Quest'oggi ho ricevuto una mail da Fiorenzo Maghini, autore del post "L'avventura a ritroso di un sindacalista comunista in Brianza" e pubblicato nel dicembre del 2014, il quale mi mette al corrente della parte giudiziale della sua vicenda. Il Job Act è l'ennesimo tentativo di minare i diritti dei lavoratori, sicuramente il più grave, visto che viene da un governo che dovrebbe essere di centro-sinistra, come le esternazioni del Ministro Poletti sono le ennesime boiate di chi fa da cassa di risonanza al liberismo più sfrenato, ma spero che le persone aprano presto gli occhi e si rendano conto che si troveranno non solo senza lavoro, ma pure senza diritti. Tanto per raccontare una storia vera:
"Gentile Redazione buongiorno, sono Fiorenzo Maghini.
Non credo che una nuova sinistra abbia nuove utopie da ridisegnare, perché il liberismo, nella sua megalomania, gliene sta offrendo una vecchia ma ancora di moda e che è ben sintetizzata in un breve passo del libro di André Gorz, Metamorfosi del lavoro. Critica della ragione economica, quando scrive:
" Al centro di un progetto di sinistra non si troverà pertanto la garanzia di un reddito indipendente dal lavoro, ma il legame indissolubile tra diritto al reddito e diritto al lavoro. Ogni cittadino deve avere diritto a un livello di vita normale; ma ognuno deve anche avere la possibilità (il diritto e il dovere) di fornire alla società l'equivalente in lavoro di ciò che consuma: il diritto, insomma, di 'guadagnarsi da vivere'; il diritto di non dipendere, per la sua sussistenza, dalla buon volontà di chi detiene il potere di decisione in campo economico. L'unità indissolubile di diritto al reddito e diritto al lavoro è per ciascuno la base della cittadinanza".
Se la nuova sinistra, sempre che ci sia, e le persone non aprono gli occhi in tempo non solo si troveranno migliaia e migliaia di Fiorenzo, ma, soprattutto e per quanto in difficoltà e lontani dal poter aiutare i lavoratori, non esisteranno più i sindacati...e quella sarà l'ultima terribile tappa alla distruzione di ogni diritto o parvenza di esso per i lavoratori.
Tempo fa ho scritto il post "Dal lavoro al lavoro-merce, fino a lavoratore utensile e non credo che Poletti e company siano lontani dal realizzare il sogno del finanzcapitalismo. E Intanto persone perbene perdono il posto e il poco lavoro è solo per chi sa tenere la testa bassa!
La nuova sinistra deve difendere ciò che il liberismo sta tentando di distruggere: Il Lavoro per la persona!
"Gentile Redazione buongiorno, sono Fiorenzo Maghini.
Il 31 Dicembre 2014 sul vostro sito è stato
pubblicato il mio contributo:
“L’avventura
a ritroso di un sindacalista comunista in Brianza”.
In quel periodo mancava quindi la parte
giudiziale che si è conclusa il 25 Febbraio 2015 con le seguenti modalità:
Presso il Tribunale di Monza sezione Lavoro
in unica udienza il Giudice del Lavoro Dott.ssa Capelli ha accolto il
mio ricorso disponendo il pagamento da parte della società Molteni
Spa di 32.500€ lordi ( 25.000€ netti ) corrispondenti a circa 15 mensilità a mio
favore a titolo di risarcimento per il licenziamento intimatomi oltre al
pagamento delle spese legali.
Così si è dissolto di fatto il teorema sul
quale era stato costruito il licenziamento.
Va detto a onor del vero che essendo un
licenziamento disciplinare teoricamente sarebbe stato previsto il reintegro -unico caso sopravvissuto alla demolizione dell’art.18- ma è rimasta solo una
possibilità astratta in quanto con la nuova legge i giudici non hanno più
nessuna volontà di pronunciarsi in tal senso: il Renzismo così ha occupato
anche le aule dei Tribunali del Lavoro.
Conclusione: chi vorrà passare da via
Rossini 50 a Giussano, sede della Molteni Spa, nel triangolo di territorio che
divide la Brianza Monzese da quella Comasca potrà leggere nell’aria il seguente
slogan:
BENVENUTI NEL REGNO DELLA PREPOTENZA
Con questo vi ringrazio per la
disponibilità e saluto calorosamente
Fiorenzo
Non credo che una nuova sinistra abbia nuove utopie da ridisegnare, perché il liberismo, nella sua megalomania, gliene sta offrendo una vecchia ma ancora di moda e che è ben sintetizzata in un breve passo del libro di André Gorz, Metamorfosi del lavoro. Critica della ragione economica, quando scrive:
" Al centro di un progetto di sinistra non si troverà pertanto la garanzia di un reddito indipendente dal lavoro, ma il legame indissolubile tra diritto al reddito e diritto al lavoro. Ogni cittadino deve avere diritto a un livello di vita normale; ma ognuno deve anche avere la possibilità (il diritto e il dovere) di fornire alla società l'equivalente in lavoro di ciò che consuma: il diritto, insomma, di 'guadagnarsi da vivere'; il diritto di non dipendere, per la sua sussistenza, dalla buon volontà di chi detiene il potere di decisione in campo economico. L'unità indissolubile di diritto al reddito e diritto al lavoro è per ciascuno la base della cittadinanza".
Se la nuova sinistra, sempre che ci sia, e le persone non aprono gli occhi in tempo non solo si troveranno migliaia e migliaia di Fiorenzo, ma, soprattutto e per quanto in difficoltà e lontani dal poter aiutare i lavoratori, non esisteranno più i sindacati...e quella sarà l'ultima terribile tappa alla distruzione di ogni diritto o parvenza di esso per i lavoratori.
Tempo fa ho scritto il post "Dal lavoro al lavoro-merce, fino a lavoratore utensile e non credo che Poletti e company siano lontani dal realizzare il sogno del finanzcapitalismo. E Intanto persone perbene perdono il posto e il poco lavoro è solo per chi sa tenere la testa bassa!
La nuova sinistra deve difendere ciò che il liberismo sta tentando di distruggere: Il Lavoro per la persona!
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