domenica 30 ottobre 2011

Lavoro e futuro

Montanelli, riferendosi a Berlusconi, diceva: "Lui non ha idee, ha interessi". E la lettera di intenti inviata a Bruxelles ne è la riprova. Concordiamo con Libertà e Giustizia, quando scrive, con Arturo Meli che "Il Cavaliere sta cercando di sfruttare, in un crescendo propagandistico, il 'si ' di Bruxelles alla lettera di intenti del nostro governo". Il suo problema è sopravvivere e, attraverso lo scellerato patto con Bossi, al quale ha lasciato le pensioni di anzianità, tenta la carta delle elezioni anticipate di marzo, per poter votare ancora con la legge attuale in modo da nominare le proprie liste e "regolare i vari conti interni "  al partito.

venerdì 28 ottobre 2011

Caro presidente, ci racconti una favola.

Non vogliamo parlare dell'ennesima figura barbina fatta dal premier, quando ha approfittato della sua personale trasmissione, Porta a Porta, per annunciare agli italiani che la Merkel le aveva chiesto scusa...poi, poco dopo, il portavoce della cancelliera smentisce categoricamente. Vogliamo parlare della lettera inviata all'Ue, del libro delle favole per i pochi italiani ancora addormentati, dei sogni non avverati in diciotto anni e promessi in pochi mesi.Vuole convincere gli italiani che la Ue gli ha dato credito...e come poteva diversamente?

martedì 25 ottobre 2011

Crescita e riforme nel senso dell'uguaglianza

Mario Calabresi, su La Stampa, scrive:"Il rispetto lo si conquista con la credibilità e mantenendo gli impegni e tutto questo a noi manca da troppo tempo. Siamo il malato d'Europa perché il governo è paralizzato e non riesce a indicare una direzione di crescita e riforme".
Questo governo il rispetto l'ha perso da tanto tempo, tanto è vero che è costretto a comprare, barattare o affittare voti per rimanere a galla. Non solo è paralizzato dalla sua incapacità, ma entra nel panico qualora la Ue chieda o "imponga" certe misure e in tempi "ora stretti" e fino a ieri ( ennesima bugia di chi non è "mai stato bocciato") non c'era fretta. "Il miglior imprenditore degli ultimi decenni" è incapace di dettare, almeno suggerire, ipotizzare, tentare...provare a fare qualcosa per dare una scossa al Paese

domenica 23 ottobre 2011

Si vis pacem, cole iustitiam


Il capo dello Stato continua con i suoi richiami alla politica:" La questione della disoccupazione e della frustrazione giovanile deve essere al centro delle nostre preoccupazioni. E parlo di preoccupazioni per la coesione sociale e anche per l'equilibrio democratico e per la convivenza civile".
La Commissione Europea sollecita l'Italia a presentare urgentemente riforme strutturali per creare nuovi posti di lavoro, suo "tallone di Achille in questi ultimi quindici anni", in quanto il consolidamento di bilancio non basta.

giovedì 20 ottobre 2011

I giovani hanno diritto di chiedere

Finalmente un dato confortante: l'industria riparte. Il fatturato ad agosto ha avuto un aumento del 4% (dato destagionalizzato) rispetto al luglio e una crescita del 12% su base annua. Bene anche gli ordini: +5% ad agosto rispetto al mese precedente +10,5% sul 2010.
Un piccolo dato positivo ma che contrasta ferocemente con i dati relativi alla disoccupazione e alla lentissima ripresa dell'occupazione, tanto da far dire a Romano Prodi che dal lato del lavoro siamo in una fase di disperazione.  Il contrasto si rende ancor più evidente se esaminiamo i dati relativi a due regioni molto importanti, come l'Emilia Romagna e il Veneto, storicamente molto forti nell'ambito del lavoro. 

martedì 18 ottobre 2011

Potremo essere "almeno indignati"?

