testa e li troviamo nei nostri campi, nel nostro lavoro nero, nella nostra economia sommersa.