
Quando uccisero in Minnesota la deputata democratica Melissa Hortman e suo marito e quando lo stesso assassino, poco prima, aveva sparato anche contro un altro senatore democratico, John Hofmann, il dolore e lo sgomento (ci furono?!) sono forse durati solo un attimo.
Non riesco! Ho provato a moderare i miei pensieri ed ho cancellato e riscritto più volte questo post, ma non riesco a trovare parole adeguate per onorare, come viene sempre fatto, dignitosamente anche il nemico. Non riesco! Kirk non era mio nemico...era l'espressione di tutto ciò che nella vita ho più odiato! E' per questo che non scriverò niente di lui, lasciando ad un pastore americano, uomo di fede, di preghiera e moderato di ricordarci chi era Charlie Kirk:
"Kirk Charlie non meritava di essere assassinato, ma sono esterefatto nel vedere
le bandiere degli Stati Uniti d'America a mezz'asta, invitando questa nazione ad
onorare e venerare un uomo che era un razzista impenitente, che ha speso tutta
la sua vita a piantare semi di divisione e di odio in questo paese.
E ascoltare le persone colpite da questa indignazione selettiva, che vanno fuori
di testa per Charlie Kirk, ma non glien'è fregato niente quando Melissa Hortman
e suo marito sono stati uccisi a fucilate in casa loro.
Dite che devo mostrare compassione per la morte di un uomo che non aveva
alcun rispetto per la mia stessa persona.
Mi dispiace, ma non è scritto da nessuna parte nella Bibbia che dobbiamo onorare i malvagi.
Il modo in cui muori non redime il modo in cui hai vissuto!
Non diventi un eroe al momento della tua morte. Quando nella tua vita sei stato
un'arma nelle mani del nemico.
Aborro la violenza, che ha strappato la tua vita, ma non sono costretto a celebrare
il modo in cui hai scelto di vivere!