domenica 26 aprile 2015

C'è sempre un 25 aprile!

Ieri mi sono guardato spezzoni di trasmissioni sulla liberazione, storie di partigiani e crimini dei fascisti-nazisti...ma se dovessi lasciare ai giovani un ricordo di tutto questo, non avrei dubbi che inciderei in modo indelebile la "lezione" fatta da Calamandrei  sulla Costituzione agli studenti milanesi nel 1955  e che riporto il video perché come la presenta, come la rende semplice, quasi naturale, con la sua cadenza toscana...(lontana mille miglia dall'altra cadenza toscana del  patetico e osceno bimbo fiorentino)...




Se proprio dovessi trovare qualcuno che raffiguri il 25 aprile non avrei dubbi nella figura di Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, che scrive: "(Salvini) ha definito clandestino anche un bimbo di tre mesi morto nella tragedia. Per questo, la Lega va spazzata via. Sono stati lasciati liberi di parlare e bestemmiare contro la dignità umana di queste persone senza essere né perseguiti per legge per le diffamazioni che fanno né smentiti e smascherati".
Una donna che lotta ogni giorno nella tragedia degli immigrati e non le viene in mente di bombardare i barconi, come chiede la Santanchè o ritiene, come questa, che siano pagati 
per invaderci. Questa donna, che ogni giorno deve far fronte a impegni insostenibili, non si sognerebbe mai di scrivere su Facebook o twitter frasi incredibilmente stupide e razziste, come quotidianamente si diletta il caro Salvini. Eppure ha più seguito questo umanoide che non la Nicolini...e questo è il senso della necessità di un continuo 25 aprile! Chissà mai se Salvini sa che un tempo eravamo noi i migranti e noi morivamo pure...
E sarà sempre necessario un 25 aprile se la Festa dell'Unità sarà egemonizzata da democristiani ed esclusi quelli di sinistra, anche se per modo di dire; se il ministro dell'Istruzione ritiene che siano una cinquantina quelli che l'hanno contestata e non i milioni di silenziosi che la subiscono; se il Job Act è considerata una legge nuova e rivoluzionaria, anche davanti ai risultati disastrosi emersi; se il bimbo fiorentino, alias Presidente del Consiglio, continua a raccontare un'Italia che non esiste e spaccia notizie false ogni giorno; se il lavoro non tornerà centrale alla vita dei lavoratori, se non sarà dato ad ognuno di pensare al proprio futuro e se non sarà sconfitto chi pensa al lavoro come sfruttamento.
70 anni fa una storia dolorosa per darci un futuro che ci siamo giocati vendendolo ai più indegni...adesso a noi la dolorosa fatica di riconquistarlo per i giovani di oggi e domani.

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