Domani è il primo maggio...la festa dei lavoratori.
Ma ha ancora senso parlare di questa festa? Per chi?
Nel 1929, su l'Imperio, Federico De Roberto scriveva: "Ciò che muove il lavoratore a dichiararsi malcontento è la speranza del meglio; egli spera di lavorare sempre meno e di godere sempre più: è questa la formula della profezia socialista: il massimo dei beni col minimo dello sforzo; formula contro la quale protestano la ragione, la logica, le leggi del mondo organico e fisico dove gli effetti sono sempre rigorosamente proporzionali alle cause".