domenica 27 gennaio 2013

Il Giorno della Memoria non sia un "atto dovuto"

"IL LAVORO RENDE LIBERI"
Solo una mente veramente folle poteva pensare una scritta del genere sul cancello di entrata di un campo di sterminio!
Un folle criminale, seguito da una moltitudine di criminali del suo pari, che vedevano in lui un nuovo ordine del mondo: un solo capo, un solo credo e la sola libertà concessa doveva essere l'obbedienza ceca. L'imperativo era conquistare le menti e i corpi di intere nazioni, utilizzando le armi, lo sterminio e la propaganda.
Nel nome della razza, religione, credo politico e potere Hitler ha sterminato milioni di persone:

ebrei = 5,9 milioni
prigionieri sovietici = 3 milioni
polacchi non ebrei = 2 milioni
oppositori politici = 1,5 milioni
prigionieri slavi = 2,5 milioni
Room e Sinti = 500mila
disabili e portatori di handicap = 200mila
Cristiani Pentecostali = 50mila
Testimoni di Geova = 5mila
massoni = 200mila
omosessuali = 15mila

quasi una missione, un impegno per un mondo pulito e migliore, se poi aveva pure il tempo e la voglia di ritirarsi in preghiera...oppure, come tutti i dittatori, aveva bisogno di una religione di stato che supportasse il suo folle sogno?
Infondo la Chiesa Cattolica, salvo casi di preti e vescovi eroici, almeno all'inizio poco ha fatto per contrastare il pazzo criminale e i loro bracci destri alzati non erano certamente in segno benedicente.

Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria, ma sarebbe una follia che si relegasse solo in questo giorno, perché tragici fatti come la legge contro l'omosessualità appena approvata in Russia fa ritornare indietro nel tempo e non sarebbe per niente improbabile che si arrivasse a bruciare libri, chiudere spettacoli o vietare opere scritte, dirette e interpretate da omosessuali. Il pericolo del "diverso", opera prima di ogni dittatore o di chi vorrebbe esserlo.
In questo giorno, nel quale non solo si deve ricordare lo sterminio degli ebrei, ma anche di tutti quelli che hanno meno voce o che si sono opposti, deve servire per ricordare a tutti che la violenza è un crimine...sempre...in ogni momento e verso chiunque! E non serve, anzi, è una mascalzonata intiepidire o fare una graduatoria delle varie tipologie di violenza. Non è degno di rispetto un uomo che giustifica un crimine contro l'uomo, tentando di trovare argomentazioni ridicole, faziose e ingiustificate come ha fatto oggi il nostro ex premier, Silvio Berlusconi. Mussolini sapeva, eccome se sapeva! Mussolini ha purgato, picchiato, incarcerato, torturato e ucciso oppositori politici o presunti tali. Mussolini ha aiutato Hitler nel suo folle gesto di sterminare gli ebrei e non può, un mancato dittatorello, cercare di sdoganarlo solo per puri scopi elettorali! Nel Giorno della Memoria, partecipando per atto "dovuto" (a chi e per cosa..visto che durante la cerimonia è stato fotografato addormentato?), è indecente che un ex premier si possa permettere di dire che Mussolini qualcosa ha fatto di bene...forse lo avrà fatto anche Hitler, Stalin e i suoi attuali piccoli amici dittatori come Gheddafi e altri...ma rimangono solo dei criminali! 
Leggendo alcuni commenti e articoli su facebook  è difficile non condividere con chi ha detto che la "mamma degli imbecilli è sempre incinta", ma sarebbe il caso che qualcuno gli suggerisse che con gli anticoncezionali può continuare la sua vita dissoluta senza crearci ulteriori danni! A proposito di indecenti è difficile non ricordare il Celeste Governatore della Lombardia, il caro Formigoni, che non avendo molto da farsi ascoltare, ha ben inteso sostenere  la tesi del suo benefattore, colui che gli permette di sopravvivere ancora senza far niente...lui che ha sempre vissuto solo di politica...e che gli permette di salvaguardarsi dai processi che lo vedranno imputato. 
A questi due "indecenti" rispondo con un'osservazione fatta da una persona a me molto cara e che riporto integralmente: "L'aspetto davvero scandaloso della dichiarazione di Silvio Berlusconi non e' tanto l'aver detto che Mussolini ha fatto anche cose buone (e' questione che si lascia al giudizio politico e storico dei cittadini italiani o all'assenza di tali capacita' di giudizio degli stessi) ma che abbia ripetuto la solita storia degli italiani cui sono state imposte le leggi razziali, degli italiani che hanno fatto le leggi razziali ma senza consapevolezza della cosa, degli italiani fondamentalmente brava gente, come se ciò qualificasse il crimine, lo giustificasse in parte. Affermarlo non solo e' solo debole dal punto di vista storico ma anche ridicolo, perché se così fosse non giustificherebbe proprio nulla, anzi il crimine sarebbe ancora peggiore, un crimine deciso da presunti leader che sapevano solo chinare il capo, un crimine accettato da un popolo che non aveva consapevolezza delle proprie azioni e delle proprie responsabilità. Se così fosse, se avesse ragione Silvio Berlusconi e tutti quelli come lui, sarebbe la dimostrazione che eravamo un popolo piccolo, stupido e codardo". Talvolta ho proprio la sensazione che siamo un popolo piccolo, stupido e codardo, se ancora si pone un pur minimo di credibilità in certi personaggi tragi-comici e se, soprattutto, per il bene dei giovani, si preferisce erigere un monumento al generale Graziani, anziché a chi ha combattuto, sacrificato al vita o è stato torturato per salvare vite umane, come Irena Sendler e molti altri veri eroi, che i giovani dovrebbero conoscere...ed anche amare! 


Finché il mondo sarà diviso in classi per poter giustificare che ci siano pochi unti del Signore; finché il genere denota chi comanda per diritto naturale; finché l'altro è un "diverso" per sesso; finché professare un'idea politica è un "peccato" per gli altri...dimenticare è una follia...dimenticare è riconoscere che ci sono uomini più uomini di altri! Non odio gli zingari, ho amici ebrei, omosessuali e comunisti...non ho posto la mia volontà in mano a Dio e a chi pensa di rappresentarlo...ma amo le persone...e in quanto tali mi batterò perché possano vivere almeno una vita dignitosa!
Il Giorno della Memoria non si trasformi in una ricorrenza, che diventi un "atto dovuto", ma sia punto di partenza per un mondo migliore; dove non ci sia posto neanche per presunti novelli dittatori da commedia.

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