Ci
sono persone che nascono al momento giusto e, per quanto facciano poco per
mettersi in evidenza, giganteggiano per la nullità e stupidità degli altri.
Sotto questo aspetto Renzi ne è l'esempio eclatante.
Più
lo ascolto e maggiore è il tempo che dedico a leggere le sue “imprese” e più
aumenta esponenzialmente non solo l'antipatia, ma anche la convinzione della
sua pochezza. Se in politica la cattiveria e la scaltrezza sono qualità, allora
di queste è ricco e ne fa abbondante uso con le minoranze interne al suo
partito, con gli alleati di governo utili solo per far numero e l'opposizione
ormai sempre più sorella.
E'
notorio che meno marcate sono le differenze tra le opposizioni e maggiori sono
i contrasti tra le parti, perché è più difficile convincere gli elettori delle
differenze: tra il bianco, nero o rosso non ci sono problemi nella scelta, ma
tra molteplici sfumature di grigio la scelta diventa più complicata. A Renzi è
stato reso facile anche questo grazie ai suoi antagonisti.
Grillo, che era riuscito nell'impresa titanica di costruire
un movimento e avere tanti consensi, è riuscito anche a rompere il
giocattolino, stando ad ascoltare i vaneggiamenti di Casaleggio; oggi, per
sopravvivere, è costretto a scendere a patti con il Pd e “l'ebetino” Renzi (come
lo ha sempre chiamato!) e deve pure scusarsi per aver sbagliato a non mandare i
suoi in televisione “perché la piazza da sola non serve più!” La piazza serve,
eccome, ma servono anche molte altre cose per diventare grandi e rendersi
credibili.
La
sinistra interna del Pd che, pur
starnazzando come oche in fase di spennamento, rimane nel Pd per la
consapevolezza che fuori di esso, fuori dal pollaio, non riuscirebbe a vivere,
per cui è preferibile “far credere di lottare dall'interno”...ubbidendo agli ordini di scuderia!
Forza
Italia, con un leader ormai
vecchio, logoro e intento solo alla tutela dei suoi averi, divisa tra chi vede
in Renzi l'erede naturale del vecchio condottiero e chi, invece, vede in Fitto
ancora una possibilità di stare nei giochi politici e vivere magari nell'ombra ma con agiatezza e privilegi.
La
Lega Nord, ormai in balia di un segretario “ignorante” (nel senso di
ignorare!) che non ha altre strade a disposizione che raccogliere la destra più
estrema e razzista per impinguare le proprie fila, per incapacità palese di
presentare un qualcosa di credibile al di fuori degli extracomunitari e rom da
cacciare, menare, rimpatriare o altre fesserie del genere...sai che disastro
sarebbe per il suo partito se per un anno non ci fossero più barconi in arrivo
o se gli extracomunitari decidessero di andarsene? Cosa direbbe? Con chi se la
prenderebbe? Beh...magari tornerebbero di moda i “terroni”!
Trovo
innaturale che il leader del centro-sinistra sia molto
apprezzato/stimato da molti del centro-destra e che tanti lo considerino pure
l'erede naturale di Berlusconi (si leggano ad esempio Sgarbi e Ferrara); che lo
stesso leader faccia di tutto per “far fuori” la sinistra del proprio
partito, proprio per allinearsi alla logica “delle sfumature di grigio delle
destre italiane”; e che le opposizioni siano così ottuse, grossolane, volgari e
prive di idee da immolare ogni giorno percentuali di credibilità ad un uomo
“senza valore”, che in tempi in cui la politica era una cosa seria la massima
sua aspirazione sarebbe stata di servire il caffè ai tavoli, ma dopo aver
assimilato bene l'arte della genuflessione.
E
tutto questo con i cittadini che non riescono neanche a guardare...figurarsi
vedere! Ridotti allo stordimento e all'apatia si affidano ancora ai
miracoli...sperano ancora che arrivi qualcuno a salvarli, a promettergli il
nuovo paradiso, dove la vita è più facile
e ricca...e ci credono davvero!
Qualcuno
si chiede se abbia ancora senso
parlare di destra e sinistra...oggi?..certo che no...perché non esiste più la
sinistra! A meno che non si considerino tali quei tre eremiti racchiusi in
cellule che stanno ancora riflettendo con quale sinistra si dovrà concepire il
futuro! Ma è mai possibile considerare il Pd un partito di centro-sinistra,
dopo che ha concepito e votato, con la destra sorella, uno degli attacchi più
vili verso il lavoro e i lavoratori, attraverso il Job Act? L'unica cosa
“sinistra” del Pd è lo spostamento a destra, la metodica umiliazione della
minoranza di sinistra e la trasformazione dei molti in tappetini per il
padroncino di Firenze.
In
pochissimi anni è sparita dal nostro Paese la più grande sinistra europea ma,
cosa ancora più grave, oggi non siamo neanche capaci di copiare e guardiamo con
nostalgia o curiosità a ciò che succede in Grecia e Spagna. Negli scorsi anni
si è guardato con un certo ottimismo a movimenti giovanili internazionali,
convinti che volessero combattere le inique leggi economiche, generatrici di
povertà e disuguaglianza, ma in realtà ciò che interessava (e interessa!) è
solo cambiare il capitalismo quel tanto da renderlo un po' più umano, ma se il
mercato rimane l'unico a comandare, allora di umano ci rimane ben poco! E se
Papa Francesco, l'unico vero uomo di sinistra attuale, continua a scagliarsi
contro lo sfruttamento del lavoro, richiama continuamente i politici all'equità
e bacchetta chi sfrutta è difficile pensare che “capitalismo” e “umano” si possano attrarre!
Quando
il Pd era “Partito Democratico”, lo votai...poi è diventato “Poveri Diavoli” e
l'ho lasciato...quindi “Partito di Destra” e lo combatto.
Però
mentre rimaniamo in attesa di una nuova sinistra, magari pure credibile, non ci
rimangono che le diverse sfumature di grigio delle destre italiane.
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