venerdì 19 ottobre 2012

I lavoratori e i diritti da riscuotere

Potrebbe sembrare una buona notizia; di quelle con un titolo speciale...e l'avevamo anche trovato..."Fiat voluntas Fiom"...ma preferiamo sorvolare perché dovremo masticare amaro ancora una volta! 
La Corte d'appello di Roma ha dato ragione alla Fiom e la Fiat dovrà (dovrebbe!) assumere i 145 lavoratori iscritti al sindacato dei metalmeccanici Cgil nello stabilimento di Pomigliano d'Arco.
In pratica si tratta della terza condanna e, per i comuni mortali, il condizionale dovrebbe trasformarsi in imperativo. La sensazione è che non si correrà il rischio di un eccesso di zuccheri nel sangue, perché i futuri bocconi saranno ancora amari: "secondo il Lingotto il reintegro avrebbe ripercussioni su altri operai già assunti nella newco di Pomigliano, perché l'attuale debolezza del mercato auto rende impossibile l'assorbimento di ulteriori assunzioni".
In prima lettura, il commento espresso è stato "Povero Marchionne...non gliene va bene una"! Poi, a seguito del non velato e consueto ricatto, sopra riportato, le strade sono due: o prende questi lavoratori e manda via gli altri (figli di nessuno per il sindacato?)...oppure si appella ai famosi "motivi economici", verso i quali una persona, un lavoratore e una famiglia sono niente! La fortuna dell'ad di Fiat è che pur non essendo un buon manager è certo che ha buoni avvocati e validi collaboratori, che sapranno far tribolare sia la Fiom che i loro iscritti. Se miracolosamente si potessero trasformare le pessime sparate a cui ci ha abituato, i ricatti sparsi a pioggia e le energie spese da chi gli deve sistemare i suoi svarioni in vendite d'auto...forse supererebbe anche Wolkswagen.

Leggendo l'articolo su Micromega , L'austerity di Berlusmonti, l'ennesimo che spiega il danno procurato dalle misure di austerity adottate dall'eurozona, due sono i passi che ci hanno particolarmente colpito, sempre che si possa ancora essere negativamente colpiti! Il primo, riguarda ciò che ha detto l'editorialista del Financial Times, Wolfgang Münchau: "Al punto in cui siamo, le politiche adottate per risolvere la crisi dell'eurozona stanno facendo più danni di qualunque cosa possa aver causato originariamente quei problemi". La seconda, è il paragone fra il totale delle sei manovre correttive messe in atto da Berlusconi e Monti, 130 miliardi di euro e  il gettito evaso ogni anno, 120 miliardi di euro. 

L'articolo è composto da otto capoversi e già i primi due sono sufficienti a scuotere le coronarie o ad ulcerare in modo irriparabile lo stomaco. Se avessimo avuto politici un po' meno ladroni ( non tutti...certo!...ma tanti si!) e un tantino più accorti, forse, saremmo uno dei paesi più ricchi al mondo! Se all'evasione ci aggiungiamo i capitali portati nei paradisi fiscali e quelli rubati fino a ieri (quelli scoperti!) da chi ci amministrava, ogni famiglia avrebbe dovuto cedere una parte di spazio della propria casa per accatastare salvadanai pieni di euro. 


Poco (o niente?) si è fatto per tentare di recuperare i soldi evasi e ancora meno  ci siamo preoccupati di controllare le ruberie dei politici e dei partiti, tanto da far diventare "normale" l'illegalità e una meravigliosa eccezione la legalità. A dire il vero un amministratore onesto, di questi tempi, potrebbe essere considerato anche un po' pirla! 
Sta di fatto che le misure di austerity le hanno pagate le categorie più deboli...ma questo è sempre stato!.. e non fa sgomento, come ci informa la Coldiretti, che il 51% delle famiglie riesce a pagare appena la spesa; che il 24% di famiglie versa in difficoltà economiche (+ 3% rispetto al 2011) e che il 48% degli italiani prevede un peggioramento della propria situazione. Meno male che c'è un 1% di connazionali che si può concedere dei lussi! Eravamo preoccupati! Nel proseguo dell'articolo si evidenziano le modalità di comportamento degli acquisti, che danno l'immediata risposta alla demenzialità delle misure di rigore adottate: se la gente non compra, le fabbriche non  producono; se la mia spesa è il tuo lavoro, se non la faccio creo disoccupazione. Banale, forse fin troppo sintetico, ma evidente.

L'Italia è un paese strano, forse intorpidito e confuso dal disastro che l'ha colpito, o forse, in grande parte, imbarazzato per aver concesso a politici corrotti e inetti di fare danni irreparabili, ma se un giorno i lavoratori italiani dovessero svegliarsi e decidessero di riprendersi la dignità perduta...chissà... potrebbero anche ricordarsi che hanno dei diritti da  riscuotere e statene certi...li vorranno e li otterranno!

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