mercoledì 22 gennaio 2014

Il blog compie tre anni.

Sono trascorsi tre anni dal primo post!
Tre anni tragici per il lavoro e la politica: disoccupazione in crescita costante, soprattutto quella giovanile, aumento della povertà e assenza totale di una pur minima prospettiva di futuro...salvo periodici e patetici tentativi del ministro di turno di intravedere una ripresa...per poi rimandarla all'anno successivo.
Secondo il rapporto "Global Employment Trends 2014dell'Io: "Il numero dei senza lavoro è cresciuto di 5 milioni in un anno e continuerà a salire fino al 2018. In Italia la disoccupazione è raddoppiata in 6 anni. L'austerità dell'Europa è stata un fallimento: meno occupazione e più debito". 
Si è cercato di capire i motivi del perdurare della crisi, che ormai devasta intere nazioni da anni e che i governi sembrano incapaci di domare e contenere. Sembrano!
In realtà le strade ci sarebbero, ma le decisioni dei poteri forti impongono condizioni e regole unicamente indirizzate a far pagare ai lavoratori, o meglio, all'esercito delle buste paga, gli effetti della crisi, naturalmente senza dimenticarsi di attaccare incisivamente i diritti acquisiti, però salvaguardando la ricchezza in crescita costante dei pochissimi ricchi. Tanto per avere un'idea, sarebbe interessante la lettura del rapporto di ricerca effettuato da 17 organizzazioni non governative, Working for the Few, diffuso alla vigilia del World Economic Forum di Davos, dove si legge: "Le élite economiche mondiali agiscono sulle classi dirigenti politiche per truccare le regole del gioco economico, erodendo il funzionamento delle istituzioni democratiche e generando un mondo in cui 85 super ricchi possiedono l'equivalente di quanto detenuto da metà della popolazione mondiale".
La finanza, le banche e i gruppi di potere, politica compresa, non si sono assunte neanche un'infinitesima parte delle responsabilità dei danni da loro creati, anzi, si sono guardate bene dal perdere un solo centesimo e in nessun caso hanno dato segno di rinunciare ad una qualche loro prerogativa: percentuale di guadagno, vitalizio, compenso o come si voglia chiamarlo.
Nel nostro Paese, addirittura, la politica ha cercato di arraffare più soldi e vantaggi illeciti, quasi volesse fare incetta per momenti nei quali non potranno più farlo...per la desertificazione da loro procurata!
In questi tre anni è questo che si è cercato di raccontare...e questo faremo anche nei prossimi anni!
Certo, è un piccolo blog, forse microscopico, ma sarà sempre una spina nel fianco per chi ritiene che il lavoro sia una merce e gli operai degli utensili. Ma se alla fine del secondo anno le visite erano 25.200, alla fine del terzo sono arrivate a 66.200...e spero vivamente che il prossimo anno  siano molte di più...per diventare una spina molto più grossa.

A tutti i lettori un grazie e un abbraccio e, magari con prosecco, ma vorrei fare con tutti voi un brindisi:





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