mercoledì 25 maggio 2011

Non serve cervello per mandarli a casa!

Diventa impossibile parlare di lavoro quando il Sultano di Arcore tenta di articolare cose sensate da offrire ai propri elettori. Dice e smentisce nello stesso tempo, promette e ritratta, descrive scenari apocalittici se vince l'estrema sinistra (al di là di lui c'è solo gentaglia che fa uso di droghe, alcool, uccide bambini, corrotti, mussulmani terroristi  e tutta un'accozzaglia di deficienti che non capiscono il suo "verbo").
Lui, l'unto del Signore, l'uomo della Provvidenza per le prostitute; il solo che abbia le facoltà divine di continuare a dire stupidità e falsità, convinto che le persone continuino a credergli in eterno. 
Per giorni abbiamo letto statistiche, percentuali e relazioni del cattivo stato del nostro Paese e per il nostro piccolo Napoleone sono tutte cavolate...i ristoranti sono tutti pieni  e non parliamo degli aerei! Per lui è normale che il 50,8 % delle pensioni erogate dall'Inps non arrivano a 500 euro, d'altronde dovevano pensarci prima, magari sposando un uomo o una donna ricca, così non avrebbero avuto bisogno di ricorrere alla pensione.
Promette il taglio delle tasse...ormai sono quasi vent'anni che lo dice!...e la magistratura contabile dichiara che è assolutamente impraticabile. Concorda con Bossi, l'uomo dai suoni gutturali, di spostare alcuni ministeri al Nord, poi ritratta e dice che saranno solo uffici di rappresentanza. Insomma un insieme di stupidaggini per confondere e far vedere che lui vorrebbe fare ma che i comunisti non gli lasciano lo spazio di manovra. 
Il barbaro delle buone maniere sostiene che la sinistra vincerà solo se "gli italiani andranno a votare lasciando a casa il cervello". In questo caso due sono le cose: la prima, se la sinistra vincerà è perché parte dei suoi elettori ne hanno le scatole piene di un simile arrogante ed è da stabilire se non lo avessero lasciato a casa prima il cervello; la seconda, per riprendere un suo impedimento espresso, non credo che ne serva tanto più di più di quello del nostro premier, visto che ha avuto difficoltà a trovare il "suo simbolo" sulla scheda elettorale.
Difronte alla difficoltà a ricordare cose e pensieri suoi e dei suoi accoliti, volevamo ricordargli ciò che disse Ombretta Colli nel 1997 e da lui scelta per la presidenza della provincia di Milano: " I nomadi sono persone che hanno una loro cultura e una loro caratteristica. Sono diversi. Approfittiamone. Diamo loro la possibilità di esprimersi al meglio in un ambiente civile...NOMADOPOLI può diventare una ricchezza della città..." Un vero godimento sarebbe stato se qualcuno del suo entourage gliel'avesse fatta leggere o dire, facendola passare come sciagurata frase di Pisapia!
Noi siamo certi che ci saranno molti elettori che lasceranno il cervello a casa, perché questa volta non c'è da decidere per chi votare, ma solo chi mandare a casa: lui e il suo simbolo.



1 commento:

  1. effettivamente basta una x, altro che cervello. Del resto, quale credibilità può avere un tizio che era convinto di sconfiggere il cancro in 3 anni ?

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