mercoledì 5 settembre 2012

Il nuovo trasformismo politico

Per Formigoni non è sufficiente che il Papa preghi per lui ogni giorno, forse gli necessiterebbe un bel bagno in acqua benedetta.  Con tutti i problemi che ha, se li va anche a cercare, a meno che non abbia deciso di intraprendere la carriera del comico, visto che va molto di moda. Non solo scopre adesso dati ormai obsoleti e, al tempo, ancora ottimistici, ma si meraviglia pure!
Per chi scrive, che non si ritiene un analista ma un becero tifoso, l'ipotesi è un'altra: salvo personaggi di grossa taratura morale, i politici si sono sempre contraddistinti per la capacità di "trasformarsi" e di dire "tutto e il contrario di tutto", ma non c'era il web! Un tempo venivi informato dai giornali e dalla televisione e, spesso, le notizie erano filtrate o "moderate" da un intervento dall'alto per non creare imbarazzi al notabile di turno. Oggi, con il web, non c'è scampo! A volte becero, urlante, offensivo ma, indubbiamente, poche cose riescono a passare inosservate e i politici, incrostati nel loro piccolo mondo, non se ne rendono conto, o meglio, le poche volte che riescono a farlo, lo ritengono un'indebita, fascista e intollerante intrusione. Chissà che pagherebbero per poterlo controllare!
Per non essere tacciati di qualunquismo sarebbe giusto spiegare le caratteristiche dei vari politici ed evitare le generalizzazioni, ma per questioni di spazio e tempo ci si limiterà  ad alcuni esempi, facendo i nomi di alcuni politici e di schieramenti diversi, con la speranza che chi ci legge abbia le mani libere per contare quelli che ritiene che non facciano parte del "nuovo trasformismo politico".
Si è asserito che il trasformismo e la logica del "tutto e il contrario di tutto" c'è sempre stata; si è scritto che un tempo era meno "evidente" per i filtraggi delle notizie, quindi la domanda é: ma se i politici sanno che con il web tutte le loro idiozie o, più pacatamente, le loro sciocchezze vengono lette un secondo dopo, perché non si accertano prima che le stanno dicendo o facendo? Forse vale la legge del "non importa se bene o male, ma l'importante è che si parli di me"? Protagonismo spinto? Macché! Il fatto che ce ne siano pochi, di buoni, è perché alla maggioranza non interessa il bene pubblico, ma quello personale. E' perché chi ritiene che il mandato assegnatogli sia destinato a parlare per la gente sono sempre meno e sempre di più quelli che vedono nella politica la propria sistemazione e quella dei famigli.
Quindi come sopravvivere in politica, che ha sempre più pareti di vetro  e microfoni puntati?
Omologandosi! Diventare simili...o quasi, smussando, arrotondando e limando il più possibile le differenze. Ecco la corsa al "centro"...d'accordo...un po' a destra e un po' a sinistra...ma facendo attenzione che non diventi troppo quel "po'"! Quindi perché meravigliarsi o, ancora peggio, scandalizzarsi se D'Alema dice :"le baruffe di questi giorni tra Vendola e Casini sono 'solo propaganda' ciascuno dei due ha bisogno di rassicurare il proprio elettorato (perché) il percorso è già deciso". Tassativo è raccattare i voti e poi come governare e come spartire le poltrone ci hanno già pensato. Su questo sono bravi!
Perché solleva discussioni il fatto che Giovanardi, che non appena si pronunciava "omo" lanciava anatemi e si cospargeva di cenere, e oggi, per raschiare voti, sembra più "spinto" di Bersani sui diritti degli omosessuali? Vendola non può esserselo dimenticato! 
Formigoni ha già esagerato per conto suo e la foto del post è così eloquente che dire altro è "accanimento consapevole".
Ma questi sono vecchi! Sono in fase di estinzione e cercano di sopravvivere, perché che altro farebbero? Non sono neppure capaci di trasformarsi "modernamente".
Il nuovo è Renzi , il vero "trasformista politico moderno".
Se lo senti parlare e fai il gioco della sostituzione di due parole, centro-destra e centro-sinistra, il resto rimane invariato. E' il politico che più ha capito la modernità, perché potrebbe, indifferentemente, fare il leader dei due schieramenti. Corteggiato dal  centro-destra e non inviso al centro-sinistra (almeno a molti elettori). Se la politica fosse una partita di calcio, lui potrebbe giocare indifferentemente in entrambe le squadre...l'importante è che gli sia data la fascia di capitano.
Secondo il numero uno di Confindustria, Giorgio Squinzi, avremo un autunno caldo e  ritiene importante prendere provvedimenti concreti per le sofferenze di migliaia di piccole e medie aziende e, fra le varie proposte, non poteva certo mancare una stoccata alla ministra Fornero per la "troppa poca flessibilità in uscita"! Tranquillo, presidente, è solo questione di tempo; attenda ancora un attimo che si appiattiscano un po' di più al centro e poi si troveranno d'accordo anche ad abolire la parola "lavoro" dalla Costituzione! 




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