Fondamentalmente
sono due le cose che Renzi dovrebbe fare per diventare credibile:
la
prima, perseguire con tenacia e risolutezza a risolvere il problema del lavoro,
attraverso una politica industriale seria e avendo il coraggio di investire in
opere pubbliche, per ridare un
senso di sicurezza nel futuro dei giovani e pure dei meno giovani; la seconda
riguarda la moralizzazione del proprio partito e sarà importante il grado di
severità e rigidità delle regole per fare piazza pulita dei vecchi arraffatori
ed arrivisti che niente hanno a che fare con un partito che si è presentato con
lo slogan di “cambiare verso”! Sono
due punti fondamentali per ridare fiducia, per far sperare che qualcosa stia veramente cambiando.
E'
inimmaginabile chiedere sacrifici e poi leggere di ruberie ciclopiche e,
contemporaneamente, dire che non ci sono soldi per far ripartire le opere
pubbliche, per sostenere il welfare, per aiutare i giovani durante al ricerca
del primo lavoro (sempre che si intenda crearlo!) e per dare un sostegno alle
famiglie più povere.
E'
assurdo, periodicamente, leggere articoli come quello su Linkiesta in cui ci si meraviglia che
non si riescano a trovare figure professionali preparate...ma chi le
avrebbe dovute preparare?...come si sarebbero dovute preparare?...ma se non
lavorano! Pare di essere al demenziale colloquio di lavoro dove le Risorse
Umane (una volta le risorse erano le materie prime o finanziarie!), tra l'altro
anche pagate, ti chiedono “Esperienze lavorative?....Ah no...cerchiamo una
figura professionale”... ma se non lavora o se non gli diamo un lavoro, se per
arrangiarsi a tirar fuori due soldi sono obbligati a fare i camerieri, i
commessi o i garzoni di bottega, quando mai se la potranno fare l'esperienza
professionale tanto ricercata e di cui ci si meraviglia dell'assenza? Se non
investiamo nei giovani laureati e non li facciamo entrare nelle fabbriche o
negli uffici, magari dandogli un sostegno economico e, perché no, un vantaggio
alle aziende che intendono professionalizzarli sul serio (e con controlli
ferrei!) quando mai avremo i giovani che ci servono? Come speriamo di
qualificarli e qualificare il lavoro? Certo servono soldi...pure tanti...ma
sono pure tanti quelli che vengono rubati da chi delinque, e non si tratta solo
di mafia; sono tanti anche quelli del lavoro “sommerso”; sono tanti anche anche
quelli regolarmente evasi o esportati nei paradisi fiscali. E' lì che si devono
trovare! E' in questo che le energie di Renzi o chi per lui si devono
concentrare. Tutte le altre cose sono solo fumo negli occhi. Tutto il resto è
politica sporca...è alzare il polverone per non far vedere che non si fa.
Non
servono più gli slogan o le battute facili, servono concretamente interventi che diano il segnale che
tutti aspettano “da oggi basta”! Solo in questo modo non hanno più senso i
Grillo, i Salvini, i Berlusconi e pure gli Alfano. Certo, non è facile e serve
coraggio, ma prima o poi si dovrà decidere se lavorare per la gente o per i
pochi a cui si è venduto l'anima e forse anche altro. Livorno, al di là delle
deliranti dichiarazioni di Grillo, ha dato un grosso
segnale, sicuramente pericoloso
per l'impostazione dittatoriale del M5S, ma se non avverranno radicali
cambiamenti e se le persone saranno ancora allontanate dal centro dell'agenda
politica, il grande successo di Renzi, per me legato solo al desiderio delle persone di voler cambiare
le cose, si trasformerà presto in un disastro e, per quanto molti ritengano
Grillo sconfitto, ritornerà
legittimamente a rappresentare la rabbia e sarà inarrestabile e trovo
superficiale e tipico del Pd sminuire la sua vittoria a Livorno comparandola
alle molte vittorie nel Paese...è un grave errore!
Alcuni
amici-lettori mi hanno scritto chiedendomi se anche io fossi salito sul carro
del giovane fiorentino. Tranquilli, non solo non l'ho votato, ma non concordo
in niente di ciò che ha fatto finora: si legga la nomina di alcuni ministri,
come l'on. Federica Guidi, ministro dello Sviluppo Economico
(che non è un buon inizio sulla moralizzazione richiesta); non concordo su
molte nomine dei grandi manager pubblici, come la Marcegaglia, con evidente
conflitto di interesse; non condivido la scelta degli 80 euro, che ritengo solo
uno spot elettorale e che sarebbero potuti essere 1 milione di stipendi da 1200
euro al mese per i giovani; non concordo sui primi interventi sul lavoro, perché
ha solo amplificato la precarietà e potrei continuare il lungo elenco.
Considerando
però, e lo dico con grande amarezza, che la nascita di una sinistra unita e
forte (e non numericamente!) è più illusoria dell'isola che non c'è;
considerando che ogni giorno vivo in fabbrica con i miei giovani e servono cose
concrete e non sogni per salvaguardare i posti di lavoro; valutando che
all'interno del Pd ci sono ancora persone perbene, al di là delle facile
generalizzazioni; soprattutto, valutando che l'alternativa può essere Grillo e
Berlusconi, scusate ma, concretamente, è bene urlare (magari anche imprecare!) nelle orecchie di chi
guida il Pd (per quanto simil-destra!) nella speranza di poter raccogliere
qualcosa...anche se questo vuol dire turarsi il naso!
Ciò
non vuol dire salire sul carro del vincitore, ma prendere atto che ha vinto,
che è stato democraticamente eletto, che è sicuramente il meno peggio del
momento e, nell'attesa che si verifichi il sogno di una “nuova sinistra”,
lavorare per le persone cercando di smuovere le coscienze e i residui di
sinistra che qualcuno potrebbe ancora avere all'interno del partito vincitore.
Il
resto lo lascio ai sognatori sparsi in gruppi e gruppuscoli litigiosi su tutto...a chi pensa, da sinistra, che Grillo sia la
soluzione o chi, sempre da sinistra, che Renzi sia il danno...e dedicandosi contro gli altri non riesce a costruire se stessa!
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