mercoledì 23 maggio 2012

Non ci resta che piangere!

Bersani ha detto che il Pd ha vinto "senza se e senza ma..." e mentre Cacciari gli da del pazzo, Pippo Civati scrive su iPost che il "Pd ha vinto con i se e con i ma". 
Chi scrive è convinto che Bersani sia una persona seria e che si stia allenando a diventare un ottimo scrittore per comici.
Maroni, che ritenerlo eterno secondo  è come assegnare il Nobel della letteratura a Renzo Bossi, ritiene che "Non solo la Lega sopravvive, ma ha avuto successi clamorosi come a Verona"...e sta ancora pensando quali siano gli altri successi, visto che su sette comuni ne ha persi sette. 

Daniela Santanché, che tolto il fatto che non è santa non rimane un gra-nché, si augura che il presidente Berlusconi scenda in campo personalmente, dimenticandosi che l'ha fatto vent'anni fa e i risultati sono marchiati a fuoco su ogni italiano...anche su quelli che non l'hanno votato!
Ignazio la Russa si consola con il comune di Montaldo di Castro, "strappato alla storica egemonia della sinistra" e tiene a precisare, perché lui certe cose le sa, che a Parma il centrodestra ha votato per Grillo...e lo dice pure! Forse è un lapsus freudiano, visto che anche il suo capo faceva televisione... anche quando doveva fare il presidente del consiglio (minuscolo appropriato per un minuscolo personaggio)!
Per Maurizio Gasparri, svegliatosi dalla siesta pomeridiana, il disastro del Pdl è sintetizzabile in una fredda e realistica analisi "C'è una tendenza in negativo"!  
Angelino Alfano, che aveva tentato la televendita di un mega progetto politico dopo le amministrative, dimostrando di non mancargli solo il quid, si è reso conto che la gente non è poi così stupida come crede.
Ma il massimo, per profondità ed intensità è l'analisi di Fabrizio Cicchitto: "E' stata una sconfitta e non una disfatta...a vincere è stato il partito delle astensioni...Bersani deve misurarsi con alcune questioni di fondo". Ora, che le astensioni siano la risposta della malapolitica rappresentata da tutti i partiti non ci sono dubbi, ma che riguarda in modo particolare il suo partito è altrettanto evidente, visti i risultati; ma che suggerisca a Bersani di misurarsi con alcune questioni è quanto meno ridicolo...vista la camionata di questioni che riguardano il suo partito!
Grillo ha avuto un grande successo, che si merita, anche se non è di nostro gradimento; il Pd ha vinto con i voti di altri, tutti gli altri, più o meno sono contenti; il finanziamento pubblico dei partiti è stato votato...tutto questo per dire che non è cambiato e non cambia assolutamente niente! Cambiano i fattori ma il risultato è lo stesso. 
Domenica pomeriggio, uscendo dal seggio, ho visto un vecchio seduto sulle scale della scuola che piangeva. Gli ho chiesto se aveva dei problemi e se potevo essergli di aiuto: "Ho 82anni e mai avevo votato scheda bianca! Maledetti!" Ma è solo un vecchio che non capisce le moderne trasformazioni politiche!...o forse anche lui, come tanti, ritiene che l'attuale politica è la solita montagna di merda? 
Ma lasciamo ai nostri politici le cose serie, che si dedichino al pubblico interesse e al futuro dei giovani e dedichiamoci a gossip pubblicati su giornali e agenzie scandalistiche, tanto per sdrammatizzare una situazione pesante.
Pensate che Repubblica scrive che con la crisi si sono ampliate le disuguaglianze e pure a livelli insopportabili per un Paese civile. Riesce a scrivere che solo il 20,35% dei figli degli operai è arrivato all'università, contro il 61,9% dei figli delle classi agiate, della generazione nata negli anni'80; e che il 30% dei figli degli operai abbandona le scuole superiori contro il 6,7% dei figli con genitori più agiati. Che da anni è bloccato l'ascensore sociale, quasi fosse colpa di qualcuno!
Ma il gossip sul Corsera, che riporta i dati del Rapporto Almalaurea, ha dell'incredibile: pensate che ritiene, assolutamente impossibile, che l'Italia si stia allontanando dagli obiettivi europei, che vogliono per il 2020 laureato il 40% della popolazione di età 30-34 anni e sostiene che oggi siamo fermi al 20%, contro il 37% nel complesso dei Paesi Ocse. Insiste nel ritenere che i 19enni che si iscrivono ad un ateneo sono solo il 29% (uno su tre).
Addirittura Adnkronos scrive che l'Ocse, nei dati estratti dal suo Economic Outlook, rileva che nel 2013 continuerà la contrazione del Pil italiano dello 0,4%, dopo il calo dell'1,7% stimato per quest'anno; e che sul fronte del lavoro l'occupazione calerà dello 0,3% sia quest'anno che il prossimo, mentre il tasso di senza lavoro passerà dall'8,4% del 2011 al 9,3% quest'ano e al 9,9% nel 2013. Ora, com'è possibile che possa succedere tutto questo se la stessa organizzazione plaude al lavoro svolto dal nostro premier con l'appoggiato dei nostri seri politici!
Che dire di ciò che afferma l'Ilo, nel suo rapporto 2012 sulle tendenze mondiali dell'occupazione giovanile, quando scrive: "Il tasso globale della disoccupazione giovanile rimane nel 2012 al suo massimo livello dall'inizio della crisi e non ci si aspetta una diminuzione almeno fino al 2016". Nel 2012, a livello globale, saranno 75 milioni i giovani disoccupati tra i 15 e i 24 anni. Il rapporto si sofferma poi sul fatto che le donne sembrano più colpite dei maschi; che molti giovani sono confinati in lavori temporanei, di bassa produttività o altri tipi di lavori che non promettono opportunità migliori; e che i giovani che non hanno un'occupazione e che non studiano sono motivo di grande preoccupazione, in particolare per le economie avanzate. Meno male che queste cose non ci riguardano...anche se ci dispiace per i giovani degli altri paesi.
D'accordo, non è un post serio, ma scrivere seriamente di questa politica è difficile...molto difficile!  








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