mercoledì 19 settembre 2012

Fra sinistra e centro-sinistra...la destra ringrazia!

Lo spunto lo prendiamo dal post di Alessandro Capriccioli, I problemi del paese, quando scrive: "Sono stufo marcio di ascoltare l'adagio secondo il quale in un momento di crisi economica bisognerebbe mettere da parte le discussioni sui diritti civili perché 'i problemi del paese sono altri' ", quasi a voler giustificare la preminenza degli "affari" ai diritti delle persone. Cosa, tra l'altro, tipica dei periodi di crisi economica, nei quali i diritti dei cittadini sono stati sistematicamente compressi.

Siccome il lavoro, per chi scrive, è un diritto, riteniamo determinante e motivo di scelta politica il partito che metterà al centro del suo programma il futuro dei lavoratori, con l'impegno a costruire posti di lavoro, a prendersi cura dei giovani, investire nella scuola e nella ricerca. Tra l'altro sarebbe l'unico serio tentativo per uscire dalla recessione.
A seguito dell'intervista a Paolo Ferrero, nella quale parla della costruzione di un partito o coalizione di sinistra senza il Pd, facendo appello alle microcellule comuniste aventiniane e a tutti i partiti contrari al fiscal compact (si legga Idv) e con il sostegno della Sel abbiamo scritto: "Mi interessa e seguirò con entusiasmo...ma per cortesia: un'unica sigla con comuni intenti...pochi...chiari e certificabili. Almeno noi facciamo qualcosa di nuovo". Per dare seguito e coerenza con ciò che è stato scritto nei precedenti post è doveroso fare delle precisazioni. 
Premesso che il commento è stato impostato male, ciò che si vuole sostenere è che la nascita di un partito di sinistra che abbia comuni intenti e non più iper frazionato è sicuramente uno stimolo al centro sinistra. Quando si scrive "almeno noi" è perché ritengo le microcellule di sinistra ancora parte di un modo di pensare la politica per le persone e nella quale la componente morale sia predominante. Infatti, nel precedente post, Frammenti di politica nostrana, e precedentirileviamo gli stessi argomenti, aggiungendo che sarebbe estremamente interessante che i giovani prendessero il posto di chi un tempo ha diviso, se veramente si vuol parlare di un nuovo new deal. Ma l'interesse predominante, nella nascita di un partito di sinistra, lo si pone nell'importanza di avere un partito che ricordi costantemente (magari supporti, talvolta turandosi il naso!) al centro-sinistra, sempre più centro e sempre meno sinistra, le priorità del bene comune e della vita dignitosa. Può essere l'alternativa, o magari, a certe condizioni, anche il rifugio per i cittadini che si sentono orfani...della sinistra! Forse lo spauracchio della "sinistra" potrebbe mettere le ali al Pd...anche perché Berlusconi dovrebbe cambiare bersaglio quando dice di sentirsi "moralmente impegnato a salvare l'Italia dai comunisti".
La differenza che si riscontra fra il centro-destra e il centro-sinistra attuali, interessati a stringersi al centro, è che il primo, di fatto, è di destra, e il secondo si è dimenticato della sinistra, nella suo tentativo di governare. 
E' difficile intravedere in Renzi il leader di centro-sinistra, quando non solo non dice una sola cosa di "sinistra", ma si schiera con Marchionne "senza e senza ma" ed è difficile considerare progressisti importanti esponenti del Pd che, una volta di sinistra, oggi sono in imbarazzo a seguito di quello che un tempo consideravano un manager illuminato, quasi "social-democratico". A tal proposito e senza altro aggiungere, circa la validità dell'ad di Fiat, si consiglia di leggere l'articolo di Massimo Muchetti, sul Corriere della Sera, Il lingotto e la carta tedesca.
Premesso che siamo già in fase di campagna elettorale, evidenziato che, comunque, non è stata ancora decisa la data delle votazioni, è abbastanza deprimente vedere il Pd che ancora non ha deciso né le regole delle primarie  né, tanto meno, la data...ma nel frattempo si presentano "sparsi" i gladiatori nell'arena...per la battaglia alla poltrona. E Sel...importante sia per il Pd che per il nuovo partito di sinistra? Vendola è indeciso...ha bisogno di riflettere...ha chiesto due settimane per decidere! D'altronde "o uno si presenta al mondo dicendo 'votate la mia splendida solitudine', oppure prova ad immaginare qual'è il migliore protagonista potenziale per un avanzamento dell'Italia, sapendo che è un avanzamento che parla all'Europa" . Ma se si profilasse l'ipotesi di un Monti-bis, "i deputati di Sel non voterebbero la fiducia al governo [...] e non potrebbe essere altrimenti [...] io non avrei votato nessuno dei provvedimenti del governo Monti, che considero iniqui e controproducenti". Però, qualora aderisse al Pd...e se dovesse vincere Renzi...lo sosterrebbe! Tanto per coerenza, certezza nel progetto e visione del futuro! Ma qualcuno gli ha spiegato il programma del Pd? 
Il nuovo partito di sinistra, proposto da Ferrero, non è la panacea contro tutti i mali che affliggono la politica; riteniamo anche che sia un tentativo di ritagliarsi uno spazio a lungo sottratto; lo riteniamo di difficile composizione, viste le divisioni, il grado di litigiosità e il gusto all'autolesionismo della sinistra, soprattutto se la punta di diamante è il decisionismo di Sel ma, quanto meno, sarebbe una forma di argine al suicidio continuo della sinistra.
Nel centro destra, per quanto diviso e frastagliato, rimane l'ideologia di destra...nel centro sinistra (ormai flebili, anche per la fin troppo eterogenea composizione) e nella nuova sinistra, invece, esistono più ideologie di sinistra ed ognuno si ritiene depositario della verità: chi ritiene che si debba guardare all'evoluzione dei tempi, chi al ritorno al passato... e intanto il lavoro latita, il finanzcapitalismo impazza e detta le regole, i manager le eseguono, i lavoratori languono e i giovani non hanno altro modo, per sopravvivere, che affidarsi alle famiglie. E questo a dar di conto al "forzato" scontro generazionale! E, soprattutto, ci meravigliamo se i comici rubano la scena politica...e fanno paura!







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