Innanzi tutto sono doverosi i
complimenti a chi ha vinto, perché il 40,81% dei voti, vincendo in ogni
circoscrizione, è un grande successo. Non nascondo la soddisfazione per il
tracollo di Forza Italia, anche se devo riconoscere che ha un nocciolo duro di un
certo valore (si fa per dire!); non riesco a nascondere l'amarezza del 6,15%
della Lega Nord perché sopportare ancora Salvini e Borghezio, con le loro cialtronate è dura, ma così vuole il gioco della democrazia; mi meraviglio (non più di
tanto però!) per la riuscita del Ncd, non fosse altro che per la presenza di
certi personaggi; infine sono felice per l'Altra Europa Tsipras, che con i suoi
tre seggi potrebbe dare una svolta alla sinistra italiana (all'accozzaglia di
gruppi e gruppetti che forse potrebbero aver capito che divisi non servono a
niente!), sempre che di sinistra si possa parlare in Italia.
Un discorso a parte merita il
M5S.
Chi segue il blog sa benissimo
che non amo Grillo e, tanto meno Casaleggio, e non credo di aver mai detto una
parola in favore del loro movimento. Non ho mai apprezzato la violenza verbale, lo stile inquisizione “processeremo pubblicamente...”, lo stile militaresco
“dell'accerchiamento del Quirinale...”, oppure l'arroganza dei molti sostenitori che minacciavano il
“giorno del giudizio...”!
Però spero che la lezione di
queste votazioni serva a qualcosa,
anche se ho seri dubbi, visto che per Grillo l'insuccesso è legato alle
persone anziane che hanno preferito non pensare al futuro dei loro nipoti, ma
non sono tra quelli che gli ricordano che aveva detto che si sarebbe ritirato
in caso di mancata vittoria. Il M5S deve rimanere e fare la propria lotta;
serve come spina nel fianco a chi governa e, magari, non “urlare”, ma “parlare”
di politica; non minacciare processi o “sputi” o accerchiamenti, ma combattere
su proposte concrete e facendo crescere i propri eletti, anche se, e sarà
difficile, vorrebbe dire creare una democrazia interna che oggi è negata dalla
presenza di due padri-padroni ingombranti e attualmente penalizzanti. La politica
la si fa con giovani e vecchi (e nel mezzo anche i meno giovani!), la si fa con
le idee e, soprattutto, la si fa dando alla gente un senso di
sicurezza e tranquillità, che già è difficile percepire in un linguaggio
urlato, minaccioso e offensivo,
figurarsi poi per chi ha già la minaccia della mancanza del lavoro e l'offesa della povertà alla
porta!
Per quanto riguarda il Pd, non
sono certamente con loro a festeggiare, semmai prendo atto dell'abilità del
partito e di Renzi di aver strappato una buona fetta dell'elettorato a
Berlusconi e di aver spostato l'asse politico del partito ancora più a destra,
per cui se Casaleggio ha “bestemmiato” ad utilizzare Berlinguer, per cortesia,
la consideri una bestemmia pure il Pd! E mi fa sorridere chi scrive che Pd e Tsipras insieme potrebbero fare grandi cose.
Sarebbe un gran successo che Tsipras facesse prendere definitivamente coscienza che non ha senso fare i “duri e puri” e che solo uniti è possibile
raggiungere dei risultati e, soprattutto, che è necessario che in Italia nasca
una sinistra unita e forte per contrastare lo spostamento a destra del Pd.
Se è vero che in questi anni il
Pd non è mai stato in grado di gestire i successi ottenuti, in questo caso è
molto diverso perché la componente di destra è molto forte e si sta ricompattando
dopo anni di divisione e storicamente è sempre stata più unita e storicamente
Dc!
Se Renzi sarà migliore di
Berlusconi lo dirà il tempo, anche se basterebbe molto poco, ma che si possa
dire che ha vinto il centro-sinistra o, come scrive qualcuno, la sinistra non è
necessario aspettare tempo...è già una castroneria!
Nessun commento:
Posta un commento