domenica 22 settembre 2013

Di dame, cavalieri e politici

Dopo aver ascoltato un Alfano ringazzullito dall'apertura di Forza Italia, che vede intorno a loro tanto entusiasmo e non  il grigiore del Pd e, soprattutto, Brunetta che scrive a Letta che in Italia non esiste lo stato di diritto, credo che sia giusto che anche il sottoscritto possa scrivere citrullaggini di ogni tipo. Allora rispondo ad un amico, nonché lettore del blog, il quale mi chiedeva il motivo per cui non avevo scritto niente sull'ultimo video messaggio di Berlusconi; nessuna riga sull'arroganza e maleducazione delle passionarie del Cavaliere, che vanno in ogni trasmissione televisiva con il solo scopo di offendere e urlare per disturbare le cose intelligenti che dicono gli altri; e, soprattutto, mi chiedeva cosa ne pensavo di "comunista" o "voi di sinistra" usate come offese dai fidi cavalierini  e devote madonne di Arcore contro ogni tipo di avversario...anche se non di sinistra!
Sinceramente mi sono stufato di scrivere ancora su Berlusconi  e le sue comparse, anzi, la trovo un'inutile perdita di tempo, specie in questo momento dove dovremmo occuparci di cose più serie, come ad esempio il lavoro, ma un lettore ha diritto alla risposta ed allora non sarò sintetico...ma chiaro!
Il video di Berlusconi mi è parso patetico, oltre che un triste e squallido tentativo di un disperato  a raccontare ancora bugie al suo gregge. L'ex senatore (quanto meno lo spero!) sa benissimo di non avere più diritto all'ambita poltrona, perché sa altrettanto bene che è la logica conseguenza di un condannato in via definitiva. Il Cavaliere (gli spetta ancora questo titolo?) ha la memoria corta, ma qualcuno gli ha fatto presente che qualche anno fa, da Santoro, ebbe a dire che un eletto condannato in via definitiva dovrebbe avere il buon gusto
di mettersi da parte. Certo, lui si rivolgeva ai comuni mortali, perché come "unto del Signore", mai avrebbe immaginato che un giorno anche lui avrebbe pagato il conto alla Giustizia.
Brunetta dice che in Italia non esiste lo stato di diritto...allora viene spontaneo chiedersi in quali favole si parla di paesi nel quali un ministro viene fatto dimettere "solo" per aver copiato una parte della tesi di laurea, oppure che lasci l'incarico perché il marito aveva comprato qualche cassetta pornografica con i soldi dei contribuenti o perché viene accusato di falsa testimonianza per un incidente stradale. Vorrei proprio saperlo, perché, mio caro Brunetta, in Italia sarebbero degli "innocenti" pirla! 
Spendere due parole su Alfano, che perfino donna Santanché vorrebbe eliminare, sarebbe come infierire su un ferito a morte...e "noi di sinistra", per quanto possa loro sembrare impossibile, amavamo combattere con valorosi avversari!
Per quanto riguarda le devote madonne e i fidi cavalierini di Arcore, consapevoli della loro inconsistenza, tanto che pochi di loro sarebbero appena accettabili come consiglieri comunali, mi viene facile accostarli a starnazzanti e impaurite galline, che non solo rischiano di perdere il gallo, ma pure il pollaio! Molti di loro sarebbero state delle nullità, delle modestissime figure se non ci fosse stato il padrone d'Arcore ed è logico che la sua fine sarebbe anche la loro, quindi presenziare ogni trasmissione è imperativo...per urlare e offendere...perché non avendo niente da argomentare non far parlare gli avversari è obbligatorio! Buttare in vacca è un antico sistema per non informare e, forse, riesce anche a riportare una parte del disperso e confuso gregge nel proprio ovile.
Circa la parola "comunista", spesso utilizzata come offesa dai notabili del Pdl, c'è poco da dire, se non la meraviglia che ce ne possa essere ancora qualcuno nel Pd (chissà che non lo sia Letta!). Vorrei rispondere a questa domanda con alcune considerazioni e precisazioni, lasciando all'amico lettore l'onere di valutarla o meno come tale.
