mercoledì 30 gennaio 2013

Meglio poco subito che niente mai!

La cosa che più sconcerta della sinistra italiana è la corsa a chi è più di sinistra e a nessuno dei sinistrorsi, sinistroidi o sinistronzi (scusate la licenza!) interessa vincere...l'importante è che non vinca quello che dice di essere di sinistra che in effetti non lo è! Quando Crozza ha detto che c'è ancora un mese perché il Pd possa perdere le elezioni ha sbagliato ...doveva dire la "sinistra"! Anziché avere un comune nemico da combattere, per quanto divisi storicamente, siamo talmente stupidi da autosuicidarsi. 
La Bocassini avrà anche sbagliato il suo intervento su Ingroia, ma la risposta di quest'ultimo denota il livello della sua pochezza. Mi dispiace per i miei amici blogger e delle persone con cui condivido comuni obiettivi, ma se questo è il candidato che deve far risorgere la sinistra...allora l'avvento è ancora lungo! Innanzi tutto, anziché interessarsi al Pd e mostrare i muscoli, doveva avere l'umiltà di andare un po' in palestra...perché se si guarda solo ai candidati scelti è difficile intravedere un qualcosa che appaia lontanamente "nuovo". Diliberto era già lì ai tempi dei tempi e se con Ferrero e Di Pietro sono la freschezza necessaria al mutamento...allora tanto valeva rispolverare Bertinotti e i suoi antichi amici. Tenendo i piedi ben saldi in terra, memori di quanto Bertinotti fece per far cadere il governo Prodi e aprendo la strada a Berlusconi, e riconoscendo che le percentuali di elettori possibili sono palesemente ridicole, è possibile che succeda, con lo spirito suicida della sinistroide, sinistrorsa e sinistronza, che le divisioni diano maggiori opportunità alla destra o obblighino, per evidente logica dei numeri, ad accordi non molto graditi...pur di non far salire di nuovo Berlusconi. Ora, se qualche elemento che si ritiene più a sinistra di altri afferma che non c'è nessuna differenza fra Berlusconi e Bersani...beh...allora è evidente che ci siamo fumati il cervello.
Su Bersani si è detto molto e, per quanto non sia al massimo del gradimento, oggi è il cavallo su cui puntare...almeno per tentare una timida svolta. Ciò non vuol dire che Ingroia non debba fare la sua strada...ma qualcuno gli deve dire che è Berlusconi e i suoi amici quelli da combattere...gli deve ricordare che con i suoi numeri non è possibile, in questa tornata elettorale, che possa alzare la voce...prima deve crescere! Prima deve dimostrare che vuole veramente cambiare...e dove sono finiti i movimenti? Come sono rappresentati fra i candidati? Ora, la Bocassini ha sbagliato, il fratello di Borsellino ha preso una cantonata, il sindaco di Napoli è un traditore, i professori sono dei voltagabbana...tutti? Sono tutti rincitrulliti o venduti? Un pur piccolo e timido esame lo si dovrà fare...o no?
Non è possibile la sfrontatezza della ragione assoluta...ma la necessaria lucidità di valutare strategicamente i passi da fare con progetti a breve, medio e lungo termine sono necessari, perché il tutto e subito è da bambini e da neonati pensare di rivoluzionare l'intero sistema in un mese! Sono necessari tanti passi...e il lavoro di Ingroia sarebbe dovuto essere quello di impostare il minor numero di scalini da salire...e non di far crollare la scala! 
Ci sono delle priorità, il lavoro, i giovani, il dilagare dei poveri, la scuola, la sanità e lo sviluppo e la fase iniziale è strappare almeno qualcosa...lottare e costruire adesioni per imporre altre cose...e lottare ancora per altre adesioni per chiedere ancora qualcosa...ed è sempre meglio che far vincere chi certe concessioni non le ha nel suo dna!
Meglio poco subito che niente mai! 
Nell'immediato, il sinistronzo che scrive si preoccupa soprattutto del fatto che nel 2012 il vero boom è dovuto ai contratti  di lavoro intermittente, che nei mesi estivi ci sarà una vera   stangata per gli italiani, che su 243.847 aziende controllate ben il 63% sono risultate irregolari: 295.246 operai erano irregolari e 100.193 di questi erano in nero. Siamo talmente disastrati che neanche gli extracomunitari vengono più nel nostro Paese...ma in compenso se ne vanno i nostri connazionali! Questi sono i veri problemi...e, sinceramente, di Ingroia, Diliberto, Di Pietro e compagni, che vivono con un ottimo stipendio o pensione o che in caso di malaparata hanno, comunque, il lavoro assicurato, non interessa assolutamente niente! 
Quello che veramente interessa, a chi è meno di sinistra, è che i giovani abbiano un lavoro e i meno giovani possano sognare di andare in pensione...e con cosa lo costruiamo...con il 4...forse il 5% di voti (sempre che ci si arrivi)? Ma per favore! Cerchiamo di essere realisti! 
Bersani, per quanto possa spostarsi al centro ha, comunque, da tenere di conto di Sel, che è anche una garanzia per chi si ritiene più a sinistra...e Sel peserà nel giudizio finale dei cittadini...sempre che la si ritenga comunque a sinistra! 
Un sinistronzo che si ritiene ancora di sinistra!



2 commenti:

  1. Sono sostanzialmente d’accordo. Detto molto terra terra: Ingroia aiuta Berlusconi a non perdere le elezioni.
    Quel che non mi piace di molte persone sedicenti di sinistra è l'inguaribile narcisismo.
    Guardiamo la storia: aveva ragione Gramsci o i duri e puri alla Bordiga?
    È dai tempi della mia 4a ginnasio (quindi in pratica dai tempi delle guerre puniche o giuù di lì...) che diffido di quelli che si definiscono «davvero» di sinistra.
    Comunque, anche stavolta ci riusciranno, eccome, a far accadere il disastro.

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  2. Caro Diego...è deprimente che non si riesca a tenere i piedi per terra...a vedere la realtà...credo sinceramente che ci stiamo fumando il cervello!
    Un saluto carissimo
    Idelbo

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