venerdì 6 marzo 2015

In Italia solo sfumature di grigio di destra

Ci sono persone che nascono al momento giusto e, per quanto facciano poco per mettersi in evidenza, giganteggiano per la nullità e stupidità degli altri. Sotto questo aspetto Renzi ne è l'esempio eclatante.
Più lo ascolto e maggiore è il tempo che dedico a leggere le sue “imprese” e più aumenta esponenzialmente non solo l'antipatia, ma anche la convinzione della sua pochezza. Se in politica la cattiveria e la scaltrezza sono qualità, allora di queste è ricco e ne fa abbondante uso con le minoranze interne al suo partito, con gli alleati di governo utili solo per far numero e l'opposizione ormai sempre più sorella.

E' notorio che meno marcate sono le differenze tra le opposizioni e maggiori sono i contrasti tra le parti, perché è più difficile convincere gli elettori delle differenze: tra il bianco, nero o rosso non ci sono problemi nella scelta, ma tra molteplici sfumature di grigio la scelta diventa più complicata. A Renzi è stato reso facile anche questo grazie ai suoi antagonisti.
Grillo, che era riuscito nell'impresa titanica di costruire un movimento e avere tanti consensi, è riuscito anche a rompere il giocattolino, stando ad ascoltare i vaneggiamenti di Casaleggio; oggi, per sopravvivere, è costretto a scendere a patti con il Pd e “l'ebetino” Renzi (come lo ha sempre chiamato!) e deve pure scusarsi per aver sbagliato a non mandare i suoi in televisione “perché la piazza da sola non serve più!” La piazza serve, eccome, ma servono anche molte altre cose per diventare grandi e rendersi credibili.
La sinistra interna del Pd che, pur starnazzando come oche in fase di spennamento, rimane nel Pd per la consapevolezza che fuori di esso, fuori dal pollaio, non riuscirebbe a vivere, per cui è preferibile “far credere di lottare dall'interno”...ubbidendo agli ordini di scuderia!
Forza Italia, con un leader ormai vecchio, logoro e intento solo alla tutela dei suoi averi, divisa tra chi vede in Renzi l'erede naturale del vecchio condottiero e chi, invece, vede in Fitto ancora una possibilità di stare nei giochi politici e vivere magari nell'ombra  ma con agiatezza e privilegi.
La Lega Nord, ormai in balia di un segretario “ignorante” (nel senso di ignorare!) che non ha altre strade a disposizione che raccogliere la destra più estrema e razzista per impinguare le proprie fila, per incapacità palese di presentare un qualcosa di credibile al di fuori degli extracomunitari e rom da cacciare, menare, rimpatriare o altre fesserie del genere...sai che disastro sarebbe per il suo partito se per un anno non ci fossero più barconi in arrivo o se gli extracomunitari decidessero di andarsene? Cosa direbbe? Con chi se la prenderebbe? Beh...magari tornerebbero di moda i “terroni”!
Trovo innaturale che il leader del centro-sinistra sia molto apprezzato/stimato da molti del centro-destra e che tanti lo considerino pure l'erede naturale di Berlusconi (si leggano ad esempio Sgarbi e Ferrara); che lo stesso leader faccia di tutto per “far fuori” la sinistra del proprio partito, proprio per allinearsi alla logica “delle sfumature di grigio delle destre italiane”; e che le opposizioni siano così ottuse, grossolane, volgari e prive di idee da immolare ogni giorno percentuali di credibilità ad un uomo “senza valore”, che in tempi in cui la politica era una cosa seria la massima sua aspirazione sarebbe stata di servire il caffè ai tavoli, ma dopo aver assimilato bene l'arte della genuflessione.
E tutto questo con i cittadini che non riescono neanche a guardare...figurarsi vedere! Ridotti allo stordimento e all'apatia si affidano ancora ai miracoli...sperano ancora che arrivi qualcuno a salvarli, a promettergli il nuovo paradiso, dove la vita è più facile  e ricca...e ci credono davvero!
Qualcuno si chiede  se abbia ancora senso parlare di destra e sinistra...oggi?..certo che no...perché non esiste più la sinistra! A meno che non si considerino tali quei tre eremiti racchiusi in cellule che stanno ancora riflettendo con quale sinistra si dovrà concepire il futuro! Ma è mai possibile considerare il Pd un partito di centro-sinistra, dopo che ha concepito e votato, con la destra sorella, uno degli attacchi più vili verso il lavoro e i lavoratori, attraverso il Job Act? L'unica cosa “sinistra” del Pd è lo spostamento a destra, la metodica umiliazione della minoranza di sinistra e la trasformazione dei molti in tappetini per il padroncino di Firenze.
In pochissimi anni è sparita dal nostro Paese la più grande sinistra europea ma, cosa ancora più grave, oggi non siamo neanche capaci di copiare e guardiamo con nostalgia o curiosità a ciò che succede in Grecia e Spagna. Negli scorsi anni si è guardato con un certo ottimismo a movimenti giovanili internazionali, convinti che volessero combattere le inique leggi economiche, generatrici di povertà e disuguaglianza, ma in realtà ciò che interessava (e interessa!) è solo cambiare il capitalismo quel tanto da renderlo un po' più umano, ma se il mercato rimane l'unico a comandare, allora di umano ci rimane ben poco! E se Papa Francesco, l'unico vero uomo di sinistra attuale, continua a scagliarsi contro lo sfruttamento del lavoro, richiama continuamente i politici all'equità e bacchetta chi sfrutta è difficile pensare che  “capitalismo” e “umano” si possano attrarre!
Quando il Pd era “Partito Democratico”, lo votai...poi è diventato “Poveri Diavoli” e l'ho lasciato...quindi “Partito di Destra” e lo combatto.
Però mentre rimaniamo in attesa di una nuova sinistra, magari pure credibile, non ci rimangono che le diverse sfumature di grigio delle destre italiane.



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