lunedì 16 settembre 2013

Ragazzi, siate ribelli.

Alla cerimonia di apertura del liceo Socrate di Roma, riaperto dopo il rogo doloso di luglio, il ministro dell'Istruzione, Maria Grazia Carrozza, esorta gli studenti: "Ragazzi, siate ribelli e non accettate le cose come sono. Cambiate questo mondo, è lì che vi aspetta [...] da queste aule escono le persone che ci salveranno dalla crisi e ricostruiranno l'Italia".
Quasi contemporaneamente l'Istat ci sciorina una serie di dati statistici, sempre a riguardo dei giovani: nel 2013 solo 5,3 milioni di occupati tra i 18-34 anni, quindi in tre anni si sono persi 1 milione di posti di lavoro (nel 2010 erano 6,3 milioni i giovani occupati!); i più colpiti sono i neolaureati (25-34 anni) il cui calo è di circa 750.000 posti. In termini percentuali, siamo scesi dal 65,9% di "giovani adulti" occupati al 60,2%, tenendo conto che nel 2007 erano addirittura il 70,1%.
Personalmente ho stima del ministro Carrozza, ma se ai dati Istat si somma lo stato in cui versa la scuola, la mancanza di investimenti in ricerca e sviluppo, la latitanza di politiche del lavoro che vedano attori primari i giovani...trovo difficile pensare come possano, questi giovani ( e non già quelli persi!), salvarci dalla crisi e ricostruire l'Italia. Loro potranno ridare dignità e credibilità al nostro Paese, ma dobbiamo dargli un minimo di sostegno e poi contare sulle loro forze e loro menti. Dobbiamo dare ai loro genitori la possibilità di pagargli gli studi e, magari,  master ed esperienze all'estero per assorbire esperienze lavorative da offrire al nostro Paese. E' dando un minimo di speranza nel futuro che si possono costruire giovani per il futuro dell'Italia! 
In questi giorni ho letto alcuni articoli e post sui mali del '68: ormai tutti i mali attuali sono imputati a quel periodo; leggo commenti assurdi di gente che neanche sa cosa sia stato...ma non mi interessa discutere di un periodo così lontano, ma ancora troppo vicino e con tanti attori ancora operanti, per dare un giudizio pacato. Non nego che siano stati fatti tanti errori...ma solo chi opera li commette! Stare fermi ed aspettare è l'errore peggiore! 
"Ragazzi, siate ribelli e non accettate le cose come sono"!
Non abbiate paura di sbagliare e tornate ad essere attori del vostro futuro...lo scontro generazionale è una patetica storia di chi vuol nascondere la vera origine dei mali attuali.  C'è bisogno delle vostre menti per reinventare il lavoro, altrimenti questi sarà solo per pochi e la disoccupazione e la povertà saranno, per molti, legge naturale.

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