Personalmente ho la più completa, totale ed assoluta disistima del Pd e dei suoi dirigenti. In venti anni non sono stati capaci di darsi una politica credibile, di diventare un partito, anziché una federazione di tanti opposti; non sono stati capaci di fare un'opposizione "decente e credibile". In tutto questo tempo non ho capito se fosse bravo Berlusconi, incapace il Pd o un branco di pecore gli italiani.
Se proprio devo dirla tutta, mi amareggia che l'uomo d'Arcore venga abbattuto per sua colpa: dalla presunzione di essere intoccabile, al di sopra di ogni legge...quasi fosse cosa sua la Giustizia. Mi fa indignare il fatto che in vent'anni non ci sia stato nessuno capace di contrastarlo con idee e proposte, limitandosi esclusivamente a dire "contro Berlusconi", minacciandolo di smacchiarlo...adesso pure di asfaltarlo...prendendo, poi e sempre, mattonate sui denti! Ancora oggi chi pensa che sia messo all'angolo sbaglia, e pure di grosso, perché non esiste un Pd, ma tante idee dello stesso, troppe anime e troppi galli vorrebbero il possesso del pollaio...troppo diversi! E' un partito talmente insicuro, incapace di offrire un progetto, che c'è la necessità di perdere tempo prezioso in una scelta di sopravvivenza: un segretario che guidi il partito, magari un uomo che abbia ancora residui di sinistra e un uomo che si candidi alle prossime elezioni, assolutamente all'opposto, ma necessario per tentare di prendere i voti dei delusi del Pdl! 
Da una parte c'è un condannato-disperato, che sono certo userà ancora bene le sue armi, e dall'altra un partito sempre più diviso e litigioso, che non riesce a richiamare i giovani, ormai spersi nel M5s e nella miriade di microcellule  della sinistra radicale che, tra l'altro, sta tentando di riorganizzarsi, con giovani talentuosi (si legga Simone Oggionni), e francamente mi auguro che riescano a farlo...soprattutto che raggiungano i numeri per tornare di nuovo a contare. Da una parte c'è un capo-padrone, capace, accentratore e abile e dall'altra non si riesce ad eleggere un segretario che sappia contrastarlo...e il gregge italiano osserva e subisce!
Per anni Berlusconi ha cavalcato due battaglie visionarie, le toghe rosse (ma in Cassazione non c'erano pure giudici a lui vicini?) e i comunisti, rei di limitare la sua sete di potere, la sua ambizione divina di super uomo e la libertà di fare e decidere qualunque cosa arricchisse se stesso  e i pochi eletti. I suoi discepoli, privi dell'unzione divina, hanno sempre ripetuto le stesse parole del loro padrone e, con il tempo, si sono pure convinti che  "comunista" o " tu che sei di sinistra" fossero offese, quindi perché non utilizzarle contro gli avversari? Oltretutto ciò non solo avrebbe arricchito i loro curricula agli occhi del capo, ma li avrebbe sollevati dal pensare risposte argomentate...meglio mastini...che mediocrissimi politici! Richiamare continuamente il pericolo "comunista", reo di tutte le crisi finanziarie che hanno devastato il mondo dall'800 ai giorni nostri, per non parlare della sistematica distruzione del lavoro e del welfare, potrebbe risvegliare in una parte del gregge italiano il desiderio di avere un faro, un rifugio e un ovile sicuro nel divino imperatore, nell'uomo che tutto può, nel don Chisciotte della ricchezza per tutti, nel rappresentante del capitalismo più bieco e violento che si sia mai visto.
Berlusconi ha sempre accusato i mestieranti della politica, ma credo che mai nessuno  l'abbia usata, come lui, per gli interessi propri e dei suoi fedelissimi. Max Weber, in La politica come professione (1919), scriveva: "Ci sono due modi di fare il politico: si può vivere per la politica oppure si può vivere della politica"...ma la si può anche manipolare per usarla!
Se Berlusconi è stata l'anomalia italiana degli ultimi vent'anni, il Pd ha concorso brillantemente a far si che la vera offesa, al di là dell'appartenenza, sia "sei un politico"!

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