domenica 11 maggio 2014

Paese senza vergogna

Ma quanti sono gli uomini che militavano o militano in Forza Italia, o prima Pdl, che in qualche modo sono coinvolti con la mafia o consorelle?
Com'è possibile che un condannato in via definitiva, Silvio Berlusconi, non solo prenda in giro i giudici ma pure il Paese non facendo neppure un giorno di condanna, e magari un povero cristo che ruba per fame si farebbe mesi di carcere, eppure si permette di dire cose assurde, ai limiti della falsa testimonianza, e nessun giudice interviene? 

Dell'Utri, a suo dire, è stato spedito in Libano da lui per fare un favore a Putin...e perché non lo fa tornare subito, visto che la Cassazione ha confermato i sette anni? Come mai Rossella, notissimo esponente di sinistra e acerrimo nemico dell'uomo di Arcore, ritiene che Dell'Utri abbia soldi a sufficienza  e altrettante protezioni per non tornare più? Soprattutto, è mai possibile che per tornare possa dettare le condizioni di essere messo ai servizi sociali come il suo padrone (!?!), ritenendosi un perseguitato politico?
Non solo l'ex cavaliere si permette di sparare anche sui giudici, in barba alla possibilità di essere messo agli arresti, ma ritiene che l'arresto di Scajola sia un'assurdità...in fondo ha aiutato un amico...che poi sia un colluso con la mafia non fa nessuna differenza per l'ex presidente del Consiglio...forse l'abitudine a convivere con certe persone non gli fa più vedere nessuna differenza!
Ma quanti sono ancora gli italiani che credono ancora in un così piccolo uomo, che nell'immodestia che lo contraddistingue si sente "padre della Patria" e nello stesso tempo ritiene che se esistesse un partito delle "vittime della giustizia" raccoglierebbe circa il 20% dei consensi...e non si ferma neppure un secondo a pensare al possibile 44% delle vittime del berlusconismo?
In uno slancio di berlusconeide ritiene di essere poco in televisione e che sarà un miracolo se riuscirà ad arrivare al 20%, anche se lui spera nel 25%, e che prima di sei anni tornerà di nuovo in parlamento (minuscola voluta!) perché sarà riconosciuta la sua innocenza...e non ritiene, invece, che sia un miracolo che ci sia ancora un 20% che gli crede ancora!
Se Forza Italia piange, la Nuova Destra di Alfano non ride certamente, o meglio, non dovrebbe far ridere chi lo vota, visti i personaggi inquisiti che vorrebbe portare a Bruxelles.
Ma se la destra è una vergogna, la sinistra, quella simil destra, non da segnali migliori, se è vero che nella vicenda dell'Expo anche lei è attiva più che mai ed ha al suo interno certi personaggi che farebbero vergogna anche alle patrie galere. Sarebbe interessante far leggere di nuovo a Maroni la letterina che lesse da Fazio sulla mafia che non c'è in Lombardia!
Nello stato in cui versiamo diventano degli eroi personaggi come Grillo e Salvini e la vergogna non ha più senso. Pier Luigi Celli, in Breviario di cinismo ben temperato, scrive: "La cultura della vergogna è propria delle società molto intrecciate, ricche di valori condivisi, ed è una barriera potente a comportamenti incoerenti. Forse per questo è così poco di moda nel nostro Paese".
Chi ha detto che l'Italia non cambierà mai forse ha ragione, perché, in fondo, se tutto questo sta diventando normalità è perché alla maggioranza degli italiani va bene che le cose siano così...perché per i più l'intrallazzo è l'unico modo per vivere. Per questi italiani sarebbero un lusso i politici descritti da W. Churchill, anche se non parlava di corruzione e collusione,  ma solo di abilità politica: "L'abilità politica è l'abilità di prevedere quello che accadrà domani, la prossima settimana, il prossimo mese e l'anno prossimo. E di essere così abili, più tardi, di spiegare perché non è accaduto"...ma il grande statista parlava in generale  e non conosceva i politici italiani, che non sanno vedere neanche ciò che gli sta succedendo intorno, tanto sono interessasti esclusivamente a curare i loro affari. Non hanno più nessun ritegno a spiegare le loro incapacità politiche agli italiani...se ne fregano proprio!
Per chi, invece, sogna un futuro diverso, per chi pensa che possa arrivare l'uomo della Provvidenza a risolvere i problemi non rimane che leggere ciò che scriveva Francesco Saverio Nitti, Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno d'Italia, più volte ministro, membro della Consulta Nazionale, deputato dell'Assemblea Costituente e senatore di diritto: "Non vi è quasi avvenimento che interessi l'anima nazionale, o l'avvenire del Paese, in cui non si ripeta che manca l'uomo. L'uomo è in noi stessi, può esser dato dallo sforzo di tutti: e noi lo attendiamo invece come una forza operante all'infuori di noi".

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