martedì 6 maggio 2014

A proposito di carogne

Se non ci fosse stato un colpo di pistola e il relativo ferito grave, gli scontri tra ultras prima della partita di Coppa Italia sarebbero stati nella norma...se norma è lasciare a questi teppisti di comandare e spaccare in nome di una presunta fede sportiva. 

Non mi interessa  analizzare se i capi ultras siano o meno fascisti, camorristi, violenti  e manipolatori, perché chi si fa ragione utilizzando le mani, i piedi, le spranghe o armi contro altre persone o contro altri fedeli-dementi lo si può etichettare in qualunque modo ma non come persona normale. Sono dei violenti. Punto! E come tali vanno perseguiti e  condannati. Quello che però trovo estremamente fastidioso è che si deve sempre arrivare ai mali estremi per rendersi conto che sono decine di anni che ultras e società sportive convivono in una strana simbiosi (ricatto-convenienza) e si condanna...ma poi non più di tanto...sono i soliti pochi! Ciò che maggiormente offende l'intelligenza delle persone normali è il dissenzo/silenzio degli organismi sportivi preposti, che sanno, tacciono e accettano questa situazione per puro interesse economico. Quindi dichiarare, per l'ennesima volta, che “lavoreremo per riportare le famiglie allo stadio” è la solita panzana pre-elettorale, specialmente se si attende la fine del campionato! Ormai morto più o morto meno che vuoi che sia!
Non so se ci sia stata o meno una trattativa con quei distinti signori appollaiati sulla rete, e per stare lì chissà quale biglietto privilegiato hanno pagato, ma è certo che il solo fatto di aver dialogato con Genny 'a carogna, caro il prefetto di Roma, anche solo per chiedergli se stava bene, è sintomo di debolezza! Anzi, è una porcata. Non è altro che legittimazione della violenza. D'altronde è all'ordine del giorno, anche in politica, la prassi dell'illegalità o delle leggi ad personam se si permette a un condannato in via definitiva di scorrazzare fisicamente e verbalmente, lasciandogli fare ciò che vuole e quando vuole;  o se a un condannato di favoreggiamento alla mafia, come Salvatore Cuffaro, vengono regolarmente corrisposti i suoi 6 mila euro mensili, che paghiamo tutti noi, comprese le persone perbene che non arrivano a fine mese. Anche questa è violenza.
Qualcuno ha scritto o addirittura ha posto il quesito se, in questi casi, non fosse giusta una trattativa per evitare ulteriori disordini. Non solo la ritengo una follia, ma poi solo per il calcio? Solo perché non siamo capaci di fare prevenzione? E' un sistema che si può trasportare in altri ambiti oppure solo in quello sportivo professionista, fonte di lucrosi guadagni per pochi e di debiti enormi da ripianare in futuro...magari, e non mi meraviglierei, proprio da quelle famiglie allontanate dai pochi violenti e dai dirigenti compiacenti?
Se tutto ciò è indecente, il fatto che i politici non se ne siano andati davanti a tanta vergogna  è semplicemente umiliante!
I fischi all'inno di Mameli non li condivido, anche se sono certo che fossero indirizzati ai politici presenti. Non li condivido perché è l'inno nazionale e non è prerogativa dei pochi che siedono sugli scranni lussuosi, ma è nostro! Loro sono solo in-degni rappresentanti eletti da incapaci, disattenti, rassegnati e superficiali elettori, che guardano all'oggi senza un minimo interesse al futuro, specie dei figli.