Politici, giornali, e blog si sono scatenati in condanne e/o analisi di ciò che è successo a Roma sabato scorso, durante la manifestazione degli indignati. Per i primi sono necessarie misure restrittive, che isolino i violenti e, conseguentemente, condizionino tutte le future manifestazioni. Non vogliamo prendere in considerazione ciò che ha detto il ministro Maroni, perché sui giornali "seri", da due giorni, sono pubblicati articoli di interviste più o meno ufficiali di poliziotti che condannano l'operato del governo e di come sono stati mandati al macello senza organizzazione e preparazione adeguata...pur essendo anticipatamente informati di ciò che sarebbe accaduto.

domenica 16 ottobre 2011

Il mercato di Montecitorio

A Tg3 Linea Notte, la Santanché si indigna per un servizio effettuato sugli sbadigli di Bossi (entrambi i video li potete vedere in "Hanno detto") durante il discorso di Berlusconi alla Camera, asserendo che è vergognoso accanirsi su un uomo "malato". Da un punto di vista umano ci dispiace, ma se veramente il senatur è malato non è il caso che si dimetta? Qui non stiamo parlando di un bidello o di un posteggiatore, ma del secondo più importante uomo della peggior destra che l'Italia abbia mai avuto. Stiamo parlando dello stesso uomo che ha aiutato Berlusconi a ridurre a pezzi il nostro Paese. Consideriamo malato un uomo che ha il potere di decidere del futuro dell'Italia e non ce ne preoccupiamo?

La violenza non è degli indignados!

Avevamo preparato un post sulla manifestazione di ieri, ma abbiamo cambiato idea dopo gli scontri a cui abbiamo assistito. In tantissime città del mondo  si sono svolti cortei degli indignados, ma nessuna di queste ha visto la violenza di Roma. Perché? Perché solo a Roma è stato possibile permettere a poche centinaia di violenti di tentare di delegittimare una manifestazione pacifica? Ma chi sono questo black blockers, che agiscono impunemente in ogni manifestazione, senza che la polizia riesca a intervenire preventivamente? Qualche dubbio ci assale e forse il Viminale dovrebbe saper dare qualche risposta. Ieri abbiamo visto la polizia da una parte, i manifestanti dall'altra e nel mezzo questi violenti a sfare e disfare ogni cosa.

giovedì 13 ottobre 2011

Che disperazione!

Quasi mai il Presidente della Repubblica ha sbagliato i suoi richiami e mai come questa volta è stato utile sollecitare il presidente del consiglio  a dimostrare di essere in grado di dare risposte credibili. Senza contare che era necessario dare fine all'assurdo e ridicolo balletto di viltà politica a cui ci aveva abituato questa maggioranza: mettere in difficoltà l'esecutivo, quando il voto era segreto e dare la maggioranza quando era palese.
Che è una maggioranza di governo ormai allo sbando è evidente, al di là che domani riesca ad ottenere la fiducia, legata più al mantenimento delle poltrone, in quanto consapevoli che molti di loro non potranno più contare sull'appoggio del premier, qualora si dovesse tornare alle urne.

Semivuota la Camera...vuoto il discorso!

Il presidente del consiglio interviene alla Camera per chiedere la fiducia. Il nostro commento? 



...che altro dire?

mercoledì 12 ottobre 2011

Indignamoci per i diritti

Ormai è storia di ieri e disastro di oggi la foto che ritrae Berlusconi che esce dalla Camera infuriato dopo che il governo è stato bocciato sull'articolo uno del bilancio 2011. A cose normali, almeno fino a quando la politica era una cosa seria, il premier dava le dimissioni. Invece, per Berlusconi, è solo un problema tecnico risolvibile. Per Bossi non è niente di preoccupante, tanto che si era fermato  a parlare con i giornalisti, gli stessi che qualche giorno fa voleva bastonare, pur di non andare a votare. Invece Scilipoti , sembra cadere dalle nuvole e si meraviglia del trambusto...poi, forse, capita la gravità della cosa, ci ripensa e minaccia pure il governo!

Ormai è sfiducia!

