Mario Monti, che un terzo degli italiani vorrebbero di nuovo alla guida di un prossimo governo, ha detto che "certe disposizioni intese a tutelare le parti deboli hanno finito per danneggiare quelle stesse parti deboli". Forse il premier dimentica alcune cose importanti: la prima, che se è riuscito a ridare dignità al Paese in ambito europeo è proprio perché chi ha pagato interamente sono solo le "parti deboli; la seconda, che si spera sia al corrente che la sua ministra ha già pensato per tempo a cancellare certe disposizioni; infine, ha la memoria corta, perché in tutti questi anni la flessibilità introdotta avrebbe dovuto "miracolare" l'occupazione e non ci risulta che abbia raggiunto i risultati sperati, salvo che non intenda come "sperati" la riduzione del lavoratore a prestatore orario di lavoro, senza diritti e solo doveri.
Se poi ridare dignità al Paese vuol dire aver fatto qualcosa di più, a livello di immagine e credibilità, di Berlusconi allora l'impegno è stato veramente minimo.
Forse il nostro premier dimentica che è lui che governa un paese in piena recessione, anche grazie alle sue scelte iper-rigoriste; che niente ha fatto per il lavoro e i lavoratori, che niente ha fatto e sta facendo per le imprese; e assolutamente niente sta facendo per i giovani e per la scuola. Tanto per citare dati non a sostegno della sua tesi, prelevati dallo studio di Confindustria (e non Cgil!): i consumi degli italiani subiranno quest'anno la flessione più grave del dopoguerra (-3,2%) procapite. La stima sul Pil rimane invariata per il 2012 rispetto a quella di giugno scorso, con una flessione del 2,4%; nel 2012 sarà rivista al ribasso con un -0,6% e la precedente stima era del -0,3% per il 2013, mentre il governo aveva stimato un -1,2% nel 2012 e un + 0,5% nel 2013. Nel nostro Paese la caduta dell'economia perdura da 7 mesi consecutivi e le famiglie sono obbligate a penalizzare l'acquisto di beni (come potrà mai esserci crescita!). Dal secondo trimestre 2011 al secondo trimestre del 2012 i disoccupati sono cresciuti di 758 mila unità. Forse il nostro premier era impegnato a ridare dignità al Paese e alle banche!
Forse Monti si riferiva alla Fiat e al suo annuncio di voler accantonate il progetto di Fabbrica Italia e mai iniziato, "perché non sussistono più le condizioni"? Per quanto possa sembrare impossibile, era una cosa prevista e prevedibile e solo il governo precedente e quello attuale volevano convincerci della bontà di Marchionne (si legga il post del 3 aprile, Caro Chiamparino...la sinistra è un'altra cosa). Questi riesce a fare impresa solo se gli si creano le peggiori condizioni di sfruttamento, altrimenti grida allo scandalo ( si legga wolkswagen) se deve confrontarsi con chi fa impresa in modo professionale e corretto.
L'articolo 18 è solo un patetico tentativo di cercare un capro espiatorio per nascondere le v incapacità, palesate, per altro, nel richiedere maggiore produttività alle parti sociali, senza niente programmare o studiare per dare gli strumenti necessari per renderlo un progetto attuabile.
Andreotti diceva che il potere logora chi non ce l'ha...ma crediamo che si riferisse esclusivamente all'aspetto fisico!
Se poi ridare dignità al Paese vuol dire aver fatto qualcosa di più, a livello di immagine e credibilità, di Berlusconi allora l'impegno è stato veramente minimo.
Forse il nostro premier dimentica che è lui che governa un paese in piena recessione, anche grazie alle sue scelte iper-rigoriste; che niente ha fatto per il lavoro e i lavoratori, che niente ha fatto e sta facendo per le imprese; e assolutamente niente sta facendo per i giovani e per la scuola. Tanto per citare dati non a sostegno della sua tesi, prelevati dallo studio di Confindustria (e non Cgil!): i consumi degli italiani subiranno quest'anno la flessione più grave del dopoguerra (-3,2%) procapite. La stima sul Pil rimane invariata per il 2012 rispetto a quella di giugno scorso, con una flessione del 2,4%; nel 2012 sarà rivista al ribasso con un -0,6% e la precedente stima era del -0,3% per il 2013, mentre il governo aveva stimato un -1,2% nel 2012 e un + 0,5% nel 2013. Nel nostro Paese la caduta dell'economia perdura da 7 mesi consecutivi e le famiglie sono obbligate a penalizzare l'acquisto di beni (come potrà mai esserci crescita!). Dal secondo trimestre 2011 al secondo trimestre del 2012 i disoccupati sono cresciuti di 758 mila unità. Forse il nostro premier era impegnato a ridare dignità al Paese e alle banche!
Forse Monti si riferiva alla Fiat e al suo annuncio di voler accantonate il progetto di Fabbrica Italia e mai iniziato, "perché non sussistono più le condizioni"? Per quanto possa sembrare impossibile, era una cosa prevista e prevedibile e solo il governo precedente e quello attuale volevano convincerci della bontà di Marchionne (si legga il post del 3 aprile, Caro Chiamparino...la sinistra è un'altra cosa). Questi riesce a fare impresa solo se gli si creano le peggiori condizioni di sfruttamento, altrimenti grida allo scandalo ( si legga wolkswagen) se deve confrontarsi con chi fa impresa in modo professionale e corretto.
L'articolo 18 è solo un patetico tentativo di cercare un capro espiatorio per nascondere le v incapacità, palesate, per altro, nel richiedere maggiore produttività alle parti sociali, senza niente programmare o studiare per dare gli strumenti necessari per renderlo un progetto attuabile.
Andreotti diceva che il potere logora chi non ce l'ha...ma crediamo che si riferisse esclusivamente all'aspetto fisico!
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