Ma se la politica è cialtrona, i giornali  e la televisione sono figlie legittime e  concorrono a pieno titolo alla vergogna che quotidianamente ci propina e alla figura meschina che facciamo in giro per il mondo. Giovanni Floris (Ballarò) sosteneva che "accusare i talk show di dare una brutta immagine della politica è come prendersela con il termometro quando si ha la febbre" e come dargli torto! Frase che diventerà celebre (forse!), perché ben congegnata, ma falsa! I media non sono i termometri della politica, ma la sostanza chimica alterante, perché nel marciume ci si rotolano bene, perché fanno ascolti con le loro risse verbali, le offese e non dire niente è una costante. Fino a  ieri i telespettatori e i lettori godevano sadicamente a non capire ma si beavano delle risse e delle non-notizie. Adesso si sono rotti le scatole  e i talk show, ma spero pure le trasmissioni sportive, stanno perdendo di interesse e, francamente, sarei felicissimo che  sparissero, con la ipotetica speranza di rivedere trasmissioni serie,  nelle quali predomini il tono pacato, nelle quali si discuta anche appassionatamente, ma con lo scopo ultimo di informare.
Se la politica urla e si offende e se l'informazione gode nell'amplificare, allora non c'è tempo  (o questo è l'obiettivo?) per informare i cittadini  di chi si interessa di loro,  di chi fa il pubblico interesse e  di chi vuole fare le cose veramente serie. Ci si dimentica di informare, oppure la si presenta come una sorpresa, che la stima della crescita sarà minore di quella ipotizzata dal governo; che secondo i dati Istat la disoccupazione, nel 2014, salirà al 12,7% e, sempre che le stime abbiano un valore, è ipotizzata una leggerissima diminuzione nel 2015 (12,4%) e quasi insignificante la diminuzione nel 2016. Ci si dimentica di scrivere che gli 80 euro, concessi da questo governo a scopo elettorale, secondo l'Istat non hanno nessun impatto sulla crescita nel 2014 (forse lo potrebbero avere negli anni successivi se continuassero a darli...trovando ancora finanziamenti!), mentre per l'Ue il loro impatto sarà “neutro”. Forse quei 10 miliardi di euro sarebbero stati ben spesi se fossero stati distribuiti stipendi da 1200 euro al mese per 1 milione di giovani...ma pare che lo scopo primario sia di informare con cautela...e la confusione è un ottima alleata!
Perché informare i giovani che c'è la volontà politica di instaurare il precariato a vita, quello che il sen. Ichino chiama la svolta  per entrare nel XXI secolo? C'è una simpatica vignetta su facebook che sintetizza bene la situazione: ” C'è tantissimo lavoro in Italia. Il problema sono quelli che pretendono uno stipendio in cambio”.
I giovani devono essere informati e perdere tempo solo per mettere in prima pagina le cialtronate e le offese di Berlusconi, Grillo, Salvini, Renzi, Gasparri, Santanché  e marionette varie toglie spazio vitale all'informazione seria.
Sono convinto che in questo momento nessuno abbia interesse a fare chiarezza. Nel buio la melma si vede poco e ognuno può sporcare a piacimento. Allora va bene ogni cosa ed è naturale che si possa dire e smentire un secondo dopo...chi si ricorda fra tante urla...un urlo diverso...e lo sporco prodotto! Quindi in questo marasma non può scandalizzare, guai a farlo perché saresti un falso moralista, una giovane e bella ragazza che mi mette in bikini per sponsorizzare la lista Tsipras, anzi i giornali ci sguazzano (e c'era da dimostrarlo?),  scatenando analisi profonde :”ci voleva un culo di sinistra per cominciare a parlare del moralismo di sinistra […] una provocazione ironica, per dimostrare che il mondo del giornalismo è sempre pronto a parlare di bellezza femminile”.
Se la sinistra ha bisogno, nel 2014, di fare questa provocazione per far parlare di sé e per dimostrare che ai giornali piace rimestare nel torbido, allora non solo si è già mangiata la frutta ma siamo già oltre il caffè e non è una questione di moralismo, ma di fallimento totale. Sicuramente sarà contento il Cavaliere che riteneva le donne di sinistra vecchie e maleodoranti...considerando il cervello come accessorio (la Santanché, prima che si convertisse, sosteneva che dovessero essere pure sdraiate!). Voglio sperare che Tsipras vada oltre all'aspetto fisico e abbia grandi traguardi, perché a guardare questo governo, dove ci sono belle signore, non è un elemento di merito...come non lo è stato nei governi Berlusconi.




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