Il governo è battuto alla Camera sull'art.1 del rendiconto generale dello Stato, grazie anche ad assenze importanti come Giulio Tremonti, Bossi, Scajola, Scillipoti ed altri ex responsabili. Berlusconi è furioso ed esce dall'Aula. Bossi impone ed ottiene che sia eletto, senza aver proferito parola e senza voti, come segretario della Lega di Varese, Maurilio Canton. Quest'ultimo, in un'intervista, dichiara  che per Bossi ci sono milioni di persone con le armi pronte a lottare per la Padania, però si sente un pacifico militante. 

lunedì 10 ottobre 2011

Riprendiamo la sfida tra capitale e lavoro

Oggi stavamo leggendo un articolo, datato 30 settembre 1937, La condizione operaia,  di Simone Weil e constatavamo quanto fosse anticipatore e, soprattutto, quanto sia attuale. La storia fra capitale e lavoro è come una sfida fra due macchine, la prima più veloce e la seconda che alterna momenti in cui sembra avvicinarsi e poi, inevitabilmente, allontanarsi, data la disparità di cilindrata. 
Nei gloriosi trent'anni del secolo scorso sembrava che il lavoro avesse trovato il passo giusto, la cilindrata adeguata per competere nell'eterna battaglia, poi la macchina capitalista ha inserito una marcia in più e ha di nuovo preso il via.

domenica 9 ottobre 2011

Due "ciaccole" al bar

Non succede spesso, ma sempre volentieri ci concediamo una breve pausa al bar per un buon cappuccino, accompagnato da una sfoglia con pasta di riso, leggendo il giornale che troviamo libero. Confessiamo che il più delle volte è per nascondere il desiderio di ascoltare liberamente i dialoghi o i battibecchi degli altri avventori. Non è un bel bar, anzi, piuttosto bruttino, ma è molto frequentato, perché è l'unico  disponibile nella zona industriale dove lavora chi scrive. Proprio per questo frequentato da operai, imprenditori, rappresentanti, operatori ecologici (i netturbini di una volta!) e avventori vari, compresi gli extracomunitari che lavorano nelle fabbriche e ben accetti per questo

giovedì 6 ottobre 2011

Zitti e mosca!

Tutto è passato in secondo ordine, la crisi, il declassamento e le malefatte della casta, per salvare il premier. E' urgente, per salvare l'Italia, il disegno di legge di Alfano sulle intercettazioni telefoniche. E' determinante imbavagliare i giornali, i blog (e sarebbe un suicidio!) e le televisioni pur di non rendersi ridicoli per colpa del loro padrone. La loro preoccupazione non è sollevare l'autore del ridicolo, ma nascondere le sue citrullaggini e le castronerie. Per loro è importante che il vestito sia pulito e non gli interessa che lo indossi una persona sporca di fango.

Legge bavaglio: una forma di pura coercizione

Zygmunt Bauman in, La società individualizzata, scrive: "Quello che si è chiuso ('900) è destinato a passare alla storia come un secolo di violenze perpetrate dagli stati-nazione a danno  dei loro sudditi. Quello che è appena iniziato sarà probabilmente un altro secolo violento, questa volta un secolo di violenze stimolate dalla progressiva esautorazione degli stati-nazione a opera dei poteri globali scatenati". 

domenica 2 ottobre 2011

Lega Nord: più che commedia...regime farsa!

Qualche giorno fa scrivemmo un post con il titolo La commedia leghista, convinti che ci saremmo dovuti ricredere. Sinceramente pensavamo che da commedia a farsa trascorresse un po più di tempo. E' evidente che non siamo buoni osservatori e, tanto meno, discreti analisti politici, ma l'abbiamo sempre detto. Noi leggiamo i fatti, la cronaca e le imprese degli eroi verdi e diamo un nostro giudizio, sicuramente non da professionista, però molte cose scritte nei post precedenti si stanno lentamente avverando. 
Con il loro voto è stata confermata la fiducia al ministro dell'Agricoltura Saverio Romano, imputato per concorso in associazione mafiosa, che fa seguito a quello di Marco Milanese di pochi giorni fa. Il primo è un evidente voto di scambio, mentre il secondo è un atto dovuto a Tremonti per i favori ricevuti in passato.