giovedì 4 ottobre 2012

Meglio incazzati che indifferenti!

Sgarbi, nella sua solita cialtroneria demenziale, si è prodigato in una ennesima offesa, e questa volta è toccato a Vendola. Il problema di questo povero uomo è che quando ritiene di dire cose sensate o di fare lo spiritoso è pietoso. Tutto sommato è preferibile quando fa il clown in televisione (lo chiamano per questo!) e fa la sceneggiata, con relativa sbavatura tipo molosso, vomitando improperi e democratiche offese...perché ormai è diventato una caricatura nazionale.
A differenza di certe macchiette paesane che, infondo, sono anche simpatiche e ben accette, "esso" è irritante e impersonifica l'arroganza, la cafonaggine, la violenza e incarna perfettamente l'incompiutezza della bestia non ancora trasformata in uomo. Il miglior modo e l'unico strumento idoneo è non parlare di "esso", non dargli visibilità, non raccontare delle sue cialtronerie e da stasera, almeno il nostro blog, non gli riserverà più nessuno spazio. La spazzatura la consegnamo agli operatori ecologici...
Emma Bonino ha detto che ormai "c'è una collettiva assuefazione al peggio" e forse non avrà tutti i torti, ma noi riteniamo che ci siano, per fortuna, ancora tantissime persone incazzate. Certo, tutto farebbe pensare ad un avvicinamento alla indifferenza, invece pensiamo che sia la fase che precede di poco la presa di coscienza di liberarci di tanto marciume e di riprendere in mano la politica, la correttezza dei rapporti, il senso dell'altro, la capacità di dialogare e, soprattutto, la consapevolezza di far parte del consorzio umano, con tutto quel che ne consegue in termini di diritti...non ultimo il diritto ad una vita dignitosa.
Ormai abbiamo concesso troppo spazio e tempo ad una politica e a degli amministratori disonesti, corrotti, egoisti, immorali e arroganti che si è generata una impraticabile palude, terreno agibile per i serpenti.
Più che "assuefazione al peggio" si è colti da meraviglia, che spesso lascia senza fiato: Il caso Lazio e a catena le altre regioni; l'incredulità di Fiorito all'arresto, perché infondo erano soldi dovuti per far politica; il monumento a Graziani, che indigna il mondo ma non l'Italia del marciume; Berlusconi, il grande statista e salvatore della Patria per l'Italia peggiore, che viene definito pazzo dal suo procacciatore di escort (Tarantini) e del quale si scoprono intimità imbarazzanti dal racconto di una di esse;  Antonio Piazza, sempre Pdl e presidente dell'Adler, che buca le ruote dell'auto di un handicappato perché ha avuto l'ardire di chiamare i vigili per far multare chi da tre anni occupava illegalmente e arrogantemente uno spazio senza prendersi pure l'handicap.  Si potrebbe fare un elenco infinito, ma sarebbe così tanta la rabbia nascente, che oscurerebbe quel minimo di razionalità necessaria per non oltrepassare i limiti della decenza. Ma tacere il fatto denunciato da Serra, nella sua Amaca, circa la Tributi Italia, come dimostrazione che non sempre il privato è virtù e il pubblico è demenza, sarebbe un peccato, perché domani la stessa cosa succederà per l'acqua o già sta succedendo per la sanità o in altre pubbliche utilità. 
Un'amica del web scrive indignata di questi fatti e si chiede sempre se gli elettori di questi individui  si rendono conto di chi hanno eletto e se non sarebbe giusto che si accollassero i danni provocati dai loro beniamini; rivendica, inoltre, il diritto di non essere considerata uguale a loro. Sempre che non siano della stessa pasta e sempre che non abbia ragione Serra, quando dice che se c'è Fiorito vuol dire che rappresenta una certa Italia, la speranza è che si ravvedano e che il futuro si prospetti all'insegna della pulizia del marciume.
Premesso che la corruzione grava sul bilancio pubblico italiano per 50-60 miliardi di euro l'anno, il che comporta una caduta del Pil di 10 miliardi l'anno, ci piace scrivere ciò che ha detto don Luigi Ciotti: "Il nostro Paese versa in uno stato di coma etilico. Sul problema della corruzione abbiamo bisogno di scelte chiare, nette, concrete...categoriche! Non sono possibili mediazioni, e questo, purtroppo, sta avvenendo".
Se è meglio essere incazzati che indifferenti, è altresì necessario riacquistare la lucidità necessaria per riprenderci in mano la Politica e con la determinazione, anche un po' furiosa, di esigere che di nuovo etica e moralità siano i pilastri della vita pubblica.


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