martedì 17 luglio 2012

Per cortesia, un bell'applauso!

Dopo una lunga assenza, Massimo Fini è tornato alla grande e ci ha fatto comprendere quanto fossimo fuori strada nel criticare la Fornero. Ci ha ricordato, e di ciò lo ringraziamo, che il diritto al lavoro non esiste, così come quello alla salute e, dopo un'intensa analisi, ritiene che l'unico diritto sia quello ad una vita dignitosa! Come? Con quali risorse? Se non produco almeno quanto la società mi da...sono un partecipante attivo o un "elemosinato"? Ci sarebbero molte osservazioni da fare, ma ci vuole molta preparazione  per controbattere alla casta "culturale" del giornalismo e, poi, non ci interessa minimamente andare oltre!

Sempre in tema di curiosità. Su nuova societa.it, che leggiamo  molto spesso, Giorgio Merlo, PD, ma l'unità è un optional?, termina l'articolo scrivendo: "Spero che anche i detrattori più incalliti dell'attuale gruppo dirigente (PD) si rendano conto che la posta in gioco è molto alta. E cioè, se si indebolisce il PD barcolla la stessa prospettiva riformista del nostro Paese. Altroché le baggianate sulle primarie, sulle quote e sui rottamatori".
"Prospettiva riformista"? Allo sconcerto si aggiunge la confusione, perché si parla dello stesso Pd che ha dato una pessima immagine durante l'Assemblea (esagerata la "a" maiuscola!) a proposito dei "diritti delle coppie omosessuali"? Ma per cortesia! Ci mancava che scrivesse anche "progressista" e poi ci saremmo alzati tutti in piedi ad applaudire!
Lasciamo la risposta ad Alessandro Capriccioli, Rassegnatevi: non siete di sinistra, perché questo blog è in cura per dipendenza anti-Pd : "Diciamocelo con  buona pace di chi insiste a rivendicare la possibilità di chiamarsi come meglio crede a dispetto di quello che dice e di quello che fa, ma una forza politica che nel 2012 non ha il coraggio di pronunciarsi in modo inequivocabile, ma perfino di votare un documento sui matrimoni tra omosessuali, non è progressista. Quindi, per favore, basta fregnacce: il Pd è liberissimo di andare dove gli pare, ci mancherebbe altro, ma ormai è evidente che si tratta a tutti gli effetti di un partito di centro che con la sinistra ha poco o nulla a che spartire [...] Lo capisco. Anche a sentirmi il più forte centravanti d'Italia, quando avevo sei anni, era molto appagante: poi sono cresciuto, ho capito che in realtà ero una pippa e dopo essermene dispiaciuto me ne sono fatto una ragione. Ora, malgrado quel trauma, conduco una vita normale. Coraggio. Se guardate in faccia la realtà potete farcela anche voi".
Ancora in tema di curiosità. 
In Italia, nel 2011,  l'11,1% delle famiglie è risultato "relativamente povero" (8.173.000  persone) e il 5,2% lo è in "termini assoluti" (3.415.000); la soglia di povertà relativa per una famiglia  di due componenti, è pari a 1.011,03 euro. Come risolvere questo e altri tragici problemi che affliggono il Paese? Semplice!  Basta abolire 5 feste  di troppo. 
Un ulteriore sacrificio dal lato dei lavoratori! Certo, se ci fosse la certezza che questo ulteriore sacrifico servisse per risolvere i problemi del Paese; se stringere ulteriormente la cinghia servisse per creare lavoro, altrimenti ci deve spiegare il nostro premier-tecnico come spera e crede di risolvere la crisi, varrebbe la pena ridurre lo spazio all'intestino (anche perché si mangerà sempre meno!), ma la sensazione, purtroppo, è che sembra un presidente del Consiglio in assenza di ossigeno e che annaspa come un disperato. E' proprio per questo che è forte la tentazione di chiedergli : "Signor Presidente, solo per poterci organizzare, ma quanto Le dobbiamo al mese?"







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