lunedì 26 maggio 2014

Ha vinto il Pd non la sinistra

Innanzi tutto sono doverosi i complimenti a chi ha vinto, perché il 40,81% dei voti, vincendo in ogni circoscrizione, è un grande successo. Non nascondo la soddisfazione per il tracollo di Forza Italia, anche se devo riconoscere che ha un nocciolo duro di un certo valore (si fa per dire!); non riesco a nascondere l'amarezza del 6,15% della Lega Nord perché sopportare ancora Salvini e Borghezio, con le loro cialtronate è dura, ma così vuole il gioco della democrazia; mi meraviglio (non più di tanto però!) per la riuscita del Ncd, non fosse altro che per la presenza di certi personaggi; infine sono felice per l'Altra Europa Tsipras, che con i suoi tre seggi potrebbe dare una svolta alla sinistra italiana (all'accozzaglia di gruppi e gruppetti che forse potrebbero aver capito che divisi non servono a niente!), sempre che di sinistra si possa parlare in Italia.
Un discorso a parte merita il M5S.
Chi segue il blog sa benissimo che non amo Grillo e, tanto meno Casaleggio, e non credo di aver mai detto una parola in favore del loro movimento. Non ho mai apprezzato la violenza verbale, lo stile inquisizione “processeremo pubblicamente...”, lo stile militaresco “dell'accerchiamento del Quirinale...”, oppure  l'arroganza dei molti sostenitori che minacciavano il “giorno del giudizio...”!
Però spero che la lezione di queste votazioni serva a qualcosa,  anche se ho seri dubbi, visto che per Grillo l'insuccesso è legato alle persone anziane che hanno preferito non pensare al futuro dei loro nipoti, ma non sono tra quelli che gli ricordano che aveva detto che si sarebbe ritirato in caso di mancata vittoria. Il M5S deve rimanere e fare la propria lotta; serve come spina nel fianco a chi governa e, magari, non “urlare”, ma “parlare” di politica; non minacciare processi o “sputi” o accerchiamenti, ma combattere su proposte concrete e facendo crescere i propri eletti, anche se, e sarà difficile, vorrebbe dire creare una democrazia interna che oggi è negata dalla presenza di due padri-padroni ingombranti e attualmente penalizzanti. La politica la si fa con giovani e vecchi (e nel mezzo anche i meno giovani!), la si fa con le idee e, soprattutto, la si fa dando alla gente un senso di sicurezza e tranquillità, che già è difficile percepire in un linguaggio urlato,  minaccioso e offensivo, figurarsi poi per chi ha già la minaccia della mancanza del  lavoro e l'offesa della povertà alla porta!
Per quanto riguarda il Pd, non sono certamente con loro a festeggiare, semmai prendo atto dell'abilità del partito e di Renzi di aver strappato una buona fetta dell'elettorato a Berlusconi e di aver spostato l'asse politico del partito ancora più a destra, per cui se Casaleggio ha “bestemmiato” ad utilizzare Berlinguer, per cortesia, la consideri una bestemmia pure il Pd! E mi fa sorridere chi scrive che Pd e Tsipras insieme potrebbero fare grandi cose.
Sarebbe un gran successo che Tsipras facesse prendere definitivamente coscienza che non ha senso fare i “duri e puri” e che solo uniti è possibile raggiungere dei risultati e, soprattutto, che è necessario che in Italia nasca una sinistra unita e forte per contrastare lo spostamento a destra  del Pd.
Se è vero che in questi anni il Pd non è mai stato in grado di gestire i successi ottenuti, in questo caso è molto diverso perché la componente di destra è molto forte e si sta ricompattando dopo anni di divisione e storicamente è sempre stata più unita e storicamente Dc!
Se Renzi sarà migliore di Berlusconi lo dirà il tempo, anche se basterebbe molto poco, ma che si possa dire che ha vinto il centro-sinistra o, come scrive qualcuno, la sinistra non è necessario aspettare tempo...è già una castroneria!


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