Thomas Arnold, il fondatore della famosa scuola inglese in cui fu inventato il rugby, quarant'anni dopo la rivoluzione francese, definì l'idea che la libertà fosse il valore supremo "una delle massime più false che abbia mai assecondato l'egoismo dell'uomo in nome della saggezza politica". In dettaglio spiegò quella massima nei seguenti termini: "la massima secondo cui la società civile dovrebbe lasciare in pace i suoi membri, ciascuno ad occuparsi dei suoi interessi personali, purché essi non impieghino l'inganno o la violenza nei confronti del proprio prossimo [...] Sapendo molto bene che le [persone] non sono uguali per quanto riguarda il potere naturale, [né] per quanto riguarda i vantaggi artificiali; sapendo anche che il potere di qualsiasi tipo ha la tendenza ad accrescersi, ci facciamo da parte e lasciamo che questa competizione impari vada avanti, dimenticando che il concetto stesso di società implica che non vi debba essere semplicemente una competizione, ma che il suo scopo sia il bene comune di tutti, limitando il potere dei più forti e proteggendo gli indifesi e i più deboli".
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