domenica 9 dicembre 2012

Macché fiaba, è Italia!

Una giornata stupenda. Fredda, ma con un sole che solo l'inverno fa apprezzare! Il corso principale della città invaso da genitori e bambini a visitare il tradizionale "Natale di fiaba". Banchetti con mille oggetti e leccornie in vendita; teatrini allestiti in angoli diversi del centro, dove ognuno racconta una fiaba, con marionette o ragazzi; figuranti giovani e giovanissimi, vecchi e vecchissimi, travestiti da personaggi natalizi e di fiaba per rallegrare i bambini. L'età non è un ostacolo.
 
Piccoli recinti o improvvisate stalle alloggiano capre, asini, pecore, lima, conigli esposti alla curiosità dei piccoli. Sono così imbacuccati che a mala pena si riescono a intravedere gli occhi, che sono la cosa più bella della festa: raggianti a guardare Babbo Natale, incuriositi davanti al lima, impauriti alla vista del figurante-Mangiafuoco o meravigliati dalla grandezza della balena di Pinocchio. Gli altoparlanti diffondono le canzoni di Natale e ciò rende tutti più partecipi, anche più buoni e, bambini con i bambini...è un po' come sentirci dentro una fiaba e ci lasciamo immergere volentieri per fuggire il quotidiano.
Un piccolo mondo incantato, costruito dal comune e dai commercianti per attirare la gente, ma va bene lo stesso, anzi, visto che parte dell'incasso va in beneficenza e i bambini si divertono, va benissimo. Almeno, fino a quando gli è concesso, la realtà gli rimane lontana! Infondo loro sono le nostre fiabe...il motivo per cui siamo disposti a lottare e a sacrificarci.
Camminando in mezzo alla fiumana di gente ti accorgi che, dopo tutto, c'è poco di "partecipante" e che anche le favole, pur se ben costruite, non son tali per tutti i bambini. Alcuni, più attratti dal gioco o dal palloncino del bambino davanti, si disinteressano del lima o di Asterix e piangono per avere anche loro un palloncino di Natale o il Pinocchio di legno che cammina simpaticamente muovendo in su e in giù un'asticella con dei fili. Non capiscono quando gli viene detto che non ci sono i soldi...o forse qualcuno lo capisce... forse lo subisce...magari molto presto non crederà più alle favole!
Alla transenna che delimita la zona dove si svolge il "Natale di fiaba" c' è una signora, dignitosa nell'aspetto, composta, ma ha uno sguardo di una tristezza infinita. Mi ricordo di Lei quando mi chiama per nome...la moglie di un ragazzo dell'Est...sta chiedendo l'elemosina! Hanno perso il lavoro entrambi ed hanno tre figli...nessun sostegno, si arrangiano in lavori saltuari...e non hanno i soldi neanche per una bombola di gas per scaldare la casa. La città è piccola, ci conosciamo tutti e non è difficile forzare la mano agli amici per "raccattare" un'elemosina dignitosa. Ma terminati quei soldi che faranno? Chissà se i loro figli credono ancora nelle favole! 
Tornando a casa, pensavo dove fossero finiti i sogni per un mondo equo e dignitoso; pensavo a quanto in basso siamo caduti, per ritrovarci un Paese condannato ad una politica-non-politica egoista, corrotta e ricurva su se stessa; ad uno Stato in perenne ricerca di equità e senso del bene pubblico. Hanno ragione i giovani: gli abbiamo consegnato una Nazione che è una "montagna di merda"! Se oggi, dicembre 2012, ci sono ancora italiani che benedicono o attendono il ritorno del peggior politico che la storia italiana ricordi, che è talmente egoista da ritenere i suoi interessi personali al di sopra degli interessi dei cittadini, che ritiene sufficiente butolinarsi il viso per rendersi simpatico al popolino, che ritiene gli italiani così stupidi da credere che sia ne sia andato e che ritorni per il bene del paese, allora questi poveri "coglioni", come diceva il buon Silvio di quelli di sinistra, si dovranno assumere l'onere del disastro che andranno a creare. Loro saranno i veri responsabili del dramma e non un povero, patetico, assurdo ometto, colpito dall'età e dalla sua mania di grandezza. 
Com'è possibile che ci siano italiani che ancora credono in un personaggio come la Santanchè, che trova vanto nel dire che "le dimissioni di Monti sono il primo risultato ottenuto da Berlusconi", quando lo hanno appoggiato e chiesto loro! Quando Berlusconi lo ha ripetutamente rincorso per portarselo dalla sua parte!
Com'è credibile un uomo o un partito che annovera fra i suoi onorevoli, corrotti, inquisiti, lobbisti di ogni genere, arrivisti incapaci, tanto da far dire al super inquisito e amico Dell'Utri "Basta ingrati e miracolati", ritenendo che Berlusconi abbia fatto più miracoli di Padre Pio, per aver trasformato degli incapaci in personaggi? Rabbiosamente non posso che condividere ciò che scrive Lia Cei su Pubblico, Il Cerone di Natale . Anzi, a dire il vero, lo trovo fin troppo delicato!
Come italiano mi sento umiliato, ma ci meritiamo articoli della stampa straniera sul ritorno di Silvio vostro, come L'Express: "Enquête sur le bouffon de l'Europe" o del The Economist: "Mamma mia. Here we go again" e altri, molto più irriverenti, che evito di trascrivere per questione di gusto....lasciando a chi legge la voglia di andare a vedere il livello raggiunto!
Ha ragione chi ha scritto che, infondo, chi ci governa rappresenta chi l'ha votato! Ma lo è da sempre, e poco ci si sforza a porre rimedio, perché già Dante Alighieri scriveva:


Ahi serva Italia,
di dolore ostello,
nave senza nocchiero
in gran tempesta,
non donna di province,
ma bordello!





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