mercoledì 15 febbraio 2012

Muoiono 300 bambini l'ora di fame!

Stamani, girovagando per blog e giornali, si leggeva di Celentano e della risposta di Avvenire e della signorilità di Grasso, che non ha risposto alle offese del molleggiato; si leggeva della poderosa leadership di Berlusconi, comprata con 179 milioni di euro di fidejussioni personali; si leggeva del grande "colpo" di Monti, che farà pagare l'Ici alla Chiesa, come se fosse il nuovo "Miracolo a Roma"...poi, quasi in sordina, su  Rassegna.it ci capita, quasi per caso, i risultati del dossier "A life Free from Hunger " (Una vita libera da fame), che è un vero e proprio grido di allarme di Save the Children, al quale si consiglia di dedicare qualche minuto. 

Per la malnutrizione, ogni anno muoiono oltre 2 milioni e mezzo di bambini; 450mila crescono in modo inadeguato, sia da un punto di vista fisico sia mentale. La follia vera è che sui giornali "tira molto di più" un Celentano qualunque che non la notizia, scomoda certo, che ogni ora muoiono di fame 300 bambini.
Un ricco signore, tanto ricco da non sapere neanche lui quanto, si diverte  a farsi un partito e poco importa se deve mettere delle fidejussioni mostruosamente esorbitanti, pur di appagare il suo ego smisurato e un esercito di bambini disperati non ha a disposizione gli alimenti basilari. 
Sicuramente a qualcuno verrà spontaneo replicare che ognuno con i propri soldi può fare ciò che vuole e che non è possibile prendersi sulle spalle i problemi del mondo; infondo anche noi abbiamo i nostri problemi. Certo! Poi sono lontani da noi e, insomma, occhio non vede cuore non duole. 
La denuncia di Justin Forsyth, direttore di Save the Children, è nobile, ma la si vuole utilizzare come provocazione: "Le soluzioni ci sono, sono chiare, a basso costo e necessarie. Combattere la malnutrizione non solo salverà la vita di milioni di bambini ma, in un periodo di crisi economica, contribuirà a ricostruire l'economia globale". Se non per loro, che hanno il solo torto di essere stati messi al mondo, facciamolo almeno per l'economia!

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