martedì 29 gennaio 2013

Richard Sennett e il rispetto

Sto leggendo un bellissimo libro di Richard Sennett, Rispetto. La dignità umana in un mondo di diseguali, che consiglio caldamente.
Leggerlo in un momento storico nel quale la politica ha perso ogni suo valore; in un momento in cui i pochissimi affamano i moltissimi; soprattutto in considerazione che non ci sono più punti di riferimento forti, basterebbe il "rispetto" per ridare ad ognuno un'identità accettabile.
"La società attuale manca di espressioni efficaci di riconoscimento e valorizzazione delle persone. nonostante leggi e regole, di fatto siamo tutti esseri spersonalizzati, schegge di un mondo frammentato che isola, suscita sentimenti di impotenza, ci fa sentire tutti egualmente inadeguati  [...] Pur prendendo atto che le persone non sono uguali, che talune hanno più talento di altre, che talune sono più dipendenti e meritevoli di compassione, il vero rispetto - quello suscettibile di riverberarsi nella vita collettiva - consiste nell'incoraggiare ciascuno a dare il meglio di sé stesso secondo le proprie capacità".
Che altro?

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