lunedì 10 dicembre 2012

Da oggi, noi contiamo!

Ormai siamo ridotti al lumicino!
Perché la stampa straniera parlasse dell'Italia c'è voluto ancora Berlusconi...come se non bastasse l'aver monopolizzato giornali, web, ciclostili parrocchiali e bacheche aziendali! E pensare che Emanuele Filiberto di Savoia, noto per il suo impegno politico, è arrivato a chiedersi perché la stampa straniera non "si fa i cazzi propri"! Il povero principe, in uno slancio di vecchio patriottismo sabaudo, pensava di difendere ciò che ritiene ancora suo, senza  considerare che, infondo, quei giornali fanno proprio il loro interesse, oltre al nostro...ma chissà che qualcuno a lui vicino non riesca a farglielo capire! 

Una volta chiarito che le offese rivolte a Berlusconi da esponenti politici e giornali europei gli si lasciano volentieri e che non ci si sente per niente offesi,delle sue offese, perché ampiamente condivise, è anche da chiarire che il nostro Paese non gira intorno ad un vecchio megalomane, colpito da manie dittatoriali e dalla sindrome del Monopoli. L'unico rimedio, visto che siamo in democrazia, è contrapporgli una politica credibile, con programmi seri e che tenga conto delle persone. Parlare di lui, pure offendendolo, non si fa altro che il suo gioco. Ha bisogno del palcoscenico...o da vittima o da vincitore! Come ci sono italiani che aspettano "l'unto del Signore" ce ne sono molti altri che aspettano un "normale e dignitoso vivere" e questi sono molti di più! 
L'opposizione deve controbattere alle berlusconate con proposte miranti al bene pubblico, al lavoro e all'interesse generale del Paese...al resto ci pensa l'autolesionismo di Silvio "loro". In Europa e nel mondo ne hanno avute le scatole piene del nostro "grande statista" e magari appoggerebbero qualunque governo pur di non averlo ancora tra i piedi!
L'Italia ha bisogno di politici diversi dai Verdini, Dell'Utri, Briatore, Santanché, banchieri, finanzieri o ricchi giocatori milanisti...ha bisogno che la politica torni alla gente e per la gente...che torni ad essere politica e non " ti do parco della Vittoria e tu mi dai le quattro stazioni"!
E' solo prendendo sul serio i dati statistici che ogni giorno distruggono le speranze dei lavoratori che si combatte la prepotenza di chi pensa che l'Italia sia "cosa propria": nel 2011 il 28,4% dei residenti in Italia è a rischio di povertà o esclusione sociale, in aumento del 2,6% sul 2010. Al sud il 19,4% è gravemente deprivato! Dati superiori alla media europea (24,2%)!
E' solo prendendo atto che fino ad oggi hanno pagato solo i lavoratori i sacrifici per ridare credibilità al Paese, allora si crea speranza di un possibile futuro: secondo il Rapporto Mondiale sui Salari 2012-13 (Global Wage Report 2012-13) "la percentuale della torta nazionale andata ai profitti è più grande di quella andata ai salari"... e questo da decenni!  Se si pensa che in 16 economie sviluppate, la quota destinata al lavoro è scesa dal 75% del reddito nazionale (metà anni '70) al 65% (prima della crisi) è evidente che il malcontento sia legittimo  e che il primo Berlusconi che capita e che promette la luna sia anche ascoltato!
Se poi si chiede maggior produttività e non si allineano i salari, sarà difficile perseguire "insieme equità e crescita economica".
E' solo attraverso una politica "pulita" che si combatte lo sporcizia del finanzcapitalismo berlusconiano, ma ciò implica la determinazione a lottare contro ogni forma di corruzione, illegalità o difesa di assurdi privilegi, così diffusi che non fa neanche più di tanto scalpore che il presidente di una fondazione con lo scopo di aiutare i soggetti in difficoltà economiche ed umane (Calabria Etica) percepisca uno stipendio di 133mila euro! C'è da chiedersi come facciano le persone a credere ancora agli sms di sostegno...quando non arrivano ai terremotati dell'Emilia o che enti aiutati abbiano le spese di gestione folli come nel caso della fondazione!
Per fare muro contro l'ingordigia di chi vuole andare al potere per interessi personali è necessario che le persone, soprattutto chi lavora (comprese le aziende serie...e ce ne sono tante!), acquistino la consapevolezza che il Paese è loro. E' necessario che si dica: da oggi, noi contiamo!
Se l'opposizione non sarà in grado di garantire tutto ciò, è legittimo credere che Berlusconi possa anche tornare a vincere, perché nella "terra di nessuno"...tutti correranno ad arraffare qualcosa...almeno per mangiare!


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