lunedì 5 dicembre 2016

Ha perso la sinistra

Stamani, commentando un post di un caro amico, dicevo che era deprimente leggere gli slogan delle due fazioni referendarie…perché di questo si tratta! Perché verso questo si è portato il Paese! Renzi non sarà ricordato come il più giovane Presidente del Consiglio, ma anche colui che ha diviso il Paese ed ha tentato di distruggere il suo partito.
Gli riconosciamo che è stata una vera e propria macchina da guerra: ha girato il Paese in lungo e in largo; ha invaso le televisioni e attratto tutti i giornali (salvo Il Fatto Quotidiano!); è riuscito a richiamare a se l’imprenditoria migliore, quella dell’Italia che fa o che non vuole sentirsi dire sempre NO; ha dato soldi e lavoro, almeno lo ha creduto fino infondo, ai giovani; ha abbassato le tasse e l’ha detto a destra e a manca; ha sostenuto, e lo hanno fatto pure i suoi sostenitori di volta in volta chiamati a farlo, che dopo di lui ci sarebbe stato il diluvio, il cataclisma bancario, la crisi dell’Europa; sembrava che ormai la galoppata fosse in discesa e non credo che ci fossero molti sostenitori del NO che pensassero alla vittoria…poi…chi doveva rottamare è stato rottamato! In modo netto, con percentuali impensabili. Perché? Non sono un esperto e neanche mi interessa fare l’analisi di una sconfitta di un personaggio che non ho mai amato, anzi, che non ho mai sentito dalla mia parte, ma sono certo che dopo la cocente delusione di prendere atto di non essere padreterno, può solo gioire di aver perso, perché lascia un Paese distrutto e con una infinità di problemi, che schiacceranno chi lo sostituirà.
Per quanto raccontasse diversamente, l’Europa ha ceduto ad ogni sua richiesta, convinta del suo suicidio, perché prima o poi avrebbe dovuto dire al suo Paese come stavano le cose; se il salvataggio del Monte dei Paschi fosse fallito, sarebbe stato costretto (lo farà il suo successore!) a chiedere aiuto all’Europa con il danno ai piccoli risparmiatori e azionisti; l’economia non è riuscita a partire e la presa in giro del lavoro ai giovani non ha dato certo risultati. Davanti a tutto ciò perdere è una salvezza e lasciare al successore di infangarsi è una possibilità futura. Per lui ci potranno essere altri momenti! Se si sono riciclati personaggi come De Mita, figuriamoci se non torneranno i Renzi o compari vari. Chi tocca la politica ne viene sempre contagiato negativamente.  Semmai è curioso vedere quanti “amici” rimarranno tra gli osannanti di ieri e quanti realmente lasceranno  dopo avere minacciato di farlo!
Detto questo, e basta scorrere il blog per verificare che sono le stesse cose che scrivevo prima, ribadisco che questo referendum, al netto della Meloni, Grillo, Salvini, Verdini, Alfano, Napolitano, Renzi, D’Alema , Cacciari, Prodi o Scalfari o chi altro, indica la sconfitta della sinistra!
La sinistra ha perso il giorno che ha proposto come suo uomo Renzi, che a sua insaputa si è scoperto di sinistra, rottamatore, parente stretto della finanza, amico degli imprenditori peggiori e lontanissimo parente sconosciuto dei lavoratori.
La sinistra ha perso quando il partito che avrebbe dovuto rappresentarla (lo scrivo con nausea!), il PD, si è diviso nella scelta personalistica del suo segretario in un referendum con lo scopo unico di dare un duro colpo alla democrazia, anziché spendere energie nel creare lavoro per i giovani.
La sinistra ha perso quando una delle due fazioni di uno stesso partito ritiene che i problemi della scuola, della sanità, del lavoro, l’evasione fiscale, l’economia sommersa, l’economia illegale, siano risolvibili con un referendum di riforma costituzionale e non nell’applicazione della Costituzione. Mi veniva da sorridere quando sentivo quelli del SI dire che era necessario “almeno provare” a cambiare…ma cosa? La Banca Popolare di Vicenza ha avuto un presidente che ha rubato centinaia di milioni di euro (e l’attuale CdA ne richiede la restituzione!!!), ma si crede davvero che ci sia da cambiare la Costituzione per mettere mano a queste cose?
La sinistra ha perso, anzi, diciamo meglio che è stata sempre qualcosa di diverso da quando si è fatta rappresentare dal PD, ma è diventata qualcosa di simile alla destra da quando ha votato Renzi. La sinistra deve essere qualcosa di diverso dal PD! Ma cosa c’è di sinistra in un uomo che dichiara di non essere mai stato di sinistra e scrive sull’Unità ed è stato pure portavoce di D’Alema? Ecco, Rondolino è ciò che è il PD!

Normalmente quando si tocca il fondo o si risale o si affoga e non so perché ma ho la convinzione che abbiano fatto sparire il fondo! Ho la sensazione che se non smettiamo di sentirci vincitori o vinti e non ci convinciamo che si deve tornare a credere in valori importanti, non solo non freneremo la caduta, ma ci dovremo aspettare il prossimo “pupazzetto” di chi comanda che ci viene a raccontare cose di sinistra, pensando a destra e con il cuore sul culo. E se oggi hanno tentato un primo passo per scardinare la democrazia, stiamone pur certi che lo faranno ancora. Eccome!
La sinistra ha perso perché delegando questo Pd a rappresentarla ha dato ragione a Indro Montanelli, quando scriveva: "La sinistra ama talmente i poveri che ogni volta che va al potere li aumenta di numero".

1 commento:

  1. Anni fa da cittadino non iscritto al partito, ho votato alle primarie del PD Rosy Bindi, che ritenevo più a sinistra di Veltroni; mi chiedevo come mai un non tesserato potesse farlo ma la parola d'ordine era: "Bisogna aprirsi all società civile"... Da lì è cominciato uno spostamento a destra del partito: penso che una volta imparato il gioco, la persone di destra si siano tutelate andando a votare i candidati che sembravano più vicini ai propri interessi. Ecco una sinistra che professa e applica i dettami della destra: il sogno di Silvio

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