venerdì 1 luglio 2011

Indecenti!

Per giudicare la manovra presentata da Tremonti e approvata dal Cdm basterebbe citare i giornali di proprietà del premier, Libero e Il Giornale che, in sintesi, la definiscono la solita manovra che pesa sulle spalle di chi ha sempre pagato. Addirittura i sostenitori del Pdl hanno  scritto in massa, sul sito del partito, che sono politiche comuniste! Aumenta la benzina, il gas, l'elettricità, si bloccano gli stipendi ai lavoratori pubblici, si tagliano gli investimenti sulle energie rinnovabili, sulla ricerca, sulla scuola, si ripropone il ticket sanitario ecc. Niente di diverso da sempre!
Ma dov'è finita la proposta relativa al contenimento dei costi della politica, lanciata dal moralizzatore ministro del Tesoro? Tranquilli! Il nostro caro ministro ha detto che "le formule che abbiamo concordato sono di rinvio alle prassi europee: pensiamo di adottare un paradigma europeo per quanto riguarda il costo dei parlamentari e delel cariche pubbliche". Siamo felici, anzi, forse lo saremo, sempre che ciò avvenga, perché di tutto ciò se ne riparlerà nella prossima legislatura. Nel frattempo è stato dato incarico al presidente dell'Istat di valutarne il grado di adeguamento. La prossima legislatura! Alla gente viene richiesto un sacrificio immediato, solo di aumenti del gas, elettricità e benzina si parla di 52 euro per famiglia, e questi signori, tanto per onorare le richieste del ministro  Gianfranco Rotondi che dice dei suoi colleghi, ma, infondo, lo spera tanto per se  "devono essere coccolati" e non gli si "deve rompere le palle".
Prendiamo alcuni dati dal post di Percentualmente, di Rosaria Amato, Per la politica costi finalmente "europei"? Nella prossima legislatura.
E' fuori dubbio che con i soldi che si ricaverebbero da un allineamento alle remunerazioni europee non si risolverebbero le sorti del debito pubblico, ma, quanto meno, verrebbe dato un segnale al Paese molto forte e in linea con i sacrifici che si richiedono a tutti i cittadini. E, comunque, i professionisti della politica, come rileva il Sole24ore, sono 1,8 milioni. Un evidente anomalia nei numeri e un evidente anomalia nei costi di mantenimento, per le cifre che si autoimpongono. Quando si parla dei tagli ai costi della politica non li si devono intendere solo nei confronti di chi siede alla Camera e al Senato.
Sempre seguendo il blog di Rosaria Amato,  i dati elaborati da Confindustria ci indicano che le indennità dei parlamentari italiani sono al 540% del Pil pro capite italiano, mentre negli Usa ci si ferma al 355%,in germania al 281%, nel Regno Unito al 264%, in Svezia al 186% e in Spagna al 154%. Si tenga conto che in questo momento le retribuzioni del popolo italico sono sotto del 5% rispetto alla media europea (vent'anni fa i redditi italiani erano un 7% superiori alla media europea). Il blog continua a sciorinare dati in cui si evidenzia l'enorme crescita annua degli stipendi dei "coccoloni" rispetto a tutti gli altri paesi occidentali. Un'indecenza che risparmiamo ai nostri pochi e affezionatissimi lettori.
Se leggiamo poi i dati sui tassi di disoccupazione forniti dall'Istat l'indecenza si trasforma in rabbia, perché questi "coccoli" forse non sanno neppure in che condizioni versi la nazione.  A maggio il tasso di disoccupazione sale all'8,1% con un più 0,1% rispetto ad aprile e in calo dello 0,5% su base annua. A fare le spese, come sempre, sono le donne  e i giovani: nel primo trimestre il tasso di disoccupazione tra i 15-24 anni sale al 29,6%, contro il 28,8% del 1° trimestre del 2010. Il vertice  della piramide spetta alle donne del Sud con il 46,1%, poi si parla di quote rosa! Il numero dei disoccupati supera la soglia dei 2 milioni: esattamente 2.011.000.
Fuori dai loro palazzi dorati la gente soffre e i giovani sono sempre più allo sbando e ci sembra quasi impossibile che nessun schieramento  si senta in dovere di fare un breve esame di coscienza e di prendere iniziative che diano un segnale positivo alla gente. A dire la verità l'Idv, attraverso un suo deputato aveva proposto l'abbassamento degli stipendi dei deputati ma, a memoria, credo che la mozione sia stata votata da meno di venti onorevoli e il resto, compreso tutto il centro-sinistra (e parte dell'Idv) o si sono astenuti ( pochissimi) o hanno votato contro.
Mentre stiamo scrivendo il post ci viene in mente la folle sceneggiata del ministro Brunetta, che si scagliò contro un gruppo di precari che avevano chiesto la parola durante un convegno, dicendo loro che rappresentavano l'Italia peggiore. Ed oggi il ministro Alfano, eletto segretario del Pdl, ha detto che vuole un partito di onesti e in prima fila c'erano una sfilza di indagati ad ascoltarlo. Possibile mai che chi entra in politica deve avere come caratteristiche principali la falsità, la malafede, l'amoralità e una faccia tosta incredibile? L'ecclesiastico Tremonti aveva promesso  di intervenire decisamente sui costi della politica, sapendo che non poteva farlo, perché la sua compagine, per rimanere al governo, ha dovuto "comprare" deputati e come sarebbe stato possibile togliere privilegi a chi si era venduto per quelli? 
Noi siamo troppo vecchi e abituati a certe porcherie, ma questi signori devono stare molto attenti, perché qualunque materiale, anche il più elastico, ha un punto di rottura e i giovani e i disoccupati di ogni età non sono elastici e, prima o poi, arriveranno al punto di rottura. Noi conosciamo, per esperienza vissuta, i disastri della rabbia o la ferocia della folla e difficilmente è fermabile. Allora, forse, si sveglieranno dal loro torpore, anzi, li sveglieranno.
Vorremmo terminare con una frase a noi molto cara del grande sociologo americano, Richard Sennett : "Un regime che non fornisce agli esseri umani ragioni profonde per interessarsi gli uni degli altri non può mantenere per molto tempo la propria legittimità".

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