domenica 6 maggio 2012

La sinistra che non c'è!

Ieri sono andato al bar a bere un caffè e un caro amico mi ha chiesto per chi avrei votato. Per la prima volta mi sono nascosto nelle classiche frasi fatte e fariseiche, come "il voto è segreto" o "devi votare secondo coscienza" o altre demenzialità del genere. Ormai sono molti anni che mi turo il naso nella speranza che qualcosa cambi e continuo a fare croci su un simbolo che tollero sempre meno, convinto che i giovani avrebbero cambiato qualcosa, mandando in pensione vecchi gerarchi arrugginiti e rimbambiti da troppi anni di potere.
Purtroppo i giovani stanno diventando uomini maturi e i gerarchi sono sempre allo stesso posto. Oddio, non è vero che niente è cambiato, magari! Siamo andati di male in peggio. Non c'è lavoro, non c'è futuro per i giovani e la politica ha abdicato ai "tecnici", fautori del libero mercato e di una strana forma di democrazia, più simile ad una dittatura, figlia della finanza. Appartengono o sono membri di strani circoli che ambiscono gestire il mondo, dettare le regole e imporre il modo di vivere. Esiste solo il dio denaro e il valore delle persone è legato alla percentuale di "consumo" che si possono concedere. O sei dei loro o sei un disperato; da una parte loro e dall'altra la massa, dalla quale puoi redimerti solo convertendoti alla loro religione, mentre per gli altri c'è la carità o la discarica. 
E' a questi signori che i partiti ci hanno svenduti, perché non sanno più fare politica; ormai è scontro fra non-politica e anti-politica e chi ci guadagna è chi ha voluto tutto questo:  il finanzcapitalismo, per dirla come Luciano Gallino.
Ogni volta che andiamo a votare nascono simboli nuovi, frazioni degli stessi nuovissimi e decili di quest'ultimi nasceranno ancora nei prossimi anni ed ognuno ha una verità da portare alle urne, aggregandosi in liste incompatibili pur di avere una poltrona! Datemi il voto e penserò a voi! Che poi è la storia anche della sinistra: un grosso partito, che è un'accozzaglia di idee diverse e divergenti, nonché calderone di sopravvissuti del vecchio, e un'estrema sinistra divisa in microcellule convinte di essere in possesso del "verbo".
Non che la destra sia diversa, ma la cosa non mi interessa e, comunque, su un punto sono più forti: fanno parte di chi vorrebbe il mondo diviso tra ricchi e poveri, tra chi comanda e chi ubbidisce, tra chi ha e chi non ha e su questo si trovano d'accordo. Fanno parte di chi crede al dogma della povertà come stato naturale, contro il quale non ci sono soluzioni. Così è! L'unica soluzione è mandare un un euro per sms o con una telefonata da telefonia fissa per aiutare i condannati del cielo.
La sinistra, se ancora ha un valore questa parola, non è fatta di tante sinistre e non può mediare su valori fondamentali come lavoro e vita dignitosa per tutti. Un'utopia? Forse! Ma è una battaglia che vale la pena combattere ed è necessario fare fronte comune. Per quanto su posizioni diverse, lasciando da parte vecchi preconcetti, si può contare su una imprenditoria sana, con la quale discutere, seppur animatamente o magari litigare, ma che ha a cuore l'impresa, il lavoro e i lavoratori. E' l'imprenditoria che oggi soffre il finanzcapitalismo, che si suicida per la follia restrittiva delle banche, che soffre per i crimini di una finanza che sta distruggendo l'economia reale.
Ci vuole una sinistra che abbia un programma serio, composto da pochi ma importanti e verificabili punti, che abbiano come beneficiaria ogni persona.
Se è vero che la formazione professionale è indispensabile per uscire dalla crisi e per assicurare una crescita economica sostenibile ed equa, una sinistra che si rispetti non può perdere tempo a discutere se finanziarla con il contributo dello 0,30% che tutte le aziende versano ogni mese all'Inps per ogni singolo dipendente, utilizzabile, magari, per potenziare o estendere gli ammortizzatori sociali. Dovrebbe, invece, potenziare la battaglia contro l'evasione fiscale perché solo nei primi quattro mesi del 2012 sono oltre 4 miliardi i redditi evasi e l'evasione totale dell'Iva ammonta a mezzo miliardo. Una sinistra seria deve mettere in campo tutti i mezzi per contrastare la corruzione, combattere il lavoro nero e l'economia illegale. Una seria e costante lotta all'illegalità diffusa darebbe ossigeno vitale per tutte le iniziative indirizzate al bene pubblico.
Nel suo messaggio in occasione della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro, il Direttore Generale dell'Ilo, Juan Somavia, ha scritto: "Proteggere la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori vuol dire rispettare la dignità umana e la dignità del lavoro, questo è un aspetto essenziale per qualsiasi strategia fondata sull'integrazione sociale. Ragione per cui la sicurezza e la salute sul lavoro è parte integrante dell'obiettivo del lavoro dignitoso, e il lavoro dignitoso è un aspetto centrale del pilastro sociale dello sviluppo sostenibile". La sicurezza e la salute sul lavoro è importante, ma lo è ancora di più se non si tenta di diminuire il lavoro. Inutile spendere soldi in congressi, riunioni e assemblee, non certo all'insegna del rigore, quando l'elemento centrale, il lavoro, diminuisce ogni giorno di più e poco si fa per costruirne di nuovo. Secondo il rapporto World of Work Report 2012: Better Jobs for a Better Economy (Rapporto globale sul mondo del lavoro: lavori migliori per una economia migliore), mancano ancora 50 milioni di posti di lavoro a livello globale rispetto alla situazione pre-crisi e si sta profilando una nuova e più problematica fase della crisi globale dell'occupazione. In parole semplici: la salute e la sicurezza sul lavoro è un diritto per tutte le donne e tutti gli uomini che vogliono lavorare, e non solo per quei pochi che il finanzcapitalismo vuol far lavorare!
Una sinistra seria dovrebbe avere il coraggio di proporre e mettere in opera progetti come quello enunciato da Luciano Gallino, che spiega come creare un milione di posti di lavoro, in che lavori indirizzarli e come finanziarli. 
Ma questo è quello che dovrebbe essere! La realtà è che stamani sono andato a votare e al seggio, solo perché è proibito fare propaganda, i due candidati sindaci erano davanti al seggio e salutavano tutti i cittadini che si apprestavano a votare. In altre occasioni neanche ti degnano di un saluto, ma stamani si sarebbero prostituiti pur di conquistare un voto. Altre volte mi sono turato il naso, ma stamani avevo nausea: da una parte, la Lega e un paio di liste civiche di destra; dall'altra, l'"ammucchiata indecente", ovvero Pd+Pdl+Udc+liste civiche di centro destra...neanche un partito di sinistra...neanche una lista civica di sinistra! L'unica cosa di sinistro...era il tempo!







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