sabato 27 aprile 2013

Svoltiamo a sinistra va là!

Un lungo silenzio per riflettere...o forse non sapevo che altro scrivere per non ripetere le stesse cose...le stesse di sempre! 
Cacciari dice che sarebbe bene che il Pd si dividesse, mentre Barca ritiene che sia il momento di rimanere uniti. Ma come? Sarà mai possibile continuare a turarci il naso così forte da rischiare l'asfissia? Ormai è chiaro che il Pd è nato da un pessimo matrimonio tra filosofie inconciliabili e visioni opposte della cosa pubblica. La vera differenza fra queste due anime è che gli ex comunisti si sono stinti fino al bianco, mentre gli ex democristiani non sono affatto cambiati, anzi, si sono rinforzati grazie allo scolorimento degli altri!
Facciamo un piccolo passo indietro e torniamo alle primarie e all'elezione del Presidente della Repubblica.
Gli elettori del Pd, attraverso due votazioni, hanno espresso un chiaro segnale che, purtroppo era rappresentato da un segretario che non aveva peso, non aveva in mano il partito e, soprattutto, non conosceva il grado di viltà che in esso serpeggiava. Ma l'elettorato aveva dato un segnale! Il fatto che Bersani abbia perso una competizione elettorale pur avendo avuto un enorme vantaggio iniziale non dipende dall'indirizzo espresso dall'elettorato, ma dalla sua personale incapacità. 
Se qualcuno avesse avuto ancora qualche dubbio, se l'è tolto durante l'elezione del Presidente della Repubblica, quando ha contrapposto Marini a Rodotà e, soprattutto, quando ha bruciato Prodi, grazie alla viltà di una buona fetta di infami del suo partito. Chi è che ha tradito? O meglio, chi ha escogitato quel vigliacco complotto? Si voleva e si doveva tornare da Napolitano...isolare l'anima di sinistra (sic!)...quindi creare un governo di larghe intese, meglio chiamarlo con il suo vero nome: governo di vergognoso inciucio!
E' evidente che Letta rappresenta il giusto nodo di congiunzione fra due partiti sempre più gemelli, dopo l'epurazione dell'indirizzo degli elettori (in particolare di Sel); soprattutto, riunisce quell'anima antica, che il marciume di tangentopoli aveva diviso, e che anche se non pensa di riprendersi il suo nome, certamente non rinnega la maternità della Democrazia Cristiana.
Non voglio discutere delle qualità di Napolitano, del quale ho apprezzato il discorso del suo insediamento, anche se mi hanno fatto sorridere le sue bacchettate che sembravano non essere indirizzate a nessun partito presente, ma non sono assolutamente d'accordo con l'incarico a Letta, in quanto rappresenta l'anima minoritaria del Pd e non votata dagli elettori dello stesso non-partito. 
Ho appena ascoltato i nomi dei nuovi ministri scelti dal neo presidente del Consiglio ma, comunque sia, per quanto più giovani rappresentano il partito che ha portato il Paese al disastro e la minoranza del partito di opposizione (mai fatta!)...e il cambiamento non può essere solo in termini di età o maggioranza femminile o per non aver avuto incarichi precedenti...se le idee sono vecchie e le stesse di sempre! Un governo monopolizzato dalla destra, alla quale sono stati assegnati anche ministeri strategici come la Difesa, la Giustizia, gli Esteri, l'Economia e il Lavoro. E il Pd avrebbe vinto le elezioni! Spero solo che la qualità non sia come quella dimostrata dal neo ministro dell'agricoltura, Nunzia De Girolamo, a Servizio Pubblico, quando insisteva nel voler sentire l'opinione di  Marco Travaglio sulla Tav certa che fosse un sostenitore, oppure l'eleganza dimostrata nello scontro con Concita De Gregorio, durante la trasmissione Ballarò! 
A niente è servito l'exploit del M5S se non di essere riuscito a far serrare i ranghi a chi interpreta la politica come un gioco di interessi particolari, difesa dei poteri forti e mantenimento delle gerarchie esistenti. Il potere non ha cambiato mano...e neanche ha tentato di travestirsi! Non più tardi del 2 gennaio di questo anno Letta diceva : " Berlusconi...patetico e bollito!" e pochi giorni dopo, il 30 dello stesso mese, aggiungeva che "Bisognerebbe aprire una commissione parlamentare d'inchiesta su di lui!". Siamo ad aprile e arriva l'impegno di governo, quindi è doveroso asserire che "...non vorrei che si tornasse alla logica dell'antiberlusconismo e delle ammucchiate contro il Cavaliere" ! Francamente lo ritenevo giusto anche nelle precedenti elezioni, ma in questo specifico momento suona come una nota indecentemente stonata e, per quanto non sia un estimatore di Travaglio, anzi, non posso che concordare con lui quando scrive: "Le ammucchiate contro il Cavaliere no, invece quelle con il Cavaliere si!"
Se c'è una cosa che questo governo dimostra è la compattezza di tutte le forze politiche a salvarsi dal loro disastroso fallimento.
Sinceramente sarei felice se, come dice l'onorevole Boccia del Pd, chi non vota per il governo Letta-inciucio verrà cacciato dal partito, perché non sarebbe necessario cacciare anche gli elettori, in quanto molti di questi seguirebbero con piacere la Puppato e Civati, insieme agli altri cinquanta (?) dissidenti, sempre che Civati non si accontenti della richiesta di non nominare ministri del precedente governo! Che senso ha tenere in piedi un matrimonio se poi si deve convivere divisi in casa! 
Sono convinto che il mediocre Boccia voleva solo minacciare, forse pensando all'occasione unica concessa alla sua compagna, non sapendo, invece, che creerebbe le condizioni per una reale svolta a sinistra!
Cari onorevoli Puppato e Civati, Letta non è il Pd e non rappresenta i desideri dei votanti delle primarie; soprattutto ha dato una netta sterzata a destra e un colpo di grazia alla sinistra e se è vero ciò che avete scritto o detto in questi giorni, allora svoltiamo a sinistra va là! 





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