mercoledì 12 novembre 2014

Renzi governa e Berlusconi anche

Il più grande statista italiano di tutti i tempi è vecchio e sembra pure essere senza voce, tanto che i gregarietti, una volta ossequianti e prostranti, tentano di alzare la testa e pretendono il trono. Il vecchio condottiero sembra avere paura e pare rimanere disperatamente aggrappato al partito solo per salvarsi, ma la sua fortuna (o la sua arte?) è che nel Pd ci sia il "suo figlioccio" e non importa se deve un po' strisciare oppure andare a Roma anziché fare andare ad Arcore, l'importante è che gli sia dato il salvacondotto per la vecchiaia. In effetti, quando dice che è grazie al Berlusconi statista che Renzi è Presidente del Consiglio, ha perfettamente ragione. Anzi, ritengo che abbia compiuto un ulteriore miracolo: è grazie a lui che l'attuale politica è degradata ad un livello perfino inimmaginabile a confronto degli anni della sua folle guida e può sguazzarci dentro a suo piacimento.
Per quanto riguarda il Pd ho scritto fin troppo, ma è bene ricordare che per vincere Berlusconi si sono dovuti fare un lifting totale: sono dovuti diventare democristiani, ma della peggior specie! E a poco valgono le sporadiche dichiarazioni di D'Alema, irritato perché non diventerà Presidente della Repubblica o le continue minacce di Civati, Cuperlo o l'assurda sottomissione di Bersani ai diktat della ditta, rimanendo però ben saldi alla cassa. 
Ma questo è niente! Berlusconi ha dilagato, ha inondato e affossato la politica, modellandola a sua immagine e somiglianza...e oggi son tutti figli suoi. Perfino molti elettori dei tre maggiori partiti.
Quando la Biancofiore, che non è poi un pozzo di scienza, dice che ad ascoltare Renzi gli sembra di sentire il primo Berlusconi ha forse torto? A me sembra uguale! Parla per spot, promette e non mantiene, scappa davanti ai dibattiti e domande, mandando allo sbaraglio i suoi zerbini, per improrogabili impegni (visitare le aziende di amici svuotate di operai!). Come Berlusconi si è contornato di mediocri personaggi, magari pure ex Pdl, che gli devono tutto a fronte di una mediocre capacità, per cui non gli rimane che fare tutto ciò che gli viene chiesto e non  disdegnando neppure le Santanchè di turno.
Di Renzi si potrà dire tutto, ma non che non sia scaltro e che non si sia contornato di consiglieri extra governo con il pelo sullo stomaco, per cui sapeva benissimo che per vincere doveva spostarsi a destra e recuperare i voti degli scontenti del Pdl...ma lo sa pure Grillo, che sta palesando ogni giorno che passa la sua anima di destra (mi chiedo che pensino i giovani di sinistra che l'hanno votato per protesta!)...e lo sa pure Salvini, che rappresenta la peggior destra possibile, violenta e razzista che, con Borghezio e le "facce pulite" di Casapound, definirla squadrista è un eufemismo.
Tutti e tre sono intenti a strappare al vecchio statista parte dell'elettorato (non dimentichiamo il Ncd di Alfano, che impaurito dalla sua inconsistenza sta cercando di riconquistare il vecchio padrone) e tutti si stanno impostando come lui: partito guidato dal padre-padrone, parlano a spot, mischiano ad arte minacce e promesse, ipotizzano complotti di ogni genere, richiamano l'attenzione sulla minaccia comunista/sinistra e, soprattutto, sentono minacciata la democrazia. 
In questa situazione di degrado voluto, nel quale si sono infilati e palesati i peggiori capipopolo che l'Italia ricordi, l'unica soluzione possibile per il capo-popolo Renzi era il patto del Nazareno: dare qualcosa a Berlusconi per avere il suo appoggio. Nello scenario delle possibili destre, quella del condottiero d'Arcore è la più affidabile per governare e, soprattutto, gli garantisce una maggioranza e una stessa identità politica e culturale.
Nella loro folle presunzione Grillo e Casaleggio hanno sprecato l'unica opportunità che avevano avuto con Bersani e Renzi sa benissimo che non possono essere possibili partner, senza contare che gli impegni assunti in Europa contrastano con le cialtronate del comico genovese.
Salvini è una minaccia (forse più mina!) e non può, anche per le sue origini e per il minimo di storia del Pd, allearsi con chi cavalca i peggiori istinti delle persone.
Ecco perché Berlusconi ha stravinto. Perché, per quanto il ministro Boschi faccia velate minacce di andare avanti con le presunte riforme anche senza Fi, sa benissimo che senza di lui non riuscirà mai a governare e sa benissimo che dovranno cedergli o, al limite, tentare di mediare ciò che chiede.
Il problema, semmai, è per il Paese e il suo futuro, ma anche questo è abbastanza contenuto, visto che gli italiani si sono abituati al peggio, per cui hanno la quasi certezza che la maggioranza li segua. L'abitudine a "sperare"  in un meno peggio ha condizionato venti anni di vita delle persone e "sperare" per altri 4-5 anni non sposta più di tanto.
Certo, ogni tanto sembrano esserci prese di coscienza, timide reazioni ai soprusi di una politica assurda, spietata e corrotta, ma ci pensano i tre maggiori sindacati, Cgil in testa, a mettere tutto a posto con il loro ridicolo comportamento, teso più a salvaguardare la loro sopravvivenza che non a far vivere dignitosamente i lavoratori